Una grande notizia anzi due perchè la siua storia ne continene due insieme .
Vi ricordate di Raffaele Del Gaudio, il ristoratore di Forcella che aveva denunciato quella paranza di ragazzini che l’avevano minacciato dopo aver investito (e mandato in coma) la moglie? Bene. Ieri, grazie alla sua coraggiosa denuncia, la Squadra mobile ha arrestato tre persone, tra cui anche il figlio di un boss di camorra. Tutti e tre finiti in manette con accuse che vanno da lesioni personali
stradali alla violenza privata aggravata dalle modalità mafiose.La seconda è che lei, Veronica Carrasco, è ormai quasi guarita, dopo trenta giorni da incubo tra la vita e la morte, e si prepara a tornare a casa dall’ospedale. È la vittoria di Raffaele Del Gaudio, del suo coraggio, del suo profondo senso civico.È la dimostrazione che denunciare serve, che non bisogna mai piegarsi, anche quando tutto sembra inutile.Una grande lezione di civiltà.“È semplice” ha commentato lui. “O sei con loro o contro di loro. Mai mezze misure. La camorra è una montagna di merda”.Credo che tutti dovremmo dire a quest’uomo un enorme grazie. E non lasciarlo solo e possibilemtne seguirne il suo esempio . Ecco ora tocca a noi tutti non lasciali soli nei prossimi anni . Dobbiamo essere, chi può nel loro locale, carabinieri e polizia devono poter protteggerli al primo minimo avviso di percolo, accenno di vendetta.
stradali alla violenza privata aggravata dalle modalità mafiose.La seconda è che lei, Veronica Carrasco, è ormai quasi guarita, dopo trenta giorni da incubo tra la vita e la morte, e si prepara a tornare a casa dall’ospedale. È la vittoria di Raffaele Del Gaudio, del suo coraggio, del suo profondo senso civico.È la dimostrazione che denunciare serve, che non bisogna mai piegarsi, anche quando tutto sembra inutile.Una grande lezione di civiltà.“È semplice” ha commentato lui. “O sei con loro o contro di loro. Mai mezze misure. La camorra è una montagna di merda”.Credo che tutti dovremmo dire a quest’uomo un enorme grazie. E non lasciarlo solo e possibilemtne seguirne il suo esempio . Ecco ora tocca a noi tutti non lasciali soli nei prossimi anni . Dobbiamo essere, chi può nel loro locale, carabinieri e polizia devono poter protteggerli al primo minimo avviso di percolo, accenno di vendetta.
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La cronista ha parlato del passaggio sbagliato del portiere che ha favorito il gol del 5-0 tedesco, dicendo: "Quello che colpisce, ma non voglio infierire con questo, è che non è la prima volta che ti capita questo tipo di errore quest'anno". Il riferimento è a un'azione dell'ultima Champions League in cui il Paris Saint Germain di Donnarumma ha subìto un gol dal Real Madrid, che poi lo ha eliminato. Donnarumma risponde stizzito con un’arroganza non degna di un campione e di un capitano.è scattato: "Perché parlate di quell'episodio? C'era fallo. Se poi vuoi dare la colpa a me, dammela pure. Sono il capitano, mi prendo le mie colpe, ma vado avanti a testa alta, come ho sempre fatto".
Dall’altra Willy Gnonto, che col gol alla Germania, a 18 anni, 7 mesi e 16 giorni, è diventato il più giovane marcatore della storia della Nazionale italiana. E, intervistato a fine partita, ha dato questa risposta semplice , perfetta , piena d'umiltà .
“Non me ne faccio niente del gol. Dopo una sconfitta del genere sarebbe stata la stessa cosa se avessi segnato io o un altro".Questione di stile, di umiltà, dunque di rispetto per i compagni ma soprattutto per chi lavora.Ha solo 18 anni, ma ha dato una lezione al suo capitano
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