A Samassi Tari e Imu arrivano con la bicicletta

 

Una bicicletta per notificare gli atti del Comune agli interessati: succede a Samassi, dove il messo comunale utilizza come mezzo di servizio una due ruote elettrica. Una scelta etica e rispettosa dell'ambiente compiuta nel 2010 dall'amministrazione comunale su suggerimento di Gianni Schirru, 65 anni, messo notificatore storico del Comune, in pensione dallo scorso anno, e condivisa dal suo successore Graziano Becciu, assunto pochi mesi fa dall'ente. La decisione «Durante il lavoro ero rimasto coinvolto in un incidente con l'auto di servizio – ricorda Gianni Schirru, dipendente del Comune per 37 anni –, e la macchina necessitava di essere riparata. Fu in quell'occasione che proposi all'allora sindaco di Samassi, Ennio Cabiddu, di acquistare una bicicletta». Un'idea nata dal desiderio di avere un mezzo

più agevole per le consegne, in grado di percorrere anche le strade più strette, subito sposata dal primo cittadino: «Avevo presentato una richiesta scritta all'amministrazione e poco tempo dopo hanno acquistato la bicicletta», aggiunge. In seguito, la nuova amministrazione guidata da Enrico Pusceddu ha accolto di buon grado l'iniziativa. «Anche lui era felice di questa decisione, tanto che nel 2018 è stata acquistata una bicicletta nuova». Il ricordo Almeno fino ai primi anni Duemila, il cinquanta per cento del lavoro veniva svolto all'aperto, in giro per le case: «Allora consegnavamo una per una, fra le altre, le notifiche dell'Esaf, dell'Ente di bonifica, ce le mandavano a centinaia». Comunicazioni di espropri, solleciti di pagamento, documenti poco piacevoli da ricevere e da consegnare: un lavoro delicato, quello del messo comunale, che richiede rispetto ed empatia. «Non potevo risolvere i problemi della gente, ma ho sempre cercato di capire e di non essere opprimente con le persone da cui mi recavo», precisa Schirru. Ad allietare un compito non sempre facile, la due ruote: «Con la bicicletta ero felice, sono stato benissimo, e credo di aver svolto, nei dieci anni in cui l'ho usata, un servizio più efficiente». Nei racconti di Gianni Schirru non mancano gli aneddoti divertenti: «Una volta ho notificato un sollecito di pagamento a un cittadino che, scherzando, mi ha detto: "La prossima volta che mi porti qualcosa da pagare ti buco le ruote della bici". E io, sempre in tono scherzoso, gli ho risposto: "Va bene, la prossima volta faccio venire la moto", ossia il postino». Lo scorso anno, il messo storico di Samassi ha parcheggiato per l'ultima volta la bicicletta di servizio. «Sono andato in pensione con la speranza che continuassero a usarla», afferma. Il successore Il suo desiderio è stato esaudito. Graziano Becciu, classe 1979, ha sostituito quest'anno Gianni Schirru e con grande piacere usa il mezzo ereditato: «Sono uno sportivo, ma non sapevo cosa aspettarmi quando ho saputo di dovermi spostare in bicicletta. Posso dire di esserne felicissimo, è comoda, posso parcheggiarla ovunque, mi permette di arrivare dappertutto con facilità. E fa bene alla salute», afferma con un sorriso. Anche per Becciu il giusto atteggiamento nei confronti dei destinatari degli atti è fondamentale: «È importante rispettare la privacy, essere gentili. Per fortuna mi capita di portare anche buone notizie e non solo avvisi di pagamento!» Di recente, il Comune ha disposto un piccolo intervento di manutenzione sulla bicicletta del messo. Una conferma della scelta etica, a misura d'uomo, fatta anni fa. Alessandra Ghiani 


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