La 15 enne Kamila Valieva fenomenale pattinatrice russa, che sarebbe risultata positiva ad un controllo

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 La 15enne fenomenale pattinatrice russa, che sarebbe risultata positiva ad un controllo, si è regolarmente allenata. Al momento non ci sono ancora mosse decisive né da parte del Cio né da parte dell'autorità antidoping, sullo sfondo la delicatissima questione dell'età di Kamila


Kamila Valieva in allenamento (reuters)
  

PECHINO — Sempre più fitto il mistero attorno a Kamila Valieva, la fenomenale pattinatrice che sarebbe risultata positiva a un controllo antidoping bloccando la premiazione della squadra russa. La quindicenne si è regolarmente allenata nell'impianto accanto al Capital indoor Stadium dove si svolgeva la gara maschile, impegnandosi in una seduta ad alto contenuto agonistico: a un certo punto è decollata per un salto quadruplo portato a termine con la consueta classe che ne faceva la favorita assoluta tra le donne. Ma al momento non ci sono ancora mosse decisive né da parte del Cio né da parte dell'autorità antidoping per chiarire quelle che il giorno prima il portavoce del Comitato Olimpico Internazionale Mark Adams aveva definito "legal implications" connesse alla gara a squadre, che non si è ancora conclusa con la premiazione ufficiale. La federazione pattinaggio russa ha dichiarato alla Tass che la pattinatrice non è stata sospesa dalle Olimpiadi di Pechino. L'ITA, l'agenzia internazionale che conduce i test ai Giochi, ha ribadito che non ha ancora annunci da fare. Il Cio, sempre attraverso Adams, bolla addirittura come "speculazioni totali" le informazioni relative a un affare di doping: "Non abbiamo alcun commento da fare su una situazione che ha tutti i tipi di implicazione. Immagino che le persone coinvolte lavorino più rapidamente possibile. Siamo coscienti che gli atleti vogliano arrivare a una soluzione rapida". Sullo sfondo la delicatissima questione dell'età di Kamila: non avendo ancora compiuto sedici anni, non può essere ufficialmente accusata di aver violato le regole antidoping, e nemmeno sanzionata. I media russi intanto aggiungono altri particolari, dopo aver parlato di positività alla trimetazidina, agente metabolico che aiuta a prevenire gli attacchi di angina. Secondo RBC il controllo sarebbe avvenuto addirittura a dicembre, non in prossimità degli Europei di Tallinn dominati a metà gennaio. Una tempistica che, se confermata, potrebbe rafforzare la posizione dei russi, che se fossero stati informati per tempo, e non a Olimpiadi in corso, avrebbero sostituito Valieva con pattinatrici come Anna Shcherbakova o Alexandra Trusova, entrambe in grado di assicurare la medaglia d'oro alla squadra senza rischiare di toglierla agli altri compagni innocenti, come invece potrebbe succedere ora. Il medico sportivo Nikita Karlitsky paragona la trimetazidina a una sostanza usata in passato dagli atleti russi e poi bandita: "È come il Meldonium: protegge il cuore e il cervello durante un esercizio fisico intenso". Ma intanto, il mistero resta, e Kamila pattina.

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