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2.9.24

RAI, DI TUTTO DI MENO.

 RAI, DI TUTTO DI MENO.

Se uno avesse la sventura di trascorrere il mese di agosto in un luogo dove si può vedere solo la Rai, tornerebbe a casa completamente disintossicato dalla tv. I telegiornali - Raiuno e Raidue, Raitre non si vedeva - sono ancora ostaggio dei pastoni politici, orridi collage che mettono insieme dichiarazioni – lette o registrate – secondo un presunto manuale Cencelli: per un mese puoi vedere tutte (tutte!) le sere

Riccardo Magi, segretario di +Europa, mentre entra alla Camera, nella stessa identica sequenza di chiusura del servizio. Dopo un paio di minuti di conflitto in Medio Oriente, altrettanti di Ucraina e il mitico pastone di cui sopra, elegie di governo a seconda dei canali, il resto del tempo è dedicato ai borghi antichi, ai tormentoni musicali o agli influencer di Tiktok. Non un film, non un programma interessante, solo repliche e Techetechetè (unico momento interessante). Non stupisce che gli ascolti delle Reti Rai siano in picchiata.

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