cazzo siamo già a 40 femmicidi ed ancora non è ancora finito l'anno l'ultima vittima è Vanessa Zappalà

leggendo Lorenzo Tosa apprendo dell'ennessimo femminicido il n 40 dall'inizo dell'anno( qui l'elenco Osservatorio femminicidi - I casi nel 2021 )mi tocca dare rqgione a Scanzi : << Uccisa per avere lasciato il compagno. Nel 2021 siamo ancora a questi livelli di degrado umano, di ferocia morale, di ignoranza sentimentale. >>

questa notte Vanessa, mentre camminava con alcuni amici ad Aci Trezza (Catania), il paese dei Malavoglia, è stata raggiunta dall’ex fidanzato, che ha estratto una pistola e le ha sparato addosso cinque colpi, di cui uno l’ha centrata alla testa, uccidendola sul colpo.
Vanessa aveva 26 anni, una vita intera davanti. E invece è diventata la vittima numero 41 (solo nel 2021) di questa piaga senza fine che si chiama femminicidio.“Non chiamatelo amore. Non chiamatelo raptus. È solo altro sangue sulle mani di uomini che odiano le donne” la piange la Uil Sicilia. Mesi fa Vanessa aveva denunciato a più riprese l’uomo per stalking per la violenza e la morbosa gelosia, chiedendo e ottenendo anche per un breve periodo i domiciliari. Ma non le è bastato a salvarsi la vita.E quella domanda che ogni volta ritorna identica: a cosa serve denunciare? A che serve ribellarsi, uscire allo scoperto, se lo Stato non riesce a difenderti e proteggerti? Quale donna avrà più il coraggio di denunciare sapendo quello che rischia?

luogo del delitto 

Vanessa è vittima due volte. Del suo assassino e dello Stato che non l’ha saputa proteggere. E complice chiunque resti zitto e indifferente. Addio Vanessa.

Perchè volesse sapere di più morboso o meno ecco la cronaca del fatto

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La ragazza di 26 anni uccisa a colpi di pistola dall’ex fidanzato ad Aci Trezza

Quest’anno è la vittima numero 40 di questa piaga silenziosa. La donna aveva denunciato l’ex per stalking, ma non le è bastato a salvarlsi la vita

femminicidio

Un altro femminicidio. Un numero in più di questa strage silenziosa e quotidiana. Vittima una giovane donna di 26 anni, uccisa la scorsa notte ad Aci Trezza, frazione marinara di Aci Castello, nel catanese, con diversi colpi di pistola mentre passeggiava sul lungomare nei pressi del porticciolo. A sparare, secondo le prime testimonianze raccolte dagli investigatori, sarebbe stato l’ex fidanzato, ricercato dai carabinieri che indagano sulla vicenda. Pare che la vittima avesse già in passato denunciato l’ex per stalking. Anche un’altra ragazza che faceva parte della comitiva sarebbe rimasta ferita, raggiunta di striscio da un colpo alla schiena.

Femminicidio ad Acitrezza, uccisa 26enne, ricercato ex fidanzato

Il femminicidio si è consumato intorno alle tre di notte ad Aci Trezza, nel luogo in cui Verga ha ambientato i suoi “Malavoglia”. Vanessa Zappalà si trovava in compagnia di alcuni amici quando l’ex fidanzato l’ha raggiunta con la scusa di un chiarimento, prima di tirare fuori l’arma
e sparare diversi colpi, uccidendola sul colpo. Nella sparatoria è rimasta ferita di striscio anche un’amica della vittima. Il comando provinciale di Catania ha avviato le indagini. L’uomo, che risulta attualmente ricercato, era già stato denunciato dalla donna per stalking, che aveva chiesto e ottenuto per lui gli arresti domiciliari, ma ciò non è bastato per salvarle la vita.

