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23.8.21
Il grande abbraccio del soldato Adler ai bambini salvati nel 1944: "Ho aspettato tutta la vita questo momento" Martin Adler con Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi. L'incontro 76 anni dopo Il veterano americano, ora 97enne, è giunto da Miami indossando la maglietta "Martin's bambini, forever kids". E a quei "piccoli" ora ottantenni Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi ha portato rose e cioccolata
RIEPILOGO DELLA VICENDA
All'epoca erano tre bambini dell'Appennino bolognese, e un giovane soldato americano che combatteva lungo la Linea gotica. Un incontro che segnò le loro esistenze, e che a quasi ottant'anni di distanza si è ripetuto: il veterano Martin Adler, oggi 97enne, è atterrato dagli Stati Uniti per riabbracciare Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi
Il grande abbraccio del soldato Adler ai bambini salvati nel 1944: "Ho aspettato tutta la vita questo momento"
Martin Adler con Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi. L'incontro 76 anni dopo
Il veterano americano, ora 97enne, è giunto da Miami indossando la maglietta "Martin's bambini, forever kids". E a quei "piccoli" ora ottantenni Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi ha portato rose e cioccolata
BOLOGNA - Prima la lunga ricerca, poi l'abbraccio via social, in collegamento da Oltreoceano. Ora è arrivato il momento dell'abbraccio fisico, a Bologna: 76 anni dopo, il veterano americano Martin Adler ha incontrato all'aeroporto Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi, i bambini che aveva salvato durante la guerra. E ai tre "piccoli", ora ottantenni, ha portato la cioccolata. Missione compiuta, la più importante della sua vita.Era l'ottobre del '44, spuntarono da un cesta in un casolare a Monterenzio e Martin Adler, ex militare statunitense dell'85esima brigata alleata, se li trovò davanti alla canna del mitra Thompson che aveva spianato entrando in quella casa a cavallo della Linea Gotica. Si fermò.
Abbassò il fucile e scelse di immortalare quel momento, "l'unico di gioia nell'inferno della guerra", facendo uno scatto con la sua macchina fotografica insieme al commilitone John Bronski, morto del 2011. Da quella foto sono partire le ricerche, quando Adler riaprendo il cassetto dei ricordi lo scorso Natale espresse il desiderio di rintracciare quei bambini. Per tramite della figlia Rachelle e dello scrittore reggiano Matteo Incerti, l'ex militare, che ora vive in Florida e ha 97 anni, ha lanciato un appello agli abitanti delle valli dell'Appennino tra Bologna e la Toscana. Un messaggio sui social diventato virale con oltre 700 condivisioni e centinaia di risposte.
Dopo un passaparola tra associazioni, sindaci e cittadini dell'Appennino, i tre fratelli sono stati rintracciati a Castel San Pietro Terme dove risiedono da anni. Non più bambini, ma ancora in forma. E quell'incontro lo ricordano bene, compreso il grido della loro madre, morta nel 2000, per fermare i grilletto dei militari che temevano un agguato tedesco in quei giorni di guerra in cui si combatteva casa per casa: "Bambini, bambini!"
Ritrovarsi 76 anni dopo la guerra: l'abbraccio fra il soldato Adler e i bambini della Linea gotica
Da Miami, Adler ha attraversato ancora l'Atlantico per rivederli. Attraversando in sedia a rotelle il varco Arrivi del Marconi ha salutato i tre, emozionatissimi, portando per loro cioccolata e una rosa, indossando la maglietta 'Martin's bambini, forever kids'.In aeroporto è stato ricreato, dietro la gigantografia della ormai celebre foto, lo stesso scatto. L'anziano statunitense ha preso sulle ginocchia Giuliana, 80enne e ha detto: "Ho aspettato tutta la vita questo momento". Le due anziane lo hanno baciato e Martin ha scherzato con la moglie, in viaggio con lui insieme al genero e alla figlia. "Erano anni difficili, ma insieme abbiamo battuto i tedeschi. Tutti insieme, nonni e bambini" ricorda con la voce rotta."Non sapevo nulla di questa foto prima dello scorso Natale", ha detto Bruno, "ora siamo finiti su tutti i giornali del mondo". "Io ricordo benissimo la cesta", ha aggiunto Mafalda. "I soldati si fermarono vicino a noi per sei mesi, mi ricordo bene di loro", ha detto Giuliana. "Ora sono proprio felice. Bambini! Bambini!", ha gridato Martin in italiano, tra il riso e il pianto.
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