anomalie italiane, il caso del 14enne esce dal coma ma rischia di essere bocciato all'esame di terza media e di Lui è Matteo Iacobacci ed è il ragazzo di 21 anni che sull’Aurelia ha aiutato a salvare 30 bambini dal rogo, dirigendo le operazioni di evacuazione dell’edificio ma per due punti al test non è passato al cocorso per i vigili del fuoco.

 

Massa, 14enne esce dal coma ma rischia di essere bocciato all'esame di terza media
          di Chiarastella Foschini

Si è svegliato dal coma dopo un terribile incidente e adesso rischia di essere bocciato perché non potrà sostenere l’esame di terza media entro il 31 agosto. Luca (nome di fantasia), 14 anni di Massa, era in fin di vita. Ha aperto gli occhi e si è riaffacciato alla vita ascoltando le voci dei suoi familiari, che gli sussurravano parole dolci mentre lui era in un letto del reparto di rianimazione.La storia dello studente è finita sulle pagine del Tirreno. Dopo l’incidente stradale che ha avuto il 13 maggio scorso, il ragazzino ha subito un importante trauma cranico ed è stato ricoverato all’ospedale Cisanello di Pisa dove è rimasto in coma fino a quando si è svegliato e i medici hanno appurato che non aveva riportato danni neurologici permanenti. Per tornare alla vita di prima, Luca dovrà sottoporsi a una lunga riabilitazione neurologica all’ospedale Versilia, che lo costringerà a una permanenza in ospedale e non gli consentirà di sostenere l’esame di terza media, scritto e orale, entro il 31 agosto.Uno studente modello per gli insegnanti e per la preside, che lo hanno ammesso all’esame di terza media con la media del sette, in attesa del suo risveglio. Il ministero dell’Istruzione prevede una sessione suppletiva d’esame per gravi e documentati motivi, valutati dal consiglio di classe, il problema è dato dalla data ultima fissata dall’ordinanza del ministero all’ultimo giorno di agosto. La preside dell’istituto in cui studia Luca non vorrebbe bocciarlo e si dice disponibile a fissare una data alternativa. E lancia un appello al ministero dell’Istruzione per dare un’opportunità al ragazzino che ha lottato tra la vita e la morte.

  Questa  notizia  me  ne  fa   venire   alla mente un  altra    di qualche  giorno fa    trovata    sulla pagina di  Lorenzo Tosa    che rilancia  il  post  di  Valerio Capraro

Lui è Matteo Iacobacci ed è il ragazzo di 21 anni che ieri sull’Aurelia ha aiutato a salvare 30 bambini dal rogo, dirigendo le operazioni di evacuazione dell’edificio. “Beh, cosa c’è di strano? È un eroe.” Domanderete voi. Ecco. Ve lo dico subito. La cosa strana è che Matteo sogna di fare il vigile del fuoco, ma una settimana fa è stato bocciato alla prova scritta del concorso, per soli due punti. Una prova scritta che, come la stragrande maggioranza delle prove scritte per i concorsi pubblici, ha pochissimo a che vedere con il lavoro che poi si andrà a fare. Una prova che spesso non fa altro che eliminare persone di talento, che, per un motivo o per un altro, sono deboli in cultura generale o in materie che non gli saranno mai utili per fare meglio il lavoro che sognano di fare.Spero che Matteo venga riconsiderato al concorso e che la sua storia diventi una occasione per ripensare i concorsi pubblici.

Ora   mi associo a  Lorenzo Tosa  : << Per quello che vale, a Matteo voglio dire grazie per il suo gesto. A prescindere se diventerà vigile del fuoco (glielo auguro) o farà tutt’altro nella vita, uno così troverà il modo di mettere se stesso al servizio della comunità. A 21 anni, l’unico consiglio che ha senso dargli è di insistere, di rifare il concorso se quello è il suo sogno. Un test non è un giudizio sulla persona, così come non è un esame o un concorso a definire chi siamo >>


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