Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta adozioni

genitori , madri e figli spariti la ricerca si fa sui social . c'è la pagina social ti cerco

Immagine
   Nuova  sardegna  del  24\1\2022     di  Silvia  Sanna   SASSARI Bambini adottati che cercano la loro madre naturale e i loro fratelli. Gemelli separati alla nascita, qualcuno dato per morto e invece consegnato a un'altra famiglia. Fratellastri e sorellastre, mai riconosciuti dai genitori e spuntati per caso grazie a una fotografia ingiallita. Ancora: cugini e zii, amici d'infanzia, tate, madrine e padrini, ma anche persone conosciute per caso in circostanze particolari e di cui negli anni è rimasto un dolce ricordo e la voglia di riabbracciarle. È un condensato di speranza, amore e nostalgia la pagina Facebook "Ti Cerco, appelli di persone che cercano le loro origini e i propri cari", un contenitore di storie, spesso molto dolorose, che cercano un lieto fine. Come l'abbraccio tra un padre e un figlio, separati all'improvviso e che grazie al tam tam sui social, alla condivisione degli appelli riescono a ritrovarsi. Questo concentrato di umanità solidale nato

Avellino, famiglia adotta bimbo down: "Così Vincenzo ha cambiato la nostra vita" e L'ultimo desiderio esaudito di Vincenzo in malato grave: dalla Germania a Palermo per sentire ancora una volta il mare

Immagine
Come potete   vedere  non racconto \  riporto   \  condivido  storie  tristi    e  brutte  . Eccovi  due  storie     speciali per  gente normale  \ normale  per  gente   normale parafrasi di una famosa  canzone   Una storia    che  dimostra    che indica  come  l'infelicità  puo' essere    felicità     e di come  :   l'impresa eccezionale, dammi retta\È essere normale (    un   altra parafrasi \ citazione musicale  )    tratte dal quotidiano   la  repubblica la   prima  Il piccolo è stato abbandonato alla nascita dalla madre. La nuova famiglia: "Noi speciali? No, non ci siamo girati dall'altra parte" di PIERLUIGI MELILLO Avellino.  In un mondo in cui si innalzano muri e si chiudono i porti agli ultimi disperati, la loro storia apre il cuore alla speranza. Lui, è Maurizio Mauro, 53 anni, impiegato, che quasi per uno strano scherzo del destino dall'isola di Capri si ritrova nel cuore dell'Irpinia, ad Avellino, con la

CASTELBELFORTE Il paese adotta il senegalese: tante firme per farlo restare Un giovane africano deve andarsene perché non ha il permesso di soggiorno. La comunità gli dedica una festa. Con lui anche il sindaco leghista Gazzani

Immagine
da   http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2018/07/24    di  Giancarlo Oliani CASTELBELFORTE. Fassar Marcel Ndiaye, cittadino senegalese destinato al rimpatrio volontario in Africa per la mancanza del permesso di soggiorno, è il protagonista di una petizione firmata da numerosissimi cittadini di Castelbelforte che vorrebbero trattenerlo nella comunità perché parte della loro grande famiglia. Quasi una sorta di adozione cittadina per l’uomo che da tanti anni lavora e fa volontariato nel paese del Mantovano. Fassar Marcel Ndiaye stringe la mano al sindaco Massimiliano Gazzani Ndiaye è divenuto in breve tempo un personaggio importante, anzi fondamentale, all’interno della comunità. Infatti, grazie alle sue innumerevoli competenze lavorative ed alla bontà d’animo che lo contraddistingue, la popolazione lo ha accolto e coinvolto in numerose attività. Dal paese è considerato un uomo affidabile, serio e gentile, sempre disponibile ad aiutare gli altri e pa

meglio senza un arto che senza amore Venticinque anni d’amore e disabilità: «Mai disperare» la storia di Cinzia D’Amicis e Raffaele Indresano,

