Suo figlio di 8 anni era stato preso di mira dalle insegnanti per mesi. Su Whatsapp decine di insulti, messaggi vocali offensivi e foto dell’alunno in castigo «scoperti» dalla madre, collega delle docenti: è stata a sua volta denunciata per violazione della privacy
La mamma che aveva denunciato le colleghe maestre del Carducci di Pavia, accusate di aver bullizzato il figlio (alunno nella scuola dove la stessa madre insegna) è stata denunciata a sua volta: avrebbe violato la corrispondenza privata di una collega, dopo aver «spiato» la chat di Whatsapp rimasta aperta sul pc della scuola.La vicenda delle maestre pavesi, che per mesi avevano insultato il figlio di otto anni della collega, condividendo foto denigratorie e offese quali «pirla», «bambino di merda», «sporco», ha ora un seguito. Il caso è passato a Milano, all’esame della Corte d’appello del capoluogo lombardo, competente per i reati informatici di tutta l’area. La storia aveva destato parecchio scalpore a Pavia, dove diversi genitori si erano allarmati dopo la scoperta delle conversazioni in chat, che avevano portato alla sospensione delle maestre accusate di aver bullizzato un alunno di seconda elementare.La mamma del bimbo, però, leggendo le conversazioni delle insegnanti, e facendo gli screenshot di messaggi e di foto che riguardavano il bambino, suo figlio, avrebbe violato la loro privacy. Ed è stata denunciata.
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