da repubblica
"Giriamo l'Italia su una Fiat 127 per raccontare come si salva una vita"
Tour del Nord Italia per spiegare l'importanza dei corsi Blsd
Partenza da Pordenone, poi Bologna, il livornese, Lerici, la provincia di Piacenza e ritorno a casa. Ma il viaggio tra i campetti di pallacanestro potrebbe cambiare. "Siamo emozionati e felici per la reazione del mondo del basket - racconta Pessotto -. Da quando la nostra idea è stata lanciata sulla pagina Facebook 'La Giornata Tipo' abbiamo ricevuto centinaia di messaggi. Ancora devo leggerne buona parte. Società, avversari, appassionati: c'è chi ci ha offerto posti per dormire, birre, pranzi. Qualcuno ci vorrebbe sfidare, ma siamo arrugginiti perché non giochiamo da tempo".
Il malore di Carlo Sist e le mosse che gli hanno salvato la vita
La storia di Carlo Sist, 26 anni, operaio e giocatore amatoriale di pallacanestro, non può lasciare indifferenti. Perché può capitare a chiunque, in qualsiasi momento. Il 28 ottobre 2019 la YouBasket, che l'anno prima aveva dominato il campionato di prima Divisione con 18 vittorie e nessuna sconfitta, ha iniziato l'allenamento da poco. Carlo all'improvviso crolla al suolo, arresto cardiaco. Andrea Colussi, impiegato di 38 anni, che da pochi giorni ha concluso il corso Blsd, con lucidità esegue le prime manovre di soccorso. Nel frattempo i compagni di squadra liberano l'uscita della palestra per permettere all'ambulanza, che arriva in 4 minuti, di intervenire. L'ha chiamata il coach, Stefano Misuraca, con una telefonata usata oggi dalla Regione Friuli Venezia-Giulia come modello durante i corsi di primo soccorso. Senza farsi la doccia, tutti corrono all'ospedale di Pordenone dove Carlo viene operato d'urgenza: ha bisogno di un defibrillatore sottocutaneo. Fuori dalla Cardiochirurgia ci sono anche i suoi genitori, sotto shock. "Colussi era a pezzi - racconta Pessotto - temeva di aver sbagliato qualcosa e di aver fatto qualche danno irreparabile. Invece è stato bravissimo: Carlo non ha subito traumi e oggi deve rinunciare solo all'attività agonistica. Io, da presidente, mi stavo disperando anche per la mia posizione: Carlo, dopo aver ricevuto l'idoneità medica, aveva firmato il tesseramento proprio quella sera, prima dell'allenamento. Ma non si sa mai, il responsabile ero io e ho vissuto ore angoscianti".
Il secondo compleanno di Carlo
Carlo ce l'ha fatta, il 28 ottobre è il suo secondo compleanno, quello della rinascita. Durante l'ultima festa, l'anno scorso, è nata l'idea del viaggio. "Ci ha dato la scossa - scherzano gli amici sul defibrillatore sottocutaneo dopo la paura passata - . Vogliamo dimostrare che anche le persone normali come noi, se si impegnano, possono fare una cosa utile per tutti. Speriamo che i protagonisti dello sport italiano ci diano una mano mettendoci la faccia. Un giocatore di Serie A1, o magari Tamberi, chissà". Intanto Carlo è pronto a guidare la 127 con cui sei anni fa ha corso il Mongol Rally, perché con i motorini non ha gran feeling. Gli altri lo seguiranno in scooter: con lui Pessotto, Colussi e Giacomo De Chiara, 33 anni, giardiniere, altro compagno di squadra. In questo viaggio pieno di vita, quattro amici insegneranno sui parquet d'Italia come salvaguardarla.
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