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Giuseppe Scano
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Nel mio paese c'è gente che approva l'uccisione programmata di milioni di bambini ma che considera "eticamente scorretta" l'unione fra esseri dello stesso sesso. E pensate che il mio paese non fa parte di qualche "barbaro" posto mediorientale... anzi! Ora faccio un televoto (visto che vanno di moda): E' immorale cosa accade al ragazzo con i capelli chiari nella foto 1 o è immorale cosa accade (o è accaduto) alla bambina nella foto 2? La risposta, purtroppo , non è così banale!
SOBRIETÀ.
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Giuseppe Scano
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da “Giorni nonviolenti 2004” Edizioni Qualevita Via Buonconsiglio n.2 67030 Torre dei Nolfi (AQ) conto corrente postale n.10750677 Tel. 0864.46448 - Cell. 349.5843946 Il biografo latino Svetonio racconta che Diogene stava lavando delle lenticchie per farsi la minestra. Il filosofo Aristippo, che se la passava bene perché si era messo a corteggiare il re, gli disse sprezzante: “Se tu imparassi ad adulare il re, non dovresti contentarti di un piatto di lenticchie”. “E se tu avessi imparato a vivere di lenticchie” ribatté Diogene con altrettanto sprezzo “non avresti bisogno di adulare il re”. Un piatto di lenticchie o la svendita della propria dignità. Una vita vissuta nella sobrietà non solo come scelta singola o intimistica ma come coinvolgimento di popolo contro l’arroganza degli imperatori di turno. Meno siamo sobri come comunità, come popolo, oltre che come persone, e meno siamo interessati alla dimensione pubblica (partecipazione, attività politica, senso di appartenenza a u
Senza titolo 330
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Giuseppe Scano
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FABRIZIO DE ANDRE' Maria nella botteaga d'un falegname (1970) Maria: "Falegname col martello perché fai den den? Con la pialla su quel legno perché fai fren fren? Costruisci le stampelle per chi in guerra andò? Dalla Nubia sulle mani a casa ritornò?" Il falegname: "Mio martello non colpisce, pialla mia non taglia per foggiare gambe nuove a chi le offrì in battaglia, ma tre croci, due per chi disertò per rubare, la più grande per chi guerra insegnò a disertare". La gente: "Alle tempie addormentate di questa città pulsa il cuore di un martello, quando smetterà? Falegname, su quel legno, quanti corpi ormai, quanto ancora con la pialla lo assottiglierai?" Maria: "Alle piaghe, alle ferite che sul legno fai, falegname su quei tagli manca il sangue, ormai, perché spieghino da soli, con le loro voci, quali volti sbiancheranno sopra le tue croci". Il falegname: "Questi ceppi che han portato perché il mio sudore li trasformi nell'immagine
a greysky
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Giuseppe Scano
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Modena City Ramblers > La Grande Famiglia (1996) > La Strada Di tutti i poeti e i pazzi che abbiamo incontrato per strada ho tenuto una faccia o un nome una lacrima o qualche risata abbiamo bevuto a Galway fatto tardi nei bar di Lisbona riscoperto le storie d'Italia sulle note di qualche canzone. Abbiamo girato insieme e ascoltato le voci dei matti incontrato la gente più strana e imbarcato compagni di viaggio qualcuno è rimasto qualcuno è andato e non s'è più sentito un giorno anche tu hai deciso un abbraccio e poi sei partito. Buon viaggio hermano querido e buon cammino ovunque tu vada forse un giorno potremo incontrarci di nuovo lungo la strada. Di tutti i paesi e le piazze dove abbiamo fermato il furgone abbiamo perso un minuto ad ascoltare un partigiano o qualche ubriacone le strane storie dei vecchi al bar e dei bambini col tè del deserto sono state lezioni di vita che ho imparato e ancora conservo. Buon viaggio... Non sto piangendo sui tempi andati o sul passat
Tributo a Rimbaud
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Giuseppe Scano
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Il 20 Ottobre 1854, esattamente 150 anni fa, nasceva a Charleville un Genio poetico destinato a rivoluzionare la poesia. Costui era Arthur Rimbaud: Profeta, Ladro di Fuoco, l'Uomo dalle suole di vento… Per ricordarlo il maniera degna riporto di seguito alcuni dei brani più famosi della nota “Lettera del Veggente”: “[...] Il Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato disordine di tutti i sensi. Tutte le forme d'amore, di sofferenza, di pazzia; egli cerca se stesso, esaurisce in sé tutti i veleni, per non conservarne che la quintessenza. Ineffabile tortura nella quale ha bisogno di tutta la fede, di tutta la forza sovrumana, nella quale diventa il grande infermo, il grande criminale, il grande maledetto, - e il sommo Sapiente! - Egli giunge infatti all'ignoto! Poiché ha coltivato la sua anima, già ricca, più di qualsiasi altro! Egli giunge all'ignoto, e quand'anche, smarrito, finisse col perdere l'intelligenza delle proprie visioni, le avrà pur vi
