20.8.23

Niente soldi per mangiare nei market si ruba per fame Fabrizio Mustaro, dirigente della Squadra Mobile della Questura di Cagliari Marta Cartabia Ministra della Giustizia nel governo Draghi Nei supermercati in aumento i furti per fame Un sensore anti taccheggio all’ingresso di un supermercato Rincari e crisi, in crescita i furti di generi alimentari di prima necessità Gli obiettivi principali: formaggi, salumi e tutti i prodotti freschi





Infatti Crescono i furti per fame Sono storie diverse, anche se iniziano tutte  davanti agli scaffali dei supermercati. Tecnicamente fanno parte della stessa famiglia di reati, i taccheggi, ma dietro ci sono piccoli e grandi universi di disagio molto distanti tra loro. C’è chi ruba perché non può farne a meno e chi invece lo fa per alimentare un’insana rivendita di beni e mettere in tasca qualche soldo. I primi puntano i generi di prima necessità e mettono in tasca quanto di più nutriente possano trovare. Per gli altri la discriminante è il prezzo: più l’oggetto è costoso e più possono guadagnare una volta rivenduto. E con ladri differenti, si utilizzano anche metodi di repressione differenti: i taccheggiatori professionisti vengono denunciati subito, con chi ruba per necessità, invece, si cerca una soluzione meno drastica. Il fenomeno, purtroppo, aumenta di giorno in giorno. Il numero dei taccheggiatori che opera per diletto resta perlopiù stabile, quelli che invece rubano per necessità sono sempre di più. Dietro ad ogni furto c’è una storia ma tutte hanno un denominatore comune di estrema povertà. E l’aumento dei furti dei generi alimentari di prima necessità indica anche un aumento delle persone costrette a vivere in povertà. C’è chi ha perso il lavoro durante o dopo la pandemia, c’è chi lavora ma non riesce a far fronte ai rincari e c’è chi prima riusciva a sbarcare il lunario con pensione o sussidi ma adesso è costretto a tagliare le spese, anche quelle alimentari, perché il costo della vita è aumentato ma il valore di pensioni e sussidi è rimasto lo stesso. E così, quando si passa davanti al frigorifero del supermercato, la tentazione di allungare la mano e mettere qualcosa in tasca diventa un’esigenza. Il prodotto più rubato è un classico della dieta mediterranea, un alimento completo, nutriente ed energetico: 100 grammi apportano mediamente 300 kilocalorie. Il numero dei taccheggi, poi, è in costante aumento : «Si, è vero. Purtroppo da qualche tempo questo genere di episodi si ripete come maggiore costanza. Ed è il formaggio l’alimento che viene rubato con più frequenza – spiega Fabrizio Piras, amministratore delegato della Filangera s.r.l. Spazio Conad – seguito dalla salsiccia. Ma diciamo che tutti i prodotti freschi sono spesso l’obiettivo di chi ruba per necessità. Poi c’è un altro tipo di furti, che però non c’entra nulla con la necessità». Piras si riferisce alle “gang” di taccheggiatori che mettono nel mirino i prodotti più costosi: «Bottarga, caviale, vini di pregio, champagne ma anche creme per il viso e per il corpo. Tutte cose che possono rivendere», aggiunge Piras. Ci sono anche i predatori molto meno esigenti, gente disposta ad intascare qualsiasi cosa: «In realtà non ci sono prodotti preferiti – spiega Alessandra, responsabile di un punto vendita Crai –. Rubano un po’ di tutto, dagli alimentari ai profumi passando per i deodoranti. Per questo abbiamo implementato i sistemi di sorveglianza». Un accorgimento in auge anche alla Conad: «Abbiamo anche la vigilanza in borghese che controlla i corridoi. Sono persone esperte e attente, perché i responsabili dei furti possono essere signore insospettabili o tossicodipendenti. Poi ci sono le gang che agiscono con più attenzione e usano, ad esempio, le borse schermate per nascondere la refurtiva più ingombrante. Poi finisce che li scoviamo comunque». Anche la reazione, davanti ai diversi tipi di taccheggiatori, è diversa: «Chi lo fa per guadagnarci, e si presenta con l’attrezzatura che crede giusta, viene subito denunciato – spiega Fabrizio Piras –. Chi invece ruba per necessità viene invitato a non ritornare, in modo da evitare una recidività che porterebbe alla denuncia




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