23.9.23

uso strumentale della parola cultura dello stupro e attacco nazionalista a rula jebreal perchè ha detto : << Da Palermo a Caivano, la cultura dello stupro dilaga. L'Italia in direzione opposta al MeToo, malgrado una premier donna>>

 leggere 

l'importanza   dei  termini   e dell'uso  parole

  e i due    libri 
  • La manomissione delle parole, a cura di Margherita Losacco, Milano, Rizzoli, 2010, ISBN 978-88-17-04368-7.
  • La nuova manomissione delle parole, a cura di Margherita Losacco, Milano, Feltrinelli, 2021, ISBN 978-88-07-49306-5.



il  termine   Cultura dello stupro


 da  https://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_dello_stupro

 usato a partire dagli studi di genere dalla letteratura femminista e postmoderna, per analizzare e descrivere una cultura nella quale lo stupro e altre forme di violenza sessuale sono comuni, e in cui gli atteggiamenti prevalenti, le norme, le pratiche e atteggiamenti dei media, normalizzano, minimizzano o incoraggiano lo stupro e altre violenze sulle donne. La prima definizione del concetto viene attribuita[5] al documentario dal titolo Rape culture[6] del 1975 in cui la regista Margaret Lazarus descrive come lo stupro sia rappresentato nel cinema, nella musica ed in altre forme di "intrattenimento". Patricia Donat e John D'Emilio, in uno scritto del 1992 apparso sul Journal of Social Issues[7], suggeriscono invece che il termine ha origine nel libro del 1975 Against Our Will: Men, Women, and Rape di Susan Brownmiller[8] come "cultura solidale con lo stupro". Le autrici di "Transforming a Rape Culture", testo pubblicato nel 1993, definiscono la cultura dello stupro come

(EN)

«It is a complex of beliefs that encourages male sexual aggression and supports violence against women. It occurs in a society where violence is seen as sexy and sexuality as violent. In a rape culture, women perceive a continuum of threatened violence that ranges from sexual remarks to sexual touching to rape itself. A rape culture condones physical and emotional terrorism against women as the norm. In a rape culture, both men and women assume that sexual violence is a fact of life, inevitable as death or taxes.»

(IT)

«(...) un complesso di credenze che incoraggiano l'aggressività sessuale maschile e supportano la violenza contro le donne. Questo accade in una società dove la violenza è vista come sexy e la sessualità come violenta. In una cultura dello stupro, le donne percepiscono un continuum di violenza minacciata che spazia dai commenti sessuali alle molestie fisiche fino allo stupro stesso. Una cultura dello stupro condona come "normale" il terrorismo fisico ed emotivo contro donne. Nella cultura dello stupro sia gli uomini che le donne assumono che la violenza sessuale sia "un fatto della vita", inevitabile come la morte o le tasse.»

(Emilie Buchwald, Pamela Fletcher, Martha Roth; Transforming a Rape Culture, Minneapolis (1993), MN: Milkweed Editions.)

è , in tempi come  questi  di malafede   e  d'ignoranza  (   soprattutto   crassa  ) è  passato    d'essere  usato  strumentalmente  . Come  potete  vedere  dal   dibattito  facebookiano
La giornalista, docente universitaria e scrittrice a Huffpost: "Le donne vengono brutalizzate due volte: prima dalla violenza e poi dal sistema che le costringe al silenzio. Castrazione chimica? Solo annunci plateali"
Rula Jebreal: "Da Palermo a Caivano, la cultura dello stupro dilaga. L'Italia in direzione opposta al MeToo, malgrado una premier donna"
HUFFINGTONPOST.IT
Rula Jebreal: "Da Palermo a Caivano, la cultura dello stupro dilaga. L'Italia in direzione opposta al MeToo, malgrado una premier donna"


  • Francesca Contini
    Sto mammifero la chiama cultura dello stupro, per favore toglietele il diritto di parola🤮🤮 questi mammiferi non educano e sono la rovina
    La modalità selezionata è Più pertinenti, pertanto alcune risposte potrebbero essere state escluse.
  • Italo Zulberti
    Torna dalle tue parti vedi cosa dilaga!!!
    • Mi piace
    • Rispondi
  • Lalla Rosi
    Appunto, malgrado!



viene usato , quando a parlarne è un\a giornalista araba in termine razzista ed exenofobia . Tale uso purtroppo , a volte soprattutto quando si legge di fretta e con scarsa attenzione ( come potete notare nei mie commenti ) , avviene in maniera subdola . Infatti ho capito dopo che tali commenti della signora e poi dei suoi seguaci erano intrisi d'ignoranza crassa e stereotipi razzisti olltre che un becero ed aggressivo nazionalismo . Ecco quindi che s' è arrivati al solito paragoni del .... menga   misnuendo il fattto che non dovrebbero esistrere stupri \ violenze di serie A e di Serie B e che essi a prescindere dalla nazionalità dell'individuo chi commette tale obrobrio è un criminale e sempre 💩 .
Quindi    a  questa frase  famosa 



     dobbiamo  aggiungere   come  ho  fin qua  scritto  riferendomi  a  quei  commenti   facebookiani sopra  riportati  .Un monito    che  vale  anche   per  me (  vedere  url all'inizio   del  post )   che  usa    spesso  a  sproposito  ed  acriticamente  le  parole  soprattutto  quelle  della neolinqua ormai [sic ]  entrate    nei vocabolario  ed  usate  anche  da  chi  contesta   coloro  la  propongono    per provocare  o  farsi  cercare meglio  dai motori  di ricerca     ed  essere  cosi  letto  da  tutti  anche  dai malpancisti ed  imbelli   e senza  pensare  alle  conseguenze  

Nessun commento:

A VOLTE PER RIFLETTERE SUI FEMMINICIDI MEGLIO IL RUMORE CHE L'IPOCRITA MINUTO DI SILENZIO . LA BELLISSIMA INIZATIVA PER GIULIA CECCHETTIN

I movimenti studenteschi, compatti, avevano chiesto di organizzare un minuto di rumore in occasione dell’anniversario della morte di Giulia ...