dall'account fb di alfemminile.com
leggo questa storia interessante
Marina ha una malattia terminale e, il primo settembre, realizzerà il suo sogno di sposarsi con sé stessa. Il suo gesto ha un nome: sologamia, ossia la pratica di sposare sé stessi. Esiste persino un sito web (Sologamy.org) in cui si può ottenere un certificato di matrimonio con sé stessi. Non ha ancora valore giuridico, ma in compenso la cerimonia, la celebrazione e un bel party (anche per farsi coprire di regali) non sono vietati. Anzi - come ci insegna Carrie Bradshaw in un episodio di Sex and the City.
Secondo i giornali stranieri – nel 2023 è crescente il numero di persone, principalmente donne, che celebrano il matrimonio con loro stesse. La sologamia occidentale esiste dai primi anni Novanta, grazie a una donna americana, tale Linda Barker, che si è sposata con tanto di sette damigelle e quasi ottanta ospiti. Ma non mancano esempi nel Regno Unito, in Australia e in Giappone, dove a Kyoto – stando a un articolo della BBC risalente al 2014 – esiste un'agenzia di viaggi che organizza cerimonie nuziali per donne che abbracciano la sologamia.Ma come si arriva al punto di volersi sposare con sé stesse? Una donna olandese di nome Jennifer Hoes, che si è sposata con sé stessa nel 2003, ne parla in un documentario. Da una parte non voleva passare la vita sotto lo scacco delle tradizioni e delle convenzioni sociali, dall'altra ha scelto di esprimere la propria individualità e l'amor proprio con una celebrazione, perché no, romantica. Ma è davvero frutto di una cultura che spinge all'individualismo? Forse, ma sempre meglio di quella cultura che ha indottrinato generazioni su generazioni al matrimonio - etero - come unica via percorribile. Così, dopo decenni di costrizioni e convenzioni, il naturale ciclo della vita ha raggiunto il punto di rottura.Le motivazioni alla base della sologamia differiscono caso per caso. Non è per forza un rifiuto delle norme sociali, alcune persone vogliono davvero celebrare l'amor proprio.Chiaramente di queste cerimonie nuziali nessuna è stata celebrata né riconosciuta legalmente da alcuna autorità. Ma quando c'è l'amore - per sé stesse - c'è tutto, no?
Inizialmente giudicai , litigando con Laura Mesi nota in rete come Laura Mesi Sposa Single
qui sotto per maggiori informazioni siua sul suo gesto compiuto nel 2017 sia su cosa fa ora
https://www.youtube.com/user/lauramesi03
https://www.facebook.com/laura.mesi.5
instagram.com/lauramesisposasingle/?hl=
la prima donna italiana che ha messo in atto la sologamia , come un qualcosa di auto erotismo ed amore individualistico poi sono passato a considerarla come ( vedere l'immagine png a sinistra ) un commento trovato sulla pagina fb al femmile . Poi la vedevo ( ed ancora in parte è cosi ) . Ma poi mi accorgo anche se a me può sembrare una condizione priva di significato e valore pratico ed emozionale. Seppur sulla spinta di una disperazione ed irrilevanza interiore, un atto del genere non potra' mai colmare le potenti lacune connesse alle emozioni e sensazioni di cui anche la razionalita' e' spesso sprovvista. Tale scelta ovvero Il matrimonio con se stessi è una scelta di libertà con cui si dichiara un netto distacco dalle convenzioni patriarcali ormai senza più senso. Purtroppo siamo in Italia e questa bellissima espressione di amore non è riconosciuta legalmente e addirittura viene perfino derisa.
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