Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
13.8.23
il vittimismo e la propaganda di beppe Grillo che lamenta censure inesistenti ma verità è un altra .C'è disinformazione della rai visto che la notizia si poteva dare anche senza immmagini dirette dello spettacolo
Beppe Grillo vive di polemiche, non poteva mancare la bufera mediatica in occasione della partenza del suo nuovo spettacolo teatrale. Il fondatore del Movimento 5 Stelle ha scelto la Calabria per la prima nazionale del suo show, “L’Altrove”, un chiaro riferimento alle solite provocazioni di voler dare vita a un nuovo movimento religioso. Il comico genovese si è esibito sabato 5 agosto ad Altomonte, con repliche a Palmi e a Corigliano Rossano. Un buon successo di pubblico nonostante la pioggia battente. Ma come anticipato non sono mancato le polemiche, che in questo caso ha chiamato in causa la Rai, rea di aver ignorato a livello regionale l’evento del settantenne, ma non è mancata la pseudo precisazione di viale Mazzini.Visto che la notizia la si poteva dare lo stesso anche senza immagini dello spettacolo o semplicemente filmando l'ingresso del teatro visto che Grillo non vuole le telecamere dentro .
A gettare benzina sul fuoco , secondo ilgiornale ci ha pensato Il Fatto Quotidiano, storicamente secondo vicino al M5s e al suo fondatore/garante. Il corsivo del giornale di Travaglio non è passato inosservato: “Per la Rai calabrese Beppe Grillo non esiste”. In altri termini, la Rai regionale avrebbe ignorato deliberatamente la prima nazionale dello show del comico genovese. "Insomma le piazze affollate di Altomonte, di Palmi o di Corigliano qualcuno dalla testata regionale ha ordinato che non andavano raccontate, nemmeno un accenno, non sia mai; e l’ordine è stato eseguito. Grillo ha girato la Calabria per una settimana ma per il TgR calabrese non è esistito. Un fantasma. È il giornalismo della destra, bellezza", il j'accuse ricco di risentimento. Ma la verità sta nel mezzo . Infatti Come evidenziato dal Corriere della Sera, la sede locale della televisione di Stato ha precisato che non c’è stata nessuna censura o dimenticanza nei confronti di Grillo. La Rai calabrese ha semplicemente preso atto della volontà del presunto Elevato di non essere filmato e intervistato nel corso della sua performance. Ma non è tutto. Il promoter Ruggero Pegna ha ribadito “l’intolleranza di Beppe Grillo a qualsiasi ripresa ed interviste”. Un’ulteriore testimonianza da parte di Livia Blasi, vicecaporedattrice della sede Rai di Cosenza:“Siamo stati, tempo fa, ad una manifestazione di Beppe Grillo ma la nostra troupe è tornata indietro senza poter riprendere nulla, perché il comico genovese ha imposto il veto a qualsiasi telecamera”. E ancora: “Da quel giorno nessuna troupe su delega della Rai regionale si muove per i suoi spettacoli, anche perché l’affitto delle telecamere ha un costo”. In altri termini, nessun sabotaggio e nessun complotto nei confronti del settantenne, ma la solita disinformazione
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