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Aboliamo le settimane celebrative del 27 gennaio e 10 febbraio. La memoria non si impone per decreto

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  A   freddo  e senza giri di parole ora,   finita  l'ubriacatura retorico \  celebrativa   e  di strumentalismo  nella    2°   data  , lo posso dire ufficialmente per  me  le  giornate  ora diventate  settimane   del   27  gennaio  e   del  10  febbraio   e a tutte le altre  occasioni di rammemorazione e commemoraz ione collettiva calata dall'alto, artificiale, imposta, andrebbero  abolite  .  Si tratta di una proposta che potrà scioccare qualcuno ma  purtroppo  è meglio così  visto che  in tali celebrazioni si    ricorda  sempre  solo  a metà  e parzialmente  . Ad  esempio  , come  dimostra  il video  sotto , ricordiamo il  fascismo  (ed  il nazismo )   , ma  omettiamo   come  esso   sia  contiguo nelle    nostre istituzioni   repubblicane     cosi  come    ricordiamo    giustamente   le  foibe , l'esodo    ma  in maniera    strumentale lo dice  persino un rossobruno    come Fusaro    mettendo sullo stesso piano o peggio in secondo piano

le ideologie e lo scontro ideologico del XX secolo continua a dividerci e a far litigare . guai a mettere indiscussione le giornate ipocrite del 27 gernnaio e del 10 febbraio

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Giuseppe Scano 58 min  ·  tra poco iniziera un altra giornata rompi maroni . quella a senso unico delle foibe Foibe: ultimo testimone, impossibile cancellare ricordo - Friuli V. G. "E' impossibile cancellare il ricordo di quei giorni, anche se di anni ne sono passati settantacinque". © ANSA ANSA.IT Mi piace   Commenta   Condividi   Immacolata Serra Giuseppe sei esagerato con questi commenti Sigh · Rispondi · 57 min Giuseppe Scano Cara   Immacolata Serra perchè a te piace la retorica e l'ipocrisia o la memortia a senso unico come nel casdo dele foibe e l'uso strumentale , senza per questo assolvere la dittatura di tito che le pratico ? oche si parli e si condanni ( più che giusto ) i crimini comunisti ma si assolvono o sminuiscono quelli italiani che sono poi all'ìorigine della vile reazione di Tito . . a me no . a ter piace che si riocordi solo lì'olocausto del popolo ebreo

“Sì” a via Nencioni, la doppia intitolazione batte la burocrazia La strada di Fucecchio porterà il nome di Nedo, sopravvissuto a Mauthausen e del padre Giuseppe che morì nel lager: il 27 l’inaugurazione. Il Comune strappa l’ok due anni dopo la prima istanza bocciata dalla Prefettura perché erano trascorsi meno di 10 anni dalla morte

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quando la storia e la memoria batte la burocrazia MEMORIA “Sì” a via Nencioni, la doppia intitolazione batte la burocrazia : La vergogna di un sacco sul nome del deportato Fucecchio: la memoria di Nedo Nencioni è nascosta da quella brutta plastica nera dei sacchi della spazzatura. A 70 anni dalla fine della guerra quest'uomo speciale non avrà una strada a suo nome.  finalmente  dopo  una tenace  battaglia    vedi articolo     sopra si è  arrivati   all'epilogo della vicenda    da    http://iltirreno.gelocal.it/empoli/cronaca/  del  8\1\2016  La strada di Fucecchio porterà il nome di Nedo, sopravvissuto a Mauthausen e del padre Giuseppe che morì nel lager: il 27 l’inaugurazione. Il Comune strappa l’ok due anni dopo la prima istanza bocciata dalla Prefettura perché erano trascorsi meno di 10 anni dalla morte di Marco Sabia . FUCECCHIO. Nedo Nencioni, l'ex deportato a Mauthausen e morto nel 2012, avrà finalmente la “sua” strada nel Comune di Fucecchio. L'

La cacciarono da scuola bambina perché ebrea. Ora lo Stato le dà ragione: Edi Bueno, livornese, ha diritto a riscuotere il vitalizio di benemerenza

