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Cos’è la maternità surrogata? | Sapere.it differenza tra maternità surrogata: tradizionale e gestazionale.
Fu per storie come questa ripotata sotto che ai referendum abrogativi in Italia del 2005 che si tennero il 12 e 13 giugno ed ebbero ad oggetto quattro distinti quesiti, diretti ad abrogare specifiche disposizioni della legge 19 febbraio 2004, n. 40, recante "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita" votai Si e feci campagna per il Si
Anche se contrario prima totalmente ora parzialmente in quanto sostengo che il fenomeno andrebbe regolamentato per evitare speculazionr ed mercificazione di tali drammi perchè non sempre ache se è lo 0,01 su 99,99 chi lo fa ci specula ) all'utero in affitto \ maternità surrogata perchè indegno di un paese che per poterlo fare sia con quella gestazionale ( vergognosa e abrrobio la lascio il divieto ) con quella tradizionale ( più acettabile lì'accetto a detterminate condizioni ) come il metodo della ropa debba andare all'estero in quanto l'italia non ammette tale distinzione. trovate nei link sopra la differenzaMa ora bando alle ciancie ed veniamo alla storia in questione
Ogni anno aumenta il numero di bambini nati grazie alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma). "Nuovi Genitori" racconta le storie di chi grazie a questo percorso - fatto di burocrazia, viaggi, difficoltà e gioie - è riuscito ad avere un bambino.
Ogni anno aumenta il numero di bambini nati grazie alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma). "Nuovi Genitori" racconta le storie di chi grazie a questo percorso - fatto di burocrazia, viaggi, difficoltà e gioie - è riuscito ad avere un bambino.
Dopo sei anni di relazione, Alessia ed Eleonora hanno deciso di mettere su famiglia: vivono a Roma ma per diventare mamme sono dovute volare all'estero perché affrontare un trattamento di Pma non è ancora possibile in Italia per le coppie omosessuali. Hanno scelto di rivolgersi a un istituto di fertilità spagnolo che durante il periodo del lockdown le ha accompagnate prima da remoto e poi nella loro sede di Barcellona nel percorso che ha portato al concepimento del loro Tommaso. "Abbiamo scelto il metodo ROPA per sentirci entrambe mamme: una ha donato gli ovociti e l'altra ha portato avanti la gravidanza", hanno spiegato. L'acronimo ROPA sta per "Recepción de ovocitos de la pareja", ovvero "Ricezione di ovociti dalla coppia", ed è un metodo di "maternità condivisa" per le coppie di donne: una delle due, solitamente la più giovane, fornisce gli ovuli che verranno successivamente trasferiti alla madre gestante, la ricevente. Eppure agli atti Tommaso di mamma ne ha una sola. "Io non l'ho potuto riconoscere - ha detto Eleonora - nonostante geneticamente lui sia mio figlio. Un padre può chiedere il test del Dna, perché io non posso?".
Intervista di Corinna Spirito Riprese e montaggio di Francis D'Costa
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