- Hélène Grimaud – Mozart: Piano Concerto No. 23: II. Adagio
da www.oggi 29\6\2022
Il nuovo primo cittadino del capoluogo veneto promette di battersi per “una città più accessibile non solo per le persone con disabilità”. Ma oggi gli è difficile persino accedere al suo ufficio…
Oscar De Pellegrin, 59 anni, ex atleta paralimpico, da 38 anni sulla sedia a rotelle a causa di un incidente, è stato eletto sindaco di Belluno alle ultime Amministrative. Intervistato per il numero di Oggi in edicola, De Pellegrin racconta: «Voglio abbattere tutte le barriere». Peccato che, al momento, sia difficoltoso eliminare anche quelle che gli impediscono di accedere al suo ufficio. « Stanno facendo – spiega il neo sindaco – un buco nel muro per farmi passare. Il resto del municipio è accessibile, tranne quel piano. Credo che tra qualche settimana sarà tutto a posto ».
CITTÀ PIÙ ACCESSIBILI - Ma De Pellegrin del superamento delle barriere, fisiche e mentali, non fa una questione personale. «Vorrei una Belluno più accessibile, non solo per le persone con disabilità, ma per tutti. Comprese le mamme con i passeggini che mi telefonano segnalandomi i problemi». Con all’orizzonte un appuntamento importante, quello delle Olimpiadi invernali di Cortina del 2026. «Gli investimenti sulle strutture saranno a Cortina e dintorni. Siamo la porta delle Dolomiti. Sulla via che da Venezia va alle montagne. Si tratta di creare legami e narrazione per convogliare un po’ dei turisti di questi poli anche nella nostra città».
CITTÀ PIÙ ACCESSIBILI - Ma De Pellegrin del superamento delle barriere, fisiche e mentali, non fa una questione personale. «Vorrei una Belluno più accessibile, non solo per le persone con disabilità, ma per tutti. Comprese le mamme con i passeggini che mi telefonano segnalandomi i problemi». Con all’orizzonte un appuntamento importante, quello delle Olimpiadi invernali di Cortina del 2026. «Gli investimenti sulle strutture saranno a Cortina e dintorni. Siamo la porta delle Dolomiti. Sulla via che da Venezia va alle montagne. Si tratta di creare legami e narrazione per convogliare un po’ dei turisti di questi poli anche nella nostra città».
famiglia, non era giusto che sostenesse il peso delle mie assenze».
Ma la vita da sindaco non è poi così tranquilla.«È più tranquilla di prima, con mia moglie ci incontriamo di più anche solo per un caffè. La sera sono a casa. Certo non ci sono orari e le responsabilità sono maggiori, ma credo sia più sostenibile».
Com’è nata l’idea della politica? «Non c’è stato un momento preciso, eravamo un gruppo di amici che discutevano delle cose da fare. Sai quelle idee che nascono attorno un tavolo. Pensiamo di avere buone proposte e disponiamo delle persone giuste per poterle mettere in pratica. Amici che parlano, poi mesi di lavoro e di programmi».
Ma la vita da sindaco non è poi così tranquilla.«È più tranquilla di prima, con mia moglie ci incontriamo di più anche solo per un caffè. La sera sono a casa. Certo non ci sono orari e le responsabilità sono maggiori, ma credo sia più sostenibile».
Com’è nata l’idea della politica? «Non c’è stato un momento preciso, eravamo un gruppo di amici che discutevano delle cose da fare. Sai quelle idee che nascono attorno un tavolo. Pensiamo di avere buone proposte e disponiamo delle persone giuste per poterle mettere in pratica. Amici che parlano, poi mesi di lavoro e di programmi».
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