INTERVISTA ALLA EX PRESIDENTE DELL’AGEDO PALERMO ORA SOCIA DELL'AGEDO TORINO FRANCESCA MARCECA


Leggo  i soliti commmenti    molto spesso benaltristi   ed  cinici    riguardanti  le  persone transgender    o appartenenti  al mondo LGBT+  a  notizie  come  questa   di qualche  giorno  fa 

 la  nuova sardegna  19\6\2022    

Minerva e il coming out: «Libera di essere donna»


  

Ha 22 anni, è di Sassari e ha iniziato a gennaio il percorso di transizione: «La mia famiglia mi sostiene, troppe persone invece vengono emarginate» segue sul sul sito del giornale più precisamente In Minerva e il coming out: «Libera di essere donna»





Infatt  allenessimo racconto   di un ragazzo trangender, vedi sopra  ,     affermano : <<  che noia ,   è un fatto privato , È una cosa che riguarda solo te, perché renderlo pubblico, è una moda , ecc  >> 

Vero   sono fatti privati  . Ma  tali fatti smettono di diventare una cosa che riguarda la persona ed i suoi i familiari quando ancora troppe persone pagano un prezzo altissimo in discriminazioni , in dignitò , e spesso la vita . Diventando quindi qualcosa che riguarda tutti noi, la società, quella che dovrebbe essere civile e di civile, spesso, ha ben poco. Chi lotta ora non lo fa solo per se stesso ma forse, chissà, anche per i nostri figli, nipoti o i loro figli domani. Si è mai pensato a questo?. Se così fosse, nessuno l’avrebbe insultata per strada, usato parole poco gentili e chissà cos’altro si è sentita dire.Se fosse così semplice, non ci sarebbe bisogno di raccontarlo e di raccontare la sua storia per dare forza e coraggio ad altre ed altri.
Posso soltanto immaginare il suo percorso. Buona vita cara Minerva. 🥰

Ed è proprio per questo che ho deciso d'ntervistare Francesca Marceca (  qui  il suo account  facebook
)  Moglie, madre, nonna, docente in pensione, scrittrice di libri per bambini, volontaria ass. Agedo.

1) Qual era il tuo rapporto con l’omossessualità ed il poliamore prima che i  tuoi figli si dichiarassero ?

Prima che i miei figli si dichiarassero, uno gay e uno poliamoroso, conoscevo poco sulle tematiche. Anche dopo il mio ingresso nelle associazioni LGBT+, ho sentito  parlare poco di poliamore e di poliamore familiare. I miei figli hanno cambiato  tutto questo. Quando i miei figli si sono dichiarati, mi hanno sollecitato ad apprendere e a pensare a come i miei pregiudizi stessero influenzando il mio  rapporto con loro. Fortunatamente abbiamo superato le difficoltà grazie al  dialogo e alla voglia di capire, ora il nostro rapporto è forte e costruttivo. Spero che, condividendo la mia storia, possa aiutare altri genitori di persone LGBT+.
2) Cosa intendi per poliamore familiare ? 
La galassia delle non-monogamie etiche (insieme di modelli relazionali, basati sul consenso di tutti, in cui si ha più di un partner) vede diverse modalità di relazioni: anarchiche, parallele, esclusivamente sessuali, affettive. Il poliamore familiare prevede la costituzione di un nucleo stabile e fedele di persone che si amano vicendevolmente e condividono responsabilità, progetti, quotidianità, economia familiare. Le famiglie poliamorose spesso si nascondono per paura del giudizio e della condanna sociale e camuffano le loro relazioni. Io, mio figlio e mio marito ci stiamo impegnando per formare una rete di mutuo-auto-aiuto, sia di genitori di persone poliamorose familiari che persone poliamorose familiari. Le polifamiglie necessitano di riconoscimento, visibilità, rispetto, amore. Il desiderio di costituire famiglia poliamorosa fa parte della identità di diverse persone. Non tutte queste persone, però, arrivano a prenderne piena consapevolezza, a causa dell'universalizzazione della monogamia nei nostri contesti sociali o dell'ideologizzazione radicale sulle non-monogamie promossa da frange estremiste;vivono così con sofferenza e surrogando i propri bisogni interiori. 
3) Come riesci a conciliare la tua fede cristiana con l'essere genitore di figli Lgbt ?
Vorrei che i miei figli sentissero che la fede è qualcosa che può guidarci e sostenerci nell’ attraversare le sfide della vita. Allo stesso tempo, desidero che  sappiano che possono amare chiunque vogliono e che devono essere orgogliosi delle loro identità affettive-relazionali. Come presidente di Agedo Palermo dal  1998 al 2014 e ora come socia di Agedo Torino, ho lavorato per far progredire l'uguaglianza delle persone LGBT+. Come madre, desidero che i miei figli sappiano che non cèè nulla di sbagliato nell'essere omosessuali o poliamorosi. Siamo tutti figli di Dio. Io faccio parte della rete 3 Volte Genitori che raccoglie i genitori cristiani di persone lgbt+.
4) Avete aderito ad Agedo precedentemente oppure dopo il coming out familiare di vostro figlio ? 
Quando mio figlio maggiore si è dichiarato omosessuale, è stato un momento di gioia e di dolore allo stesso tempo. Ero così orgogliosa di lui per la sua sincerità,ma sapevo anche che avrebbe dovuto affrontare molte sfide nella vita. Una delle prime cose che ho fatto è stata iscrivermi ad Agedo, un'organizzazione che sostiene i genitori di persone LGBT. Grazie ad Agedo ho conosciuto altri genitori che stavano vivendo la stessa esperienza. Dopo il coming out del mio secondo figlio come persona poliamorosa , mi trovo motivata come prima o più di prima e in Agedo trovo l’incoraggiamento ed il supporto necessari.
 