Uil Sicilia: “Non chiamatelo raptus, non chiamatelo amore”

Vanessa Zappalà è la quarantesima vittima di femminicidio in Italia, la terza nel giro di 24 ore, considerando anche il duplice omicidio di Carpiano, dove ieri un 70enne ha ammazzato moglie e figlia 15enne prima di togliersi la vita. Una notizia che ha sconvolto nel profondo la comunità catanese. “Non chiamatelo amore. Non chiamatelo raptus. E’ solo altro sangue sulle mani di uomini che odiano le donne” scrivono Uil Sicilia e Uil Catania in un comunicato congiunto. “Con strazio e rabbia apprendiamo questa notizia che allunga in provincia di Catania e in Sicilia una lista tragica, lunghissima, inquietante. Mai come oggi attuale, uno striscione su via Sangiuliano dalla nostra sede provinciale invita a non chiamare amore né raptus il femminicidio. Nessuna giustificazione è tollerabile, nessuna pena può bastare. È tempo che nelle scuole diventi obbligatoria per tutti l’ora di educazione al rispetto della vita. Se volete, vi proponiamo di tenere queste lezioni seduti attorno alla panchina rossa che abbiamo inaugurato due anni fa nel cortile della Uil di Catania e sulla quale è incisa questa frase di Isaac Asimov: la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci. Oggi, Isaac Asimov avrebbe pianto con noi”.

 La  repubblica 23 AGOSTO 2021
Ragazza di 26 anni uccisa in strada a colpi di arma da fuoco nel Catanese: ricercato l'ex fidanzato È successo sul lungomare di Acitrezza, la giovane stava passeggiando con degli amici

                                            di Natale Bruno
Vanessa Zappalà
Omicidio tra la folla la notte scorsa ad Aci Trezza, frazione di Aci Castello. Una ragazza di 26 anni, Vanessa Zappalà è stata assassinata con diversi colpi di arma da fuoco, uno dei quali l'ha raggiunta alla testa. L'ex fidanzato, Antonino Sciuto, è ricercato dai carabinieri: l'uomo era stato denunciato più volte per stalking  La scena del delitto La giovane, originaria di Trecastagni, nel Catanese, è stata colpita mentre stava passeggiando insieme ad alcuni amici. Nella notte è subito iniziata la caccia all'uomo nel suo paese d'origine, San Giovanni La Punta, sempre nel Catanese. Ferita di striscio e poi medicata dai medici del 118 sul posto, un'amica della giovane. I carabinieri lo stanno cercando l'omicida in ogni angolo di San Giovanni la Punta, paese della cintura dell'Etna nel quale il giovane vendeva automobili. E proprio con un'auto non sua si è allontanato ieri notte da Aci Trezza. Erano le tre passate, poco prima aveva ucciso Vanessa, con cui aveva avuto una relazione complicata, da un po' la separazione, la gelosia e i continui attacchi di stalking nei suoi confronti, tanto che lei più volte aveva chiesto aiuto.


Femminicidio nel Catanese, le ultime foto di Vanessa su Instagram





Omicidio tra la folla la notte scorsa ad Aci Trezza, frazione di Aci Castello. Una ragazza di 26 anni, Vanessa Zappalàè stata assassinata con diversi colpi di arma da fuoco, uno dei quali l'ha raggiunta alla testa. L'ex fidanzato, secondo le prime informazioni ottenute da Repubblica si chiama Tony Sciuto, ed è ricercato dai carabinieri intervenuti sul posto. L'uomo era stato denunciato più volte per stalking ed era già sottoposto a misure cautaleari. Vanessa stava trascorrendo una serata lieta in compagnia della sua migliore amica, Ylenia, e della cugina, Chiara, tra i lidi del lungomare di Aci Trezza, in provincia di Catania, in estate principale luogo della movida. Una delle due ragazze con Vanessa è rimasta ferita di striscio e medicata dai medici del 118. Su Instagram pochi minuti prima di morire aveva postato le storie che oggi custodiscono il suo ultimo momento di vita e di libertà: uno spritz al lido Esagono, locale assai frequentato dai giovani catanesi in estate. (Alessandro Puglia)

