distratto dale olimpiadi e da raccontare le loro storie ho letto con un po' di ritardo questa storia
Angelo non ce l’ha fatta: è morto il cane “simbolo” degli incendi in Sardegna
«Non soffre più». Sono bastate queste semplici parole, postate nella notte dalla Clinica Duemari di Oristano, e migliaia di persone hanno capito: sopravvissuto all'incendio che ha devastato l'Oristanese a fine luglio, il cane Angelo non ce l'ha fatta. La foto che lo mostrava gravemente ustionato, dopo che il volontario da cui ha preso il nome l'aveva salvato, aveva fatto il giro del web, diventando il simbolo delle sofferenze patite dagli animali nell'implacabile rogo. Quattro ore prima della comunicazione del decesso, i veterinari della clinica dove Angelo era stato postato avevano avvertito che le cose volgevano al peggio: «Il suo organismo sta cedendo».
Il cane, come la cerbiatta 'Lussurzesa' trovata accanto alla carcassa carbonizzata della madre, era uno degli animali riusciti a sopravvivere al fuoco che ha distrutto il Montiferru. In un primo momento fonti locali avevano raccontato che era un cane pastore rimasto a proteggere il suo gregge. Una versione poi smentita: «Mi dispiace smontare la storia romantica del cane che si è fatto bruciare per non abbandonare le sue pecore», aveva precisato Angelo Delogu, il veterinario che aveva soccorso l'animale. Angelo non era un eroe, ma una vittima degli incendi: era rimasto bloccato su un muretto. Le fiamme gli avevano provocato pesanti ustioni ai polpastrelli, alla pancia e al muso.
Tutti speravano che riuscisse a salvarsi, ma così non è stato. E tutto questo nonostante le medicazioni quattro volte al giorno, gli antidolorifici e gli antibiotici, le condizioni del cane sono peggiorate. Intanto, alla clinica continuano ad affluire animali feriti nell'incendio. Ieri è arrivata una femmina di cinghiale da Cuglieri (Oristano), con ustioni alle zampe, com'è accaduto a 'Lussurzesa' che, intanto, sta meglio, anche se i veterinari hanno rimediato qualche contusione nei tentativi di curarla.
Nessun commento:
Posta un commento