5) Fra i propositi dell'Agedo c'è quello di aiutare le famiglie con figli lgbt+ come riuscite a mettere in pratica tale proposito? 
Ci forniamo reciprocamente sostegno e lavoriamo insieme per creare un mondo più accogliente per i nostri figli. Sono orgogliosa di far parte di questa organizzazione e sono grata per il lavoro che svolge. In Agedo operiamo per sostenere le famiglie che si trovano ad affrontare le sfide derivanti dall'avere un figlio lgbt+. Riconosciamo anche che, a causa di pregiudizi atavici, può essere difficile condividere vissuti, emozioni con i propri figli lgbt+, e per questo offriamo  vicinanza e corrette informazioni a chi è in difficoltà. Crediamo che sia  fondamentale che le famiglie accolgano con amore i loro cari lgbt+, e ci  adoperiamo per fornire risorse e supporti qualificati. Il nostro obiettivo è aiutare le famiglie, in modo che possano guardare al futuro e vivere insieme una vita  soddisfacente. Se non conoscete Agedo, vi invitiamo a contattarci e ad approfittare delle nostre risorse. Siamo qui per sostenervi e aiutarvi a superare  questo difficile processo. Grazie per essere parte della nostra comunità.
6) Come si dovrebbe fare l'educazione alla prevenzione del bullismo lgbt+fobico nella scuola, dato che l'età adolescenziale è quella in cui le  persone stanno iniziando il loro percorso identitario e soffrono maggiormente il peso della discriminazione ?
L'educazione è la chiave della prevenzione in questo settore. Insegnando agli studenti l' importanza del rispetto per tutte le persone, possiamo contribuire a ridurre l'incidenza del bullismo basato su orientamento sessuale, identità di genere, identità relazionale. I progetti creativi sono i migliori perché  coinvolgono i discenti nel fare, più che nell’ascoltare passivamente. È inoltre  importante fornire sostegno e risorse agli studenti che potrebbero avere dubbi  sulla propria sessualità, creando un ambiente sicuro e solidale nelle nostre  scuole. Così possiamo aiutare i giovani a esprimere il loro potenziale.
7) Sei d'accordo con il decreto legge Zan o contraria ?
Avrei preferito l’allargamento della legge Mancino, pur essendo d'accordo con la proposta di decreto. Nei miei desideri ci sarebbe l’inserimento di aggravio di  pena per le discriminazioni e violenze verso le persone con orientamento relazionale poliamorosa, poiché queste persone possono facilmente essere  vittime di violenze verbali o fisiche. Tenendo conto di queste preoccupazioni,continuo a credere che il decreto Zan sia un passo nella giusta direzione.
8 ) Secondo voi il gender esiste o sono fesserie della destra più becera e  retrograda ? 
Non esistono teorie gender ma esistono gli studi di genere. Il genere sessuale  biologico esiste, ma esiste anche il genere psicologico della persona, che non  sempre coincide con quello biologico ed è fondamentale per il benessere della  persona. Inoltre ci sono molte cose che noi, come società, associamo  storicamente all&#39;essere maschio o femmina e lo si può vedere dal modo in cui i  ruoli di genere cambiano nel tempo. Per esempio, ciò che un tempo era considerato lavoro da uomini oggi è spesso svolto da donne e viceversa o indifferentemente.


Ringrazio Giuseppe Scano per l’ intervista e per avermi ospitata nel suo blog.

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