La tragedia a notte fonda nei pressi del parcheggio accanto al porticciolo di Aci Trezza: Vanessa in compagnia di altri amici che cammina a piedi e lui che inizia a sparare, un paio di colpi. Uno ferisce al capo Vanessa, che muore sul colpo, un altro di striscio colpisce alla schiena una sua amica. Sono momenti drammatici durante i quali sono gli stessi amici della giovane ad indicare ai carabinieri del comando provinciale di Catania chi ha sparato.La foto segnaletica di Sciuto
Inizia la caccia all'uomo che è ancora in corso. Le foto segnaletiche dell'omicida sono state distribuite a tutte le auto di polizia e carabinieri: una con la barba, una senza. Sono decine i posti di blocco nei paesi della cintura dell'Etna: quelli limitrofi di Tremestieri, il paese in cui viveva Vanessa, la ventiseienne assassinata, e San Giovanni La Punta il centro in cui abitava Sciuto e nel quale lavorava. militari dalla scorsa notte, senza sosta, hanno compiuto decine di perquisizioni nelle abitazioni dei parenti piu' stretti e degli amici dell'uomo accusato di omicidio. Sono stati attivati tutti i controlli tramite le celle dei telefoni cellulari per capire quale spostamento abbia compiuto l'uomo dopo avere sparato nella borgata marinara. Le ricerche nella tarda mattinata sono state estese anche in Calabria, c'e' il sospetto che Sciuto, utilizzando un'automobile non sua, abbia deciso di allontanarsi dalla Sicilia. L'uomo era stato sottoposto al divieto di avvicinamento a Vanessa che in piu' occasioni l'aveva denunciato per stalking, reato per il quale la procura di Catania aveva chiesto e ottenuto dal gip gli arresti domiciliari.
Alcuni \e  mi diranno basta parlare di queste cose , gli diamo troppo spazio si crea solo emulazione . Ma bravi facciamo come nel fascismo o nelle dittature che vietavano ed vietano di parlare dicronaca nera , nascondiamo il problema come gli struzzi che nascondono la tersta sotto la sabbia .Io sono il primo a credere - e crederò sempre  anche   a  costo  d'essere  considerato   effeminato  ,  difensore  della  nazifemministe,  amante  del gender  e  menate  varie  - che il femminicidio, così come il razzismo o l’omofobia, non lo combatti solo non parlandone o con le famose “pene più severe” ma in un modo più profondo, complesso, cambiando la testa delle persone, a cominciare dall’educazione dalle scuole e nei centri givanili , cambiando alla radice il linguaggio, la società, il maschilismo patriarcale di cui è impregnato.Inffatti c'è ancoa sui media e non Qualcuno parla ancora di “omicidi per troppo amore”. No: sono omicidi per troppa ferocia, per troppa ignoranza, per troppa demenza. Ma è un processo lungo, richiede decenni e migliaia di fattori  fra  cui  il coragio di  rimettere  indiscussione  un antico  e   ormai vetusto  sistema educativo  fatto   di tabù  , fissazioni   e disinformazione    del tipo  : <<  ma  vogliono imporci la  cultura    gender  >> . Nel frattempo, non può essere concepibile che una donna che ha denunciato a più riprese il proprio stalker (prove alla mano) possa morire così, per mano di quella stessa persona, libera di girare con un’arma da fuoco, senza alcun controllo o protezione. Queste notizie sono devastanti per la fiducia delle donne nello Stato e nelle istituzioni , passi indietro di anni nella lotta al femminicidio e  alla  sua   base  cultutrale  . Bisogna rivedere tutto. E non dite , concordo  con Lorenzo ,  che “ci sono altre priorità”. Perché non esiste nulla di più urgente.
Quando  dobbiamo aspettare  perchè  finisca   questo massacro   che   venga  uccisa qualche  parlamentare   ?  

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