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ti potrebbe interessare  La storia di Edi Bueno: "Sei ebrea, niente scuola" LA STORIA DI EDI BUENO: IL VIDEO INTEGRALE   e questa  puntata  de  il   tempo e la storia  sulle leggi razziali da http://iltirreno.gelocal.it/regione/    del  28 maggio 2015 La cacciarono da scuola bambina perché ebrea. Ora lo Stato le dà ragione: Edi Bueno, livornese, ha diritto a riscuotere il vitalizio di benemerenza. Così ha deciso la Corte dei conti. In questa lunga intervista alla nostra giornalista Ilaria Bonuccelli, Edi racconti alcuni toccanti momenti della sua infanzia, come la deportazione evitata per miracolo e quella bici riconsegnata da un soldato tedesco                                      Edi Bueno ospite al Tirreno in compagnia del niporte Renzo Sanguinano i piedi. Edi avverte caldo e dolore, ma non si ferma. Scappa per i campi di Marlia. Via dai fascisti. Non ci crede che la vogliano mandare in Germania a lavorare, come dice sua madre. Sirio, il fratelli

l'italia non celebra il genocidio armeno eppure ospito in esilio Armin_Theophil_Wegner che lo denuncio e scrisse a hitler per evitare quello su gli ebrei

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http://marciana.venezia.sbn.it/sites/default/files/letterahitler.pdf lettera ad  hitler  di  Armin_Theophil_Wegner   (  1886-1978 )   http://www.succedeoggi.it/2015/01/testimone-900/ sul genocidio  Armeno http://marciana.venezia.sbn.it/mostre/armin-t-wegner-un-giusto-gli-armeni-e-gli-ebrei http://www.presentepassato.it/Dossier/Dire_no/kuciukian_armin_wegner.htm http://www.columbia.edu/itc/history/winter/w3206/edit/armeniangenocide.html http://armgenocide.blogspot.it/2008/03/armin-t-wegner.html Oggi oltre  al 25  aprile   si   celebra  il  centenario  Genocidio  Armen  e  a cui  ,   che  ci  si vuol  fare    quando   si  ha una politica estera  da  far  schifo   Genocidio armeno, commemorazione del centenario a Erevan. Tanti capi di Stato, assente governo italiano (FOTO) Redazione, L'Huffington Post

solo con la memoria ed il ricordo di quel che è stato a 360° si evitano simili cose e che tali idiozie già condannate dalla storia ancora resistano emettano radic sempre più profonde

A pescidere dalla data d'oggi 27 gennaio  voglio non tanto ricordare gli avvenimenti dellla shoah e dei vari olocausti lo ho già fatto nei post precedenti ,  e  di  cui   non so   che  dire   se  non  ma vorrei  invitare specie    le  nuove  generazioni   ad una riflessione .perchè il male ,  l'odio e  l'ignoranza  si  tali ev enti si nascondono dietro i più  èiccoli gesti  . Infatti  come si diceva nel titolo è a causa di anche a causa di un uso scriteriato ed imbecille , ecc della cultura che tali orrori si ripetono e ancora si mantengono in vita . Riprendo la discussione ( in quanto ormai con i nuovi sistemi di massa blog e siti stanno diventando tutt''uno con i social network ) avvenuta   quyalche  giorno fa   fa sulla mia bacheca di facebook più precisamente https://www.facebook.com/redbeppeulisse1/posts/10206222977643324 e   nata  dal ricordo riemerso  improvviso   dai mi

polemichè inutili sul vagone ferroviario in piazza casterllo a torino smorzate da ministro dei beni culturali Franceschini

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Leggo oggi sulla pagina culturale ( la famosa pagina 160 ) dell 'ex televideo rai ora http://www.servizitelevideo.rai.it/ questa news Il ministro dei Beni Culturali France- schini interviene sulla polemica nata per un vagone ferroviario collocato in Piazza Castello, a Torino, in occasione della mostra dedicata a Primo Levi. "Il significato simbolico e morale di un vagone piombato a memoria della de- portazione nei lager nazisti e del viaggio di Primo Levi è superiore mille volte a qualsiasi valutazione burocra- tica", dice Franceschini. Il soprintendente dei Beni architetto- nici del Piemonte,Rinaldi, lo aveva de- finito "un baraccone", concedendo di e- sporlo solo 15 Giorni."Serve a ricorda- re lo sterminio di 6 milioni di perso- ne",aveva replicato il sindaco Fassino. Ora sono andato a cercami la notizia in questione   con google  è  trovato   l'origine dele polemiche .