La ragazza di 26 anni uccisa a colpi di pistola dall’ex fidanzato ad Aci Trezza
Quest’anno è la vittima numero 40 di questa piaga silenziosa. La donna aveva denunciato l’ex per stalking, ma non le è bastato a salvarlsi la vita
Un altro femminicidio. Un numero in più di questa strage silenziosa e quotidiana. Vittima una giovane donna di 26 anni, uccisa la scorsa notte ad Aci Trezza, frazione marinara di Aci Castello, nel catanese, con diversi colpi di pistola mentre passeggiava sul lungomare nei pressi del porticciolo. A sparare, secondo le prime testimonianze raccolte dagli investigatori, sarebbe stato l’ex fidanzato, ricercato dai carabinieri che indagano sulla vicenda. Pare che la vittima avesse già in passato denunciato l’ex per stalking. Anche un’altra ragazza che faceva parte della comitiva sarebbe rimasta ferita, raggiunta di striscio da un colpo alla schiena.
Femminicidio ad Acitrezza, uccisa 26enne, ricercato ex fidanzato
Uil Sicilia: “Non chiamatelo raptus, non chiamatelo amore”
Vanessa Zappalà è la quarantesima vittima di femminicidio in Italia, la terza nel giro di 24 ore, considerando anche il duplice omicidio di Carpiano, dove ieri un 70enne ha ammazzato moglie e figlia 15enne prima di togliersi la vita. Una notizia che ha sconvolto nel profondo la comunità catanese. “Non chiamatelo amore. Non chiamatelo raptus. E’ solo altro sangue sulle mani di uomini che odiano le donne” scrivono Uil Sicilia e Uil Catania in un comunicato congiunto. “Con strazio e rabbia apprendiamo questa notizia che allunga in provincia di Catania e in Sicilia una lista tragica, lunghissima, inquietante. Mai come oggi attuale, uno striscione su via Sangiuliano dalla nostra sede provinciale invita a non chiamare amore né raptus il femminicidio. Nessuna giustificazione è tollerabile, nessuna pena può bastare. È tempo che nelle scuole diventi obbligatoria per tutti l’ora di educazione al rispetto della vita. Se volete, vi proponiamo di tenere queste lezioni seduti attorno alla panchina rossa che abbiamo inaugurato due anni fa nel cortile della Uil di Catania e sulla quale è incisa questa frase di Isaac Asimov: la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci. Oggi, Isaac Asimov avrebbe pianto con noi”.
La tragedia a notte fonda nei pressi del parcheggio accanto al porticciolo di Aci Trezza: Vanessa in compagnia di altri amici che cammina a piedi e lui che inizia a sparare, un paio di colpi. Uno ferisce al capo Vanessa, che muore sul colpo, un altro di striscio colpisce alla schiena una sua amica. Sono momenti drammatici durante i quali sono gli stessi amici della giovane ad indicare ai carabinieri del comando provinciale di Catania chi ha sparato.La foto segnaletica di SciutoFemminicidio nel Catanese, le ultime foto di Vanessa su InstagramOmicidio tra la folla la notte scorsa ad Aci Trezza, frazione di Aci Castello. Una ragazza di 26 anni, Vanessa Zappalàè stata assassinata con diversi colpi di arma da fuoco, uno dei quali l'ha raggiunta alla testa. L'ex fidanzato, secondo le prime informazioni ottenute da Repubblica si chiama Tony Sciuto, ed è ricercato dai carabinieri intervenuti sul posto. L'uomo era stato denunciato più volte per stalking ed era già sottoposto a misure cautaleari. Vanessa stava trascorrendo una serata lieta in compagnia della sua migliore amica, Ylenia, e della cugina, Chiara, tra i lidi del lungomare di Aci Trezza, in provincia di Catania, in estate principale luogo della movida. Una delle due ragazze con Vanessa è rimasta ferita di striscio e medicata dai medici del 118. Su Instagram pochi minuti prima di morire aveva postato le storie che oggi custodiscono il suo ultimo momento di vita e di libertà: uno spritz al lido Esagono, locale assai frequentato dai giovani catanesi in estate. (Alessandro Puglia)
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