26.6.22

Tre anni fa salvarono il compagno, crollato durante l'allenamento di basket per un arresto cardiaco: decisive le mosse di primo soccorso imparate durante il corso blsd. Oggi per sensibilizzare sull'utilità dei corsi girano le regioni del Nord

 da  repubblica  

"Giriamo l'Italia su una Fiat 127 per raccontare come si salva una vita"



ROMA — Carlo è crollato a terra durante l'allenamento di basket. All'improvviso. Un compagno di squadra lo ha salvato: due settimane prima aveva seguito uno di quei corsi che si dovevano fare per forza, per avere l'autorizzazione a giocare le partite di campionato. Che noia le lezioni, ma alla fine è risultato decisivo. Carlo è vivo, dopo un intervento d'urgenza, e a luglio, per una settimana, girerà il Nord Italia con tre amici a bordo di una Fiat 127 del 1982 e tre motorini 50 degli Anni 90. Un modo simpatico per far capire l'importanza vitale dei corsi Blsd, la sigla sta per Basic life support-early defibrillation, le prime manovre da seguire quando una persona viene colpita da arresto cardiaco. Quelle fatte da Andrea, che hanno salvato l'amico. "Siete stati bravi", aveva detto un'infermiera alle tre e mezzo, nel freddo di una notte di fine ottobre del 2019, alla squadra che fuori dall'ospedale aspettava notizie. "Vogliamo raccogliere fondi per pagare a tutti i giocatori di basket di Pordenone corsi Blsd - spiega Fabio Pessotto, insegnante di 38 anni ed ex presidente di YouBasket, squadra cancellata dalla pandemia - e sensibilizzare la Federazione. Il sogno è che la Fip paghi il corso a tutti i tesserati. Per chi vuole aiutarci, abbiamo aperto un crowdfunding".

Tour del Nord Italia per spiegare l'importanza dei corsi Blsd

Partenza da Pordenone, poi Bologna, il livornese, Lerici, la provincia di Piacenza e ritorno a casa. Ma il viaggio tra i campetti di pallacanestro potrebbe cambiare. "Siamo emozionati e felici per la reazione del mondo del basket - racconta Pessotto -. Da quando la nostra idea è stata lanciata sulla pagina Facebook 'La Giornata Tipo' abbiamo ricevuto centinaia di messaggi. Ancora devo leggerne buona parte. Società, avversari, appassionati: c'è chi ci ha offerto posti per dormire, birre, pranzi. Qualcuno ci vorrebbe sfidare, ma siamo arrugginiti perché non giochiamo da tempo".

Pronti per la partenza col cognome e numero di Carlo Sist sulle maglie
Pronti per la partenza col cognome e numero di Carlo Sist sulle maglie 

Il malore di Carlo Sist e le mosse che gli hanno salvato la vita

La storia di Carlo Sist, 26 anni, operaio e giocatore amatoriale di pallacanestro, non può lasciare indifferenti. Perché può capitare a chiunque, in qualsiasi momento. Il 28 ottobre 2019 la YouBasket, che l'anno prima aveva dominato il campionato di prima Divisione con 18 vittorie e nessuna sconfitta, ha iniziato l'allenamento da poco. Carlo all'improvviso crolla al suolo, arresto cardiaco. Andrea Colussi, impiegato di 38 anni, che da pochi giorni ha concluso il corso Blsd, con lucidità esegue le prime manovre di soccorso. Nel frattempo i compagni di squadra liberano l'uscita della palestra per permettere all'ambulanza, che arriva in 4 minuti, di intervenire. L'ha chiamata il coach, Stefano Misuraca, con una telefonata usata oggi dalla Regione Friuli Venezia-Giulia come modello durante i corsi di primo soccorso. Senza farsi la doccia, tutti corrono all'ospedale di Pordenone dove Carlo viene operato d'urgenza: ha bisogno di un defibrillatore sottocutaneo. Fuori dalla Cardiochirurgia ci sono anche i suoi genitori, sotto shock. "Colussi era a pezzi - racconta Pessotto - temeva di aver sbagliato qualcosa e di aver fatto qualche danno irreparabile. Invece è stato bravissimo: Carlo non ha subito traumi e oggi deve rinunciare solo all'attività agonistica. Io, da presidente, mi stavo disperando anche per la mia posizione: Carlo, dopo aver ricevuto l'idoneità medica, aveva firmato il tesseramento proprio quella sera, prima dell'allenamento. Ma non si sa mai, il responsabile ero io e ho vissuto ore angoscianti".

Il viaggio a bordo di una Fiat 127 del 1982 e di tre scooter 50cc degli Anni 90. Carlo Sist è il primo da sinistra
Il viaggio a bordo di una Fiat 127 del 1982 e di tre scooter 50cc degli Anni 90. Carlo Sist è il primo da sinistra 

Il secondo compleanno di Carlo

Carlo ce l'ha fatta, il 28 ottobre è il suo secondo compleanno, quello della rinascita. Durante l'ultima festa, l'anno scorso, è nata l'idea del viaggio. "Ci ha dato la scossa - scherzano gli amici sul defibrillatore sottocutaneo dopo la paura passata - . Vogliamo dimostrare che anche le persone normali come noi, se si impegnano, possono fare una cosa utile per tutti. Speriamo che i protagonisti dello sport italiano ci diano una mano mettendoci la faccia. Un giocatore di Serie A1, o magari Tamberi, chissà". Intanto Carlo è pronto a guidare la 127 con cui sei anni fa ha corso il Mongol Rally, perché con i motorini non ha gran feeling. Gli altri lo seguiranno in scooter: con lui Pessotto, Colussi e Giacomo De Chiara, 33 anni, giardiniere, altro compagno di squadra. In questo viaggio pieno di vita, quattro amici insegneranno sui parquet d'Italia come salvaguardarla.

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