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Visualizzazione dei post con l'etichetta suicidio assistito

L'elzeviro del filosofo impertinente /6

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Uno dei tanti difetti di noi umani è proprio quello di giudicare il comportamento e le scelte altrui senza conoscere i fatti. La scarsa empatia che abbiamo dimostrato per dj Fabo, 39enne tetraplegico e non vedente dal 2014, lo conferma puntualmente. Oltre a Fabiano Antoniani ricordo anche Gianni Trez e i casi di Piergiorgio Welby, Eluana Englaro e dagli Usa Terri Schiavo e Brittany Maynard. Per ogni singolo dramma di queste persone si sono imbastiti milioni di processi ideologici sulla sacralità della vita, e le loro  scelte "inopportune" o di chi gli era più prossimo legalmente. Nessuno ha provato però ad immedesimarsi nelle loro esistenze. Senza fare della falsa retorica proviamo per un solo attimo a chiudere gli occhi e ad immaginarci distesi in un lettino senza poterci più muovere, immobili come un tronco d'albero, nutriti soltanto da un sondino e senza possibilità di poter vedere e osservare chi e cosa ci sta intorno. Quale sensazione ricaviamo da questo esperimen

Il fine vita non è solo eutanasia un breve dizionario sui termini onde evitare come fanno mario adinolfi e soci confusione e d strumentalizzazione

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ti potrebbe interessare mio video   girato ad dibattito sul fine vita tempio pausania 2.IX.2016  a  cui a  cui  ha  partecipato  Peppino Englaro  l'altro giorno avevo condiviso sull'appendice facebookiana del blog ( https://www.facebook.com/compagnidistrada/ ) questa news Era stufo di ascoltare le richieste di clienti che gli chiedevano di sopprimere il cane perché "non so più dove metterlo" o il gatto perché "rovina i divani". E ha deciso di dire basta esponendo nel suo ambulatorio a Milano un cartello in cui prende una posizione netta contro l'eutanasia di animali praticata quando non necessario. Alessio Giordana, veterinario che gestisce uno studio in via delle Primule, in zona Lorenteggio, sta ricevendo centinaia di messaggi di apprezzamento e solidarietà da tutta Italia sui social network  (testo di Lucia Landoni, foto  dal profilo Facebook del veterinario )  con questa  discussione aniela Tuscano   E

Eutanasia e la libertà di scelta [ ma perchè ... elucubro e mi faccio le domande quando ho già la risposta ? ]

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Musica  di sottofondo     come da  titolo   ho un bruto vizio   quello delle   seghe  mentali   elucubrazioni  . Infatti  non   cerco sempre  conferma  \  facendomi  domande  quando  ho  già  le  risposte  . In questo  caso la risposta  al  dubbio   che ho  sul'eutanasia  (   vedere  post precedente  )  già presente in me   nel mio bagaglio di viaggio è in questo articolo  di    tratto  da  La Repubblica  5 maggio 2013  e preso  dal  suo  sito  ufficiale   www.vitomancuso.it  Fine vita, perché dico sì alla libertà di scegliere Alleviare la sofferenza sempre, in ogni caso laddove sia possibile. Rispettare la libera autodeterminazione della coscienza sempre, con senso di solidarietà e di vicinanza umana. È questo il duplice punto di vista a partire dal quale a mio avviso occorre disporre la mente di fronte al grave e urgente problema dell’eutanasia o suicidio assistito. Alleviare la sofferenza è la forma più misericordiosa di rispetto per la vita. Io non h

vivere o morire ? etaunasia legale o no ? il caso di piera franchini di 76 anni

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io non saprei  cosa  scegliere   .  da  credente   che vede nella vita  un dono  mi chiedo  la  stessa   cosa    del  video  testamento  (  Il video è stato curato da Giacomo Aldosson e Ruben Angiolosson e prodotto da Giulia Bruzzone con Studio12 e la regia di Anton Lucarelli e Federico Ventura )  di    Piera Franchini, e dell'articolo   di    repubblica  3\5\2013 nel quale racconta la sua decisione di porre fine alla malattia scegliendo l’eutanasia, è molto toccante. Non c’è recitazione. Soltanto lei e la sua testimonianza, razionale eppure emozionante. Le parole trasmettono un desiderio intenso di vivere consapevolmente e coraggiosamente le ore che le restano. Chi dice che non c’è coraggio nel suicidio, prima dovrebbe avere la forza di confrontarsi con il racconto di Piera. Soprattutto quando parla di «sofferenza fine a se stessa, che non giova a nessuno. A chi giova la sofferenza mia e di tanti altri? A che serve? Per quale motivo io devo soffrire fino a morire? Perché si