predico bene ma razzolo male No Vax, il leader di Forza Nuova Castellino allo stadio con il Green Pass

 di  cosa stiamo parlando  

Ecco che a parole sono tutti strenui combattenti “pronti a morire per la patria”.Ma, quando c’è la partita, diventano tutti docili agnellini e pavidi conigli. Insomma, il classico fascista.Niente di nuovo, da 70 anni .




repubblica  1\09 \2021 

                                 di Viola Giannoli
Una foto mostra alla partita della Roma uno dei capi di Forza Nuova, alla guida delle rivolte contro la Certificazione verde. Ma all'Olimpico si entra solo con quella. Lui dice: "Ho presentato il risultato negativo del tampone". Che in realtà è proprio uno dei tre modi per averla

01 SETTEMBRE 2021 



Poté più la fede calcistica della rivolta contro il "regime sanitario". Circola via chat una fotografia di uno dei leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino, ritratto alla balaustra dello stadio Olimpico durante la partita di Conference League di giovedì scorso, 26 agosto, Roma-Trabzonspor. Fino a qui tutto bene.
Se non fosse che Castellino - protagonista dell'estrema destra romana che ha cambiato cento volte sigla ma non ideologia e già destinatario di un provvedimento di sorveglianza speciale a gennaio scorso per i disordini in piazza del Popolo contro il Dpcm - si è messo da tempo alla guida dei No Green Pass romani.
Oggi parteciperà al blocco dei treni, sabato scorso era in prima fila nel corteo contro l'obbligo di Certificazione verde, arrigando la folla seduto sul tettuccio di un auto parcheggiata contro il Pass, definito da Forza Nuova "l'arma definitiva necessaria al regime per procedere sulla via di un altrettanto definitivo controllo sociale fondato sul terrore, che potrà essere solo ancora più asfissiante e spietato
contro i dissidenti".
Ora, viene da chiedersi, quali sono le regole per entrare allo stadio e assistere alle partite? Ovviamente l'obbligo di Green Pass. Per tutti, dai 12 anni in su. Dunque, si direbbe, anche per Castellino. Che per averlo avrebbe dovuto vaccinarsi, essere guarito dal Covid o fare un tampone 48 ore prima del match.
Eppure ad agosto Forza Nuova aveva diffuso tra i suoi militanti una rigidissima circolare che recitava: "Sarebbe assolutamente inconcepibile che un forzanovista pensasse di combattere questa guerra avendo scaricato il passaporto sanitario, mentisse a se stesso e ai suoi camerati fingendo di fare il guerriero, ma avendo già venduto l'anima al nemico". Di più: "Chiunque, militante o dirigente, per qualunque ragione si adeguasse a questa intollerabile e, nelle intenzioni del sistema, definitiva operazione di controllo sociale- si leggeva nel documento - subirà l'immediata e irrevocabile espulsione da Forza Nuova".
Qualche eccezione, la circolare di Forza Nuova firmata da Castellino, la prevedeva: "Non sarà interessato alla misura estrema chi, per ragioni familiari, personali o lavorative, facesse ricorso all'uso del tampone rapido. Fondamentale - si leggeva a caratteri cubitali - è non acquisirlo, non piegarsi, costi quel che costi". La Roma forse rientra tra le ragioni personali per cui "piegarsi" è lecito.
Raggiunto al telefono, Castellino fa un distinguo sottile: conferma di essere stato allo stadio ma nega di aver scaricato il Pass: "Ho fatto il tampone - dice - Quello si può fare, secondo le nostre regole. Sono entrato con il foglio che certifica il risultato negativo". Ai tornelli gli addetti ai controlli avrebbero l'obbligo di verificare tramite app i Qr Code e di non limitarsi ad acquisire certificazioni cartacee. Non c'è motivo di credere che Castellino abbia mentito. Ma il tampone entro 48 ore è proprio una delle tre condizioni per ottenere il tanto contestato Green Pass. A ben vedere le regole di Fn son le stesse dello Stato. E ora servono per andare allo stadio quanto per salire sui treni che oggi, nelle intenzioni del movimento, andrebbero bloccati perché "o salgono tutti (senza Pass) o non sale nessuno". Resta il dubbio che la rivolta dei "duri e puri" si fermi ai cancelli dell'Olimpico.

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