24.8.24

Perde il padre e lancia l'appello online: «Voglio abbracciare l’uomo che ha ricevuto il suo cuore». La storia di Davide

Da  trapiantato  io   e  i mie  genitori   non abbiamo   avuto il  coraggio  di  cercare  chi    mi  ha  donato  l'organo   , anche  perchè  sia    i riceventi  ed  i loro familiari   , ma  soprattutto    non tutti (  salvo eccezioni  come  la   storia  riportata  sotto  )  i familiari  di un donatore    hanno il coraggio  di    sentire   o  incontrare e  conoscere  il  ricevente  .  

da msn.it 





Il messaggio di un giovane di Ascoli, in lutto per la recente scomparsa del padre avvenuta in seguito a un tragico incidente, ha emozionato gli utenti online. Il suo desiderio è quello di trovare l'uomo (ricoverato a Padova al momento del trapianto) che ha ricevuto il cuore del papà, per sentirlo ancora
vicino.
La storia
Davide Bartolini è un giovane originario di Ascoli Piceno che, in seguito a un terribile incidente in moto avvenuto a Martinsicuro, vicino a Teramo, ha perso l'affezionato padre Patrizio, scomparso a soli 53 anni il 10 agosto, il giorno di San Lorenzo. L'uomo era però un donatore di organi e, con la sua generosità, ha potuto dare nuova vita e speranze ad altre tre persone: in particolare, il suo cuore è stato trapiantato a un uomo di 52 anni ricoverato a Padova. Ed è proprio a questa persona che Davide si rivolge nel suo appello sul gruppo Facebook "Sei di Padova se", pregando la cittadinanza di aiutarlo a individuare questa persona: vorrebbe conoscerla e abbracciarla, per sentire vicino il cuore del defunto padre.Così scrive il 18 agosto 2024 sul gruppo, suscitando l'empatia degli utenti nei commenti: «Buonasera a tutti, mi chiamo Davide Bartolini, sono un ragazzo di Ascoli Piceno, vivo con le mie sorelle Irene (15 anni) ed Aurora (10 anni). Mio padre, a seguito di un terribile incidente in moto, dopo 6 giorni di dura lotta, ha perso la vita il 10 agosto, il giorno di San Lorenzo. La sua vita, la mia, e quella di tutti coloro che lo amavano non ha smesso di cessare: il suo cuore; lo stesso con il quale nei suoi 53 anni ha amato me e le mie sorelle è arrivato a padova nello stesso giorno e batte nel petto di qualcun altro. Scrivo questa “lettera” perchè vorrei realizzare il sogno di poter abbracciare l’uomo di 52 anni che ha ricevuto un cuore così unico e raro, lo stesso che batteva ad ogni traguardo della mia vita. chiunque possa aiutarmi sappia che ne saró eternamente grato, purtroppo, gli organi competenti per motivi di privacy non possono aiutarmi. Vi abbraccio tutti, da oggi Padova fa parte della mia storia, lì è custodito un pezzo del mio papà !».
L'incidente e le generosità della famigliaL'incidente si era verificato il 4 agosto a Martinsicuro (Teramo). Patrizio era arrivato in condizioni gravissime in ospedale con politrauma, ed era stato operato dai neurochirurghi, ma è morto 6 giorni dopo. In vita aveva dato l'assenso alla donazione in occasione del rinnovo della carta di identità. Da tempo era anche donatore di sangue. Anche i suoi familiari hanno condiviso con convinzione la sua scelta.È partita, dunque, tutta la macchina organizzativa per procedere alla donazione: dopo l'accertamento della morte con criteri neurologici da un collegio medico, che ha svolto un periodo di osservazione di 6 ore, si è ottenuto il nulla osta dalla procura e si è così messa in moto l'organizzazione del Coordinamento trapianti locale all'ospedale di Teramo. Sono arrivate équipe da Napoli per il fegato, da Padova per il cuore e dall'Aquila per reni e cornee. «Estremi gesti d'amore come quello che è avvenuto stanotte danno prova di grande solidarietà e generosità sia del donatore, molto impegnato nel sociale in vita, che dei suoi familiari» aveva commentato il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia.

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