15.8.23

Marina ha una malattia terminale e, il primo settembre, realizzerà il suo sogno di sposarsi con sé stessa. Il suo gesto ha un nome: sologamia, ossia la pratica di sposare sé stessi.

  dall'account  fb  di   alfemminile.com 

 leggo  questa  storia  interessante  

Marina ha una malattia terminale e, il primo settembre, realizzerà il suo sogno di sposarsi con sé stessa. Il suo gesto ha un nome: sologamia, ossia la pratica di sposare sé stessi. Esiste persino un sito web (Sologamy.org) in cui si può ottenere un certificato di matrimonio con sé stessi. Non ha ancora valore giuridico, ma in compenso la cerimonia, la celebrazione e un bel party (anche per farsi coprire di regali) non sono vietati. Anzi - come ci insegna Carrie Bradshaw in un episodio di Sex and the City.



Secondo i giornali stranieri – nel 2023 è crescente il numero di persone, principalmente donne, che celebrano il matrimonio con loro stesse. La sologamia occidentale esiste dai primi anni Novanta, grazie a una donna americana, tale Linda Barker, che si è sposata con tanto di sette damigelle e quasi ottanta ospiti. Ma non mancano esempi nel Regno Unito, in Australia e in Giappone, dove a Kyoto – stando a un articolo della BBC risalente al 2014 – esiste un'agenzia di viaggi che organizza cerimonie nuziali per donne che abbracciano la sologamia.Ma come si arriva al punto di volersi sposare con sé stesse? Una donna olandese di nome Jennifer Hoes, che si è sposata con sé stessa nel 2003, ne parla in un documentario. Da una parte non voleva passare la vita sotto lo scacco delle tradizioni e delle convenzioni sociali, dall'altra ha scelto di esprimere la propria individualità e l'amor proprio con una celebrazione, perché no, romantica. Ma è davvero frutto di una cultura che spinge all'individualismo? Forse, ma sempre meglio di quella cultura che ha indottrinato generazioni su generazioni al matrimonio - etero - come unica via percorribile. Così, dopo decenni di costrizioni e convenzioni, il naturale ciclo della vita ha raggiunto il punto di rottura.Le motivazioni alla base della sologamia differiscono caso per caso. Non è per forza un rifiuto delle norme sociali, alcune persone vogliono davvero celebrare l'amor proprio.Chiaramente di queste cerimonie nuziali nessuna è stata celebrata né riconosciuta legalmente da alcuna autorità. Ma quando c'è l'amore - per sé stesse - c'è tutto, no?

🖋 di @einfattisi
alias  istangram   di  Eugenia Nicolosi Giornalista ✉️ eugenianicolosi@gmail.com


Inizialmente  giudicai  ,  litigando   con  Laura Mesi nota  in rete  come Laura Mesi Sposa Single 




qui sotto per maggiori informazioni siua sul suo gesto compiuto nel 2017 sia su cosa fa ora

https://www.youtube.com/user/lauramesi03
https://www.facebook.com/laura.mesi.5
instagram.com/lauramesisposasingle/?hl=
it

 la prima  donna  italiana  che   ha messo   in  atto  la  sologamia  ,  come un  qualcosa  di  auto erotismo   ed amore  individualistico  poi    sono passato    a  considerarla     come   (  vedere  l'immagine png  a  sinistra  ) un commento trovato sulla pagina  fb  al femmile  .  Poi     la  vedevo  ( ed  ancora   in parte    è  cosi   )  . Ma   poi mi accorgo    anche     se  a me   può sembrare  una condizione priva di significato e valore pratico ed emozionale. Seppur sulla spinta di una disperazione ed irrilevanza interiore, un atto del genere non potra' mai colmare le potenti lacune connesse alle emozioni e sensazioni di cui anche la razionalita' e' spesso sprovvista. Tale  scelta   ovvero  Il matrimonio con se stessi è una scelta di libertà con cui si dichiara un netto distacco dalle convenzioni patriarcali ormai senza più senso. Purtroppo siamo in Italia e questa bellissima espressione di amore non è riconosciuta legalmente  e addirittura viene perfino derisa.

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