Il classico ago in un pagliaio come se diceva un tempo . Se avesse avuto o una foto o il cognome potevano esserci due soluzioni che con me hanno funzionato al 90 % : la ricerca su pagine bianche , chiamare se non ha l'indirizzo civico , tutte le persone con quel cognome alla fine trovi la famiglia o
qualche suo parente e gli dai il tuo numero e ti fai richiamare o sei hai .... la persona stessa ., se hai una sua foto va sulle pagine fb : sei di se ,.. o simili del paese in questione e metti li una sua foto scrivendo cerco questa persona con cui ho perso il contatto . Ma credo ch possa anche funzionare facendo la stessa cosa che ha fatto andando , come dice l'articolo sotto in giro , come un uomo sandwich
Ha superato la fredda distanza di Internet e dei social, alla ricerca della donna di cui si è invaghito in un sito di incontri. Antonio, 64 anni, è partito da Mantova, lasciando il suo computer, per cercare Valentina, la sua interlocutrice digitale, di cui non ha più alcun contatto perché per errore ha cancellato il suo profilo e qualsiasi collegamento con la sua amato. Domenica a Thiene, in provincia di Vicenza, si è presentato il 64enne con un cartello che ha destato la curiosità di tutti i residenti: «Valentina chiamami, sono Antonio» e sotto il suo numero di cellulare.
Incontro virtuale
In tanti hanno scattato una foto ad Antonio, postandola sui social, proprio per aiutarlo nella sua impresa disperata. Antonio e Valentina si sono conosciuti in un sito di incontri, lui ha iniziato a corteggiarla scrivendole piccoli romanzi, che lei ha gradito, tenendo in piedi una fitta corrispondenza epistolare, finché un errore non ha cancellato quella bella frequentazione, di cui ha solamente il nome e neanche una foto.
Amore epistolare
«Abbiamo iniziato a scriverci e io, che in 64 anni non avevo mai scritto nulla, ho iniziato a scriverle dei piccoli romanzetti, che lei ha apprezzato sempre più intensamente. Così si è creata un'alchimia incredibile, una corresponsione d'amorosi sensi, come direbbe il poeta che non sono. Stavo scrivendo l'ennesimo romanzo, ma non mi piaceva l'incipit così l'ho cancellato, ma per errore ho cancellato tutto, anche il profilo. Così non ho più potuto contattarla, né lei ha più potuto contattare me. Ora sarà arrabbiata» raccontata l'impiegato 64enne che per incontrarla ha rotto gli indugi e percorso i chilometri che separano Mantova da Thiene.
Solidarietà social
La notizia di Antonio ha fatto il giro di Thiene, e la speranza è che il tam tam social raggiunga Valentina che decida di venire allo scoperto e cercare il suo romanziere digitale, per incontrarlo dal vivo. Anche perché il 64enne sembra ostinato nel suo obiettivo. «Tornerò qui ogni domenica, finché non riuscirò ad incontrarla».
Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memoria una storia d'altri tempi, di prima del motore quando si correva per rabbia o per amore ma fra rabbia ed amore il distacco già cresce ( da il bandito e il campione qui il resto del testo ) da http://blog.leiweb.it/novella2000/2012/07/09/ di Daniela Groppuso , 9 luglio 2012 - 18:24 in Vip Tv , Visti in tv Luce Caponegro ( Selen ) e Sara Tommasi Percorsi invertiti, destini che si incrociano. Luce Caponegro, in arte Selen, ex pornostar in auge negli anni ’90, si è sposata ieri. Lo ha fatto in chiesa con un vaporoso abito bianco, come tradizione impone. Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti, indignati perché fa strano, perché “oddio, una pornostar in chiesa”, perché l’abito bianco è simbolo di purezza e illibatezza, che non sono proprio una peculiarità dell’hard core. In realtà tut
dalla nuova sardegna del 17\10\2011 di Paolo Matteo Meglio le manette ai polsi, piuttosto che una pallottola in testa. Così l’altra sera ha preferito farsi arrestare dando vita a una sorta di sceneggiata: ha rubato un furgone nel cuore della città di Eleonora, poi ha raggiunto la questura e si è autodenunciato. In verità ci aveva provato anche poco prima, confessando un furto (900 euro) messo a segno nel Lazio. Ma non è stato creduto. Così ha optato per il furgone. Il motivo del suo singolare gesto? Eccolo: finire in carcere, piuttosto che varcare da solo i cancelli del palazzo di giustizia di Cagliari. Dove dovrà presentarsi la mattina di mercoledì 22 in veste di testimone in un processo già fissato. Processo al quale voleva andare solo se scortato dalla polizia penitenziaria. Con buona ragione, tenuto conto che il protagonista di questo episodio un po’ kafkiano è Carlo Dessì, 54 anni, cagliaritano doc, malavitoso di lungo corso e forse uno dei pentiti della prima
https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una storia come dicono , molti , molto commovente. Un amore simile in questi nuovi tempi non si trova più. <iframe width="982" height="721" src="https://www.youtube.com/embed/Q5GbSD_twBc" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe> nuova sardegna 18 AGOSTO 2020 Era il 17 agosto 1975, il Corriere della Sera due giorni dopo dedicò una pagina alla tristissima storia, il cantante Ivano Michetti dei Cugini di campagna scrisse "Preghiera" LUIGI SORIGA SASSARI. Lui si chiamava Ettore Angioy, aveva 18 anni, era un ragazzone atletico e innamorato, con le gambe da terzino e la testa di un fantasista d’altri tempi. Lei si chiamava Jole Ruzzini, era sportiva, di una spensieratezza contagiosa, b
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