oggi cominciano le Paralimpiadi e se scorrendo i social vi siete sentiti come nel Giorno della marmotta tranquilli, non è colpa vostra: è che la sindaca di Parigi si è fatta un altro bagno nella Senna.
Da una settimana nel villaggio paralimpico ha aperto uno spazio di circa 700 metri quadrati che è in sostanza un grande centro di riparazione per carrozzine, protesi e tutte le attrezzature specifiche che possono servire agli atleti paralimpici. Fa un lavoro essenziale, in questi giorni è già frequentatissimo ed è aperto dalle 8 del mattino alle 11 di sera. Durante le Olimpiadi non c'era, naturalmente.
È gestito dall'azienda tedesca Ottobock, che offre questi servizi già da 36 anni sia alle Paralimpiadi estive che a quelle invernali, e attualmente ha un accordo per farlo fino al 2032. Ottobock nacque nel 1919 per produrre arti artificiali per i reduci della Prima guerra mondiale, che fino a quel momento dovevano andare da falegnami o ferramenta. Oggi è un'azienda molto grande e ultraspecializzata, con un fatturato di 1,3 miliardi di euro nel 2023. Una particolarità è che durante i Giochi tutti i suoi servizi sono offerti gratuitamente.
Ci vanno soprattutto atleti e atlete dei paesi meno grandi e ricchi, e anche per questo dei 164 volontari che ci lavorano 15 parlano complessivamente 27 lingue diverse. Accanto ai locali principali e alla sala d'aspetto per gli atleti – che comprende giochi da tavolo, una TV e per alcuni è diventata un punto d'incontro abituale – c'è un'imponente officina che fa saldature, cuciture e altri lavori; ci sono anche un forno e una stampante 3D. Il direttore del centro, il medico ortopedico Bertrand Azori, stima che durante i Giochi si facciano tra le 200 e le 250 riparazioni al giorno.
Gli atleti di rugby in carrozzina, per esempio, si scontrano con i propri mezzi di continuo (Alex Davidson/Getty Images)
Cosa aspettarsi dalla cerimonia d'apertura
Thierry Reboul, direttore delle cerimonie ai Giochi di Parigi olimpici e paralimpici, ha detto di aver parlato con «gli atleti paralimpici» (non si sa quali né quanti) e ha assicurato che sono stati loro a chiedergli per le Paralimpiadi una cerimonia d'apertura tanto fastosa e ambiziosa quanto quella delle Olimpiadi (che se vi ricordate ebbe anche una certa dose di tamarraggine). O forse gli piace solo fare le cose in grande.
Se quella delle Olimpiadi di Parigi era stata la prima cerimonia d'apertura fuori da uno stadio olimpico, quella delle Paralimpiadi sarà la seconda. Invece che sulla Senna però gli atleti (circa 4.400, in rappresentanza di 184 delegazioni) sfileranno sugli Champs-Élysées, uno dei viali più famosi di Parigi e del mondo, partendo dall'Arco di Trionfo e arrivando a Place de la Concorde, dov'è previsto uno spettacolo realizzato da ballerini con disabilità (se volete farvi una minima idea di come sarà, una giornalista di L'Équipe si è intrufolata ad alcune delle prove).
Per assistere alla sfilata sugli Champs-Élysées ci saranno circa 15mila posti gratuiti, mentre a Place de la Concorde sono state allestite tribune per circa 35mila posti, questi a pagamento: i biglietti costavano dai 150 ai 700 euro. Altre 30mila persone potranno assistere invece gratuitamente all'accensione del braciere olimpico, quella specie di mongolfiera che durante le Olimpiadi era rimasta accesa in aria sopra il giardino delle Tuileries (che è poco lontano da Place de la Concorde). Il tutto comincerà per le 20 e dovrebbe durare circa 3 ore.
L'allestimento di Place de la Concorde, e le prove della cerimonia in corso (Alex Davidson/Getty Images)
Ambra Sabatini e Luca Mazzone
Saranno i due portabandiera della delegazione italiana durante la cerimonia d'apertura, e sono entrambi atleti piuttosto eccezionali.
Molti forse ricordano Sabatini dalle Paralimpiadi di Tokyo di tre anni fa: arrivò prima e vinse l'oro nei 100 metri T63, la categoria in cui gareggiano atlete le cui gambe sono state amputate sopra il ginocchio, e in cui l'Italia vinse contemporaneamente anche l'argento e il bronzo con Martina Caironi e Monica Contrafatto, realizzando una storica tripletta. All'epoca Sabatini aveva solo 19 anni e corse in 14,11 secondi, realizzando il nuovo record del mondo, che ha abbassato ulteriormente ai Mondiali dell'anno scorso correndo in 13,98 secondi. È insomma data come favorita per vincere anche quest'anno.
Mazzone invece ha 53 anni e una lunga esperienza alle Paralimpiadi, come nuotatore prima e come paraciclista poi. Ai Giochi di Sydney 2000 vinse due medaglie d'argento nel nuoto, nei 50 e nei 200 metri stile libero. Dal 2011 invece cominciò a dedicarsi stabilmente all'handbike (la bicicletta in cui si “pedala” con le mani) e da allora ha vinto tre medaglie d'oro e tre d'argento tra le Paralimpiadi di Rio 2016 e quelle di Tokyo nel 2021, oltre a ben 18 medaglie d'oro ai Mondiali. Mazzone perse l'uso delle gambe nel 1990, dopo aver subìto una lesione al midollo per aver urtato uno scoglio durante un tuffo, e da allora è in carrozzina.
Sabatini e Mazzone durante la cerimonia di consegna della bandiera italiana agli atleti olimpici e paralimpici, che si è tenuta al Quirinale lo scorso 13 giugno (Ansa/Riccardo Antimani)
Dove vederle, queste Paralimpiadi
A differenza delle Olimpiadi, le Paralimpiadi non saranno trasmesse sui canali Eurosport: si potranno vedere in chiaro su Rai 2 e su Rai Sport, e in streaming su RaiPlay o sul canale YouTube ufficiale delle Paralimpiadi. La diretta di Rai 2 comincerà ogni giorno verso le 9:15 e andrà avanti più o meno fino alle 23:30. Anche la cerimonia d'apertura si potrà vedere su Rai 2 o su RaiPlay a partire dalle 20.
Da recuperare
Cominciamo a prepararci per le gare che vedremo da domani: atlete, atleti e squadre da seguire a queste Paralimpiadi.
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