Senza titolo 326
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Giuseppe Scano
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I DOGMI DELLA VITA… Certe cose vanno prese così come vengono senza chiedersi troppi perché … nella mia vita ci sono molte cose di cui ho rinunciato a chiedermi i perché. Come la briscola, la briscola a 5, la chitarra e la matematica…basta, non le capisco, le prendo così come sono…ho imparato a conviverci, girandogli attentamente alla larga. Sono i grandi misteri della vita, quasi dogmi, che vanno presi a scatola chiusa, presi x buoni anche se incomprensibili; come quello racchiuso nella canzone di Marco Ferradini, teorema: “prendi una donna (ma io oserei dire che valga anche x l’uomo) trattala male, lascia che ti aspetti x ore, non farti vivo e quando la chiami fallo come se fosse un favore… e allora si vedrai che ti amerà, chi meno ama e’ più forte si sa…” parole sante di quel gran guru. Hanno provato in molti a dare una spiegazione razionale a questa cosa ma non c’è… no, non c’è una spiegazione, è un dogma, non c’è un perché che ci spinge a fuggire davanti ad una persona che ci a
Senza titolo 324
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Giuseppe Scano
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La Notte La notte ha stelle chiare stasera. Seduta contemplo l’infinito e ne assorbo l’attimo partecipe di questa verità/realtà. Ogni stella è una dimora dove rifugiati in sordina, stanno I desideri espressi. Sono piccoli cassetti a mia disposizione dove immersa con la mente frugo fra le mille cianfrusaglie. Alcune luccicano , altre sono piene di polvere posatasi nel tempo passato. Pochi sono pieni, di visi d’amare, mani da stringere e speranze cercate. Altri sono ancora da riempire di sogni da far rivivere. Lunga è la notte , ho tempo di sognare e di riporre con cura nella stella del mio cuore, l’ ardente desiderio e spolverarlo per farlo brillare sempre nel lento ma continuo mio mutare.
TROVA IL TEMPO
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Giuseppe Scano
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Trova il tempo per essere affettuoso: è quella la strada per la felicità. Trova il tempo per sognare è quello il modo per attaccare il tuo carro a una stella. Trova il tempo per amare ed essere amato: è il privilegio degli dei. Trova il tempo per guardarti intorno: la vita è troppo breve per essere egoisti. Trova il tempo per ridere: è la musica dell'anima. Antica preghiera inglese
faq 2
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Giuseppe Scano
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In questi giorni fra le tante email , ne ricevo una in cui mi si chiede : 1) come mai continuo a scrivere e non chiudo il blog ,visto che la maggior parte dei post non sono commentati da nessuno\a ? 2) come mai ho fatto un blog collettivo \ aperto e non singolo\ chiuso ? 3) come scelgo i “ miei collaboratori “ per la mia web comunity ? 4) da dove traggo ispirazione per le mie tematiche ? Vediamo di risponde alle domande : 1) perché a me mi piace scrivere mi fa sentitre vivo, cartarchico , e d alcuni miei cdv sia interneauti che non internjauti fra cui il mio analista e docaweb ( www.docaweb.it ) co-fondatore del blog lo sanno e m’incoraggiano ad andare avanti . Inoltre non importa se una persona non vuole rispondere o perché non ha tali esperienze o si vergogna od è ancora legata a tali tabù ed prigioniera delle sue paure
Senza titolo 321
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Giuseppe Scano
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Che sarà. Che sarà dei miei pensieri nell’intento di vagare leggeri e liberi, superando monti e sorvolando mari? Accolti forse in altri lidi, cullati e rinvigoriti da nuova luce torneranno a me, per non farmi sentire più sola. L’immagine riflessa urla nella speranza, divorata da una cronica inquietudine a risolvere enigmi. E la vita ricomincia la sua danza, mentre parole mute e sogni accartocciati nel labirinto mentale bussano in cerca di nuove emozioni.