Un po’ finanziere, un po’ padrone, un po’ ortolano. Una storia incredibile da Roma, dove un ufficiale ha trasformato la caserma delle fiamme gialle – letteralmente – nel suo orticello privato e ha messo i suoi agenti a lavorare la terra. Lo scrive Repubblica: “Il terreno interno alla caserma è diventato l’orto personale del comandante, e ai sottoposti è stato gentilmente chiesto di innaffiare piantine e ortaggi. Il graduato era particolarmente geloso dei prodotti offerti da quell’orticello e così ha fatto anche piazzare delle telecamere per custodire i preziosi doni della terra”, fosse mai a uno dei contadini in divisa venisse la fantasia di rubare qualcosa. Inoltre il comandante “organizzava cene conviviali con un numero cospicuo di sottoposti, intrattenendosi con gli stessi fino a tarda ora (...) anche nel periodo delicatissimo dell’emergenza pandemica”.
Ultima chicca: all’aperto era parcheggiata l’auto di serviziodell’ufficiale(per portare a scuola i figli) e in cantina era appoggiato persino il suo gommone.
Ultima chicca: all’aperto era parcheggiata l’auto di serviziodell’ufficiale(per portare a scuola i figli) e in cantina era appoggiato persino il suo gommone.
Estinguiamoci Uno Youtuber passa una settimana seppellito vivo in una bara e in tre giorni ottiene oltre 70 milioni di views
Essere vivi nel 2023 è un’esperienza impareggiabile: regaliamo il nostro tempo, la nostra attenzione e i nostri dati ad aziende multinazionali che fatturano il Pil di uno Stato mentre ci trasformano in imbecilli. Rendiamo famosi personaggi come Mr. Beast, il primo nella storia di Youtube a raggiungere i 200 milioni di iscritti al suo canale. Il mercato del rincoglionimento collettivo ha un agonismo alto: per vincere bisogna fare cose sempre più stupide. “La specialità principale di Mrbeast – spiega il sito whoopsee.it – sono le imprese fuori dal comune, come distruggere una Lamborghini in un tritarifiuti, oppure farsi seppellire vivo”. L’ultima è la più recente: “Donaldson si è fatto seppellire in un campo con una tomba abbastanza spaziosa, con un sistema di aerazione, dell’acqua, cibo in scatola, una radio per comunicare con l’esterno e un sistema di videocamere”. E pratiche bottiglie di plastica per i bisogni corporali. In meno di tre giorni ha ottenuto 70 milioni di visualizzazioni.
Nuova Zelanda Votato il premio “uccello del secolo”, ha vinto il puteketeke, uno strano pennuto che ringhia e vomita piume
Corriere della Sera, 20 novembre: “Francia, un’auto colpita da un meteorite, nessun ferito”. Chissà come lo spiegherà all’assicurazione: “Secondo un'analisi scientifica pubblicata qualche anno fa, esiste una probabilità su 1,6 milioni di essere colpiti da un meteorite. Lunedì scorso l’eventualità si è (quasi) verificata a Strasburgo, in Francia. Un’auto, fortunatamente in quel momento vuota, è stata centrata da ‘un oggetto’ caduto dal cielo”. Fortunato, il proprietario. “Secondo i Vigili del fuoco francesi è probabile che si sia trattato di un piccolo meteorite, poco più di sassetto, che ha sventrato il tetto di Renault rossa posteggiata accanto al marciapiede”. Le foto scattate all’automobile mostrano uno squarcio dal diametro di almeno mezzo metro sul soffitto. “Poco prima dello schianto alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito un forte rumore come un’esplosione. Un ‘elemento non identificabile’ è stato ritrovato e confiscato dalla polizia”.
Famiglia tradizionale “Non so come dire a mia figlia che suo fratello in realtà è suo padre e suo papà invece è il nonno”
Una notizia davvero notevole sul Mattino. Purtroppo non abbiamo capito quasi nulla, ma il titolo è promettente: “Non so come dire a mia figlia di 30 anni che suo fratello è in realtà suo padre, suo papà il nonno e il nipote un fratellastro”. L’articolo prova a mettere ordine, raccontando la storia tratta dalla lettera di una madre alla rubrica “Dear therapist” (“Caro psicanalista”) del quotidiano The Atlantic. “Prima di incontrare l'attuale marito, spiega la mamma, lui aveva già due figli nati dalla relazione precedente, entrambi adulti”. Volevano mettere su una loro famiglia, ma lui aveva subito una vasectomia anni prima. Quindi hanno ricorso all’inseminazione eterologa, ma “anziché affidarsi a un donatore anonimo e sconosciuto, hanno deciso di chiedere a uno dei figli che l’uomo aveva avuto dal primo matrimonio” per dare al bambino i geni del papà. Bene, ora non resta che spiegare alla figlia, come da titolo, “che suo fratello è suo padre, suo papà il nonno, il nipote un fratellastro, sua sorella è la zia” e così via. Un’innocente bugia durata 30 anni.
Giustizia In Cassazione si chiude la più vecchia causa civile pendente in un aula di tribunale italiana: era iniziata 50 anni fa
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