Così un battaglione di 1.600 "soldati" anatra è diventata l'arma segreta di un viticoltore

 L'industria vinicola sudafricana impiega circa 270.000 persone e produce alcuni dei vini più ricercati al mondo. Ma non tutti i lavori sono lasciati agli esseri umani. Fuori Città del Capo, sulle rive del fiume
Eerste, il Vergenoegd Löw The Wine Estate ha riproposto una pratica secolare mettendo in campo un battaglione di anatre per tenere i suoi vigneti liberi dai parassiti. Ispirandosi alle anatre utilizzate per rimuovere insetti infestanti dalle risaie in Asia, l'azienda vinicola si avvale dei servizi di circa 1.600 anatre per rendere la produzione del vino più sostenibile. "Le anatre sono i soldati dei nostri vigneti", spiega l'amministratore delegato Corius Visser. "Mangiano gli afidi, le lumache, i piccoli vermi... mantengono i vigneti completamente liberi dai parassiti". 



Le anatre pattugliano il Vergenoegd Löw The Wine Estate fin dagli anni '80. La specie, l'anatra corritrice indiana, non è in grado di volare, ha una particolare posizione eretta e un olfatto molto sviluppato. Le "ferie annuali" delle anatre avvengono durante la vendemmia, altrimenti mangerebbero l'uva. Durante questo periodo, le anatre si nutrono in pascoli aperti, nuotano in un lago vicino e si sottopongono a un allevamento selettivo, spiega Visser. Le anatre non vengono consumate nel ristorante del vigneto: "Sarebbe come mangiare un collega", spiega Gavin Moyes, responsabile della sala di degustazione della tenuta.

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