Il ritorno a Pozzomaggiore della principessa D’Avalos Antonella Nughes morta a Napoli e sepolta nel suo paese

  da  la nuova   Sardegna  del 4\1\2023
 Sassari
La voce rimbalza dalle chat fino alle antiche vie del paese. La principessa è tornatadalle chat fino alle antiche vie del paese. La principessa è tornata, ma stavolta è per sempre. Lontana da Napoli e dai fasti incantati di quasi tutta una vita: Antonella Nughes Serra, nata nel 1937 tra le morbide colline del Meilogu, riposa ora nel cimitero della sua Pozzomaggiore. È insomma tornata da dove era partita quando era ancora una ragazzina dai modi gentili e raffinati in cerca di fortuna.
Antonella Nughes Serra nel suo palazzo di Napoli
 immortalata dal fotografo americano Slim Aarons

Chi non conosceva la sua storia, in paese, ha sgranato gli occhi e si è subito fiondato alla ricerca di informazioni da leggere e condividere con gli altri. Perché Antonella Nughes Serra, scomparsa nei giorni di Natale, era la moglie del principe e musicista napoletano Francesco D’Avalos, il discendente di una antichissima famiglia aristocratica di origine spagnola diramatasi anche in Italia prima ancora della
A sinistra il compositore Francesco D’Avalos,
marito di Antonella Nughes Serra,

scoperta dell’America. E così anche lei, Antonia Angela per tutti Antonella, poteva fregiarsi del titolo di principessa D’Avalos e anche di quello di dama di giustizia dell’Ordine costantiniano di San Giorgio. Memorabili le sue amicizie e leggendari i suoi ricevimenti. Si dice che una volta, nel suo vecchio e caro palazzo nel centro di Napoli, ospitò addirittura Elisabetta, regina madre del Regno Unito, che era arrivata in Italia insieme alla figlia Margaret.
La storia di Antonella Nughes Serra, morta pochi giorni fa a 85 anni, ricorda molto le fiabe che si raccontavano soprattutto una volta. Nata a Pozzomaggiore il 24 ottobre del 1937, terza di cinque figli, lasciò la Sardegna poco più che bambina per lavorare al servizio di facoltose famiglie. Bella e affascinante, girò l’Italia e poi l’Europa e proprio in Inghilterra avrebbe quindi conosciuto il suo futuro marito, il principe Francesco D’Avalos. Nato a Napoli nel 1930 e morto nel 2014 sempre nella città campana, l’aristocratico, erede di una delle famiglie più potenti del defunto Regno delle due Sicilie e tra le altre cose legato anche ai reali inglesi, di professione faceva il compositore e il direttore d’orchestra. Antonella Nughes Serra e Francesco D’Avalos si sposarono così a Londra il 6 novembre del 1970 e dalla loro unione, un anno più tardi, nacque Andrea, oggi l’ultimo erede della famiglia D’Avalos.
La storia di Antonella Nughes Serra, morta pochi giorni fa a 85 anni, ricorda molto le fiabe che si raccontavano soprattutto una volta. Nata a Pozzomaggiore il 24 ottobre del 1937, terza di cinque figli, lasciò la Sardegna poco più che bambina per lavorare al servizio di facoltose famiglie. Bella e affascinante, girò l’Italia e poi l’Europa e proprio in Inghilterra avrebbe quindi conosciuto il suo futuro marito, il principe Francesco D’Avalos. Nato a Napoli nel 1930 e morto nel 2014 sempre nella città campana, l’aristocratico, erede di una delle famiglie più potenti del defunto Regno delle due Sicilie e tra le altre cose legato anche ai reali inglesi, di professione faceva il compositore e il direttore d’orchestra. Antonella Nughes Serra e Francesco D’Avalos si sposarono così a Londra il 6 novembre del 1970 e dalla loro unione, un anno più tardi, nacque Andrea, oggi l’ultimo erede della famiglia D’Avalos.
Ricordo in paese Antonella Nughes Serra passò molti anni della sua vita a Napoli, senza però mai dimenticare le sue origini. Spesso tornava infatti a Pozzomaggiore per incontrare parenti e amici. Ritorni, i suoi, che non passavano certo inosservati. «Io me la ricordo – racconta Mariano Soro, il sindaco di Pozzomaggiore –. Ero piccolo quando rientrava in paese per venire a trovare la sua famiglia, ma ricordo bene che tutti noi rimanevamo colpiti dalla sua bellezza e da quei suoi modi così eleganti, gentili e composti. Ma devo dire che era una donna comunque molto umile e quando tornava a Pozzomaggiore non arrivava certo in carrozza. In tanti mi hanno raccontato che l’umiltà era proprio un elemento caratterizzante del suo modo di essere». Vita a Palazzo A Napoli la principessa arrivata da Pozzomaggiore abitava nel palazzo D’Avalos, in via Dei Mille, quasi ai piedi del Vomero. Qui Antonella Nughes Serra teneva importanti ricevimenti e sempre qui fu anche immortalata dal famoso fotografo americano Slim Aarons, uno che nel corso della sua lunga carriera ha puntato il suo obiettivo verso numerose stelle del jet-set di allora. Un palazzo cinquecentesco ricco di ricordi e di storie formidabili – ospitò addirittura le riprese di un documentario firmato da Werner Herzog –, ma anche un posto che per Antonella Nughes Serra è stato negli ultimi tempi fonte di grandi dispiaceri. Pochi anni fa, dopo la morte di Francesco, la principessa D’Avalos e il figlio Andrea hanno infatti dovuto subire un doloroso sfratto per via di alcune vicende giudiziarie, come ha più volte raccontato il Corriere del Mezzogiorno. Ultimo viaggio Scomparsa nei giorni di Natale, il suo funerale è stato celebrato con grande riservatezza a Napoli nella chiesa della Concezione al Chiatamone, chiamata anche delle Crocelle. Poi il trasferimento della salma in Sardegna, fino a Pozzomaggiore, dove la principessa D’Avalos aveva chiesto di essere sepolta. Un’ultima cerimonia che si è svolta poche ore prima della fine del 2022, anche in questo caso in silenzio e lontano da ogni clamore. «So che era molto legata alle sue origini – aggiunge ancora il sindaco Mariano Soro –. Per questo ha scelto di farsi seppellire qui, nonostante mancasse da Pozzomaggiore da moltissimi anni». Una cerimonia ristretta della quale in paese si è naturalmente parlato. «Beh, quella di Antonella Nughes Serra è una storia sicuramente bella e ricca di fascino – prosegue il primo cittadino –. Girò il mondo, ebbe a che fare con tantissime persone, tra l’altro molto importanti, e so che fu anche una donna tanto amata e molto rispettata. Nei giorni scorsi siamo stati avvisati della sua sepoltura a Pozzomaggiore e siamo stati ben felici di accoglierla, rispettando la volontà della riservatezza». A dire addio alla principessa Antonella, con un messaggio di cordoglio comparso sul sito dell’Ordine costantiniano di San Giorgio, anche Carlo di Borbone delle Due Sicilie.
In altre parole, uno dei pretendenti al trono del vecchio regno del Meridione che cessò di esistere nel 1861 con l’unità d’Italia.

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