11.8.21

Recensione libri “La notte di San Valentino” di Elizabeth Wetmore


Texas 1976 nei pressi di Odessa, terra arida, i miasmi che provengono dalla città petrolifera, Ranch dove gli animali si ammalano e muoiono, e la pioggia che non arriva mai, luogo di misoginia e razzismo contro i messicani che varcano il confine alla ricerca di una vita migliore. Per Gloria, ragazza messicana quattordicenne, questo San Valentino non sarà un San Valentino come un altro, annoiata, arrabiata, decide di salire su di un camion sotto lo sguardo di disapprovazione di un’anziana coppia. Questa notte tutto cambierà, si troverà nella polvere, picchiata e violentata, Il racconto inizia con lei, perfettamente immobile, guardare il giovane, accertarsi che stia dormendo, con gli occhi fissi sul furgone in attesa di scappare. Gloria che da questa maledetta notte si farà chiamare solo Glory, perchè oltre all’innocenza, la notte di San Valentino ha perso anche una vocale, per segnare un confine tra il “prima “ ed il “dopo”. Si guarda intorno, scalza, senza vestiti, le pietre bollenti, i vetri, i rovi che le feriscono i piedi, le costole rotte la milza spappolata, che cerca rifugio in un Ranch.

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Ad aprirle sarà May Rose, incinta ed una figlia di poco più piccola della ragazza. Mary Rose che dopo aver chiamato l’ambulanza e lo sceriffo, rimarrà sulla porta con un fucile in mano, rifiutando al giovane Dale Strickland di consegnare la ragazza.
A loro si unirà una vedova, Corinne, insegnante in pensione, che non avendo mai perdonato il marito per averla lasciata sola morendo, passa le sue giornate ubriaca.
Infine Debra, anche lei con una vocale in meno, perchè quando all’anagrafe hanno scritto Debra anzichè Debora, i genitori non avevano i tre dollari per correggere il nome. Debra, una bambina di soli dieci anni che, come tutti i bambini, si attribuisce la colpa per l’abbandono da parte della madre, sparita un giorno senza dare più notizie di sè. Attorno alle quattro protagoniste, ruotano una serie di figure femminili, ognuna con la sua storia. Romanzo corale di solitudine, amicizia, solidarietà e coraggio. Il coraggio di Mary Rose che testimonierà contro Dale Strickland, figlio di un pastore anglicano, che non vuole finire in prigione per colpa di una ragazzina di quattordici anni, per giunta messicana. Mary che testimonierà nonostante le minacce ed il processo farsa. Tutto ciò in una terra inospitale, arida, dalla polvere secca in cui solo i cactus riescono a sopravvivere.
Altamente Consigliato.

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