Immagine
http://iltirreno.gelocal.it/cecina/cronaca/2018/03/27/news BIBBONA. Gli ha fatto la prima carezza con la mano sinistra, così da sentire il calore della pelle a contatto con la sua. Era il 1991 e i due se ne stavano nascosti all’ombra del vecchio centralino del centro protesi di Budrio, in Puglia. Cinzia D’Amicis aveva appena 22 anni; Raffaele Indresano, invece, ne aveva già 33. A farli conoscere sono state le loro sfortune, sebbene poi il gioco assurdo della vita le abbia trasformate nelle loro fortune: entrambi disabili, privi ciascuno di un arto, hanno incrociato il loro sguardo proprio nel centro Inail pugliese. «È stato un colpo di fulmine», dice lei. Si sono baciati per la prima volta lì, all’ombra del centralino, per poi sposarsi il 27 marzo di venticinque anni fa. Per festeggiare queste nozze d’argento ci sono anche i loro due figli, voluti fortemente e infine adottati tra Europa e Africa. In quel lontano 1993 infatti le

Bimbo russo orfano e malato, la legge gli vieta un “padre” Quello naturale non lo vuole: il piccolo sta con il compagno della madre, morta 3 anni fa. Attesa a metà aprile la sentenza del Tribunale dei Minori che deciderà il suo destino

Immagine
Complimenti ai retrogradi , cattolici opportunisti , e alle manovre politike \ populiste che hanno ricattato perchè fosse tolta la stepchild adoption adozione del figlio del partner . La mancata approvazione crea storie come questa . E quui mi fermo perchè se continuo finisco dentro o sotto processo i potenti che hanno permesso simili schifezze hanno il coltello dalla parte del manico . A voi ogni ulteriore giudizio .   da   http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/  del 16 marzo 2016 Bimbo russo orfano e malato, la legge gli vieta un “padre” Quello naturale non lo vuole: il piccolo sta con il compagno della madre, morta 3 anni fa. Attesa a metà aprile la sentenza del Tribunale dei Minori che deciderà il suo destino di Silvia Bergamin Il piccolo con il "papà adottivo" GAZZO PADOVANO. Ha perso la mamma, è malato e ha bisogno che il papà - non quello naturale, ma quello che lo ama e accudisce - possa prendersi cura di lui senza vincoli burocratici

Nessun pregiudizio ed fncl a chi dice che esiste solo una famiglia ovvero quella tradizionale ( uomo e donna ) e considera l'altra ( quella omosessuale ) degnere

Immagine
credo  che      queste  due    slide    dico   più  di mille  parole  e  che sia  la  risposta  adeguata   ,  almeno si spera  a  chi  oltre ad essere  per la famiglia tradizionale   cioè quella  uomo   \  donna      finché  non s'insulta   o manca  di rispetto   niente  di male    sei bigotto \  tradizionalista  pazienza    me ne  faccio una  ragione e mi lascia  indifferente    ma  quando s'insulta e  si  cerca  imporlo a chi non è  d'accordo  o  si esalta  come unica  e superiore  la  propria  concezione di famiglia    allora  non ci sto da  Sì ai matrimoni gay . da   OmofobiaStop è vero io preferisco l'affido all 'adozione o in matrimonio civile ( almeno per il momento se poi gli amici quaccheri o anglicani mi forniranno materiali che smentiscono la mia convenzione sarò pronto a rimettermi in discussione ) per le coppie omosessuali . ma perchè devo discriminare e proibire sia nell'

Bimbo rifiutato: "È troppo brutto e nero" Adottato da una coppia omosessuale

Immagine
 da  www.unionesarda.it Venerdì 06 marzo 2015 15:13  Bimbo rifiutato: "È troppo brutto e nero"Adottato da una coppia omosessuale                                    La coppia col figlio adottivo Brasile: il bimbo viveva in orfanotrofio da due anni ed era stato rifiutato da tre famiglie eterosessuali. "Non lo vogliamo. E' troppo brutto e nero". Con questa motivazione ben tre famiglie eterosessuali hanno rifiutato di adottare un bimbo che da oltre due anni si trovava nell'orfanotrofio di Capelinha, Stato di Minas Gerais, in Brasile. Il piccolo, infine, è stato affidato a una coppia di gay, bianchi, che lo hanno accolto. Si tratta del giornalista Gilberto Scofield Jr e del suo compagno, Rodrig

“Io e mia sorella perdute e ritrovate dopo ventisei anni” La scoperta di Giulia, iniziata con un pezzo del 1989 di “Repubblica” “Adottate in Italia dal Brasile e separate, ora insieme per sempre”il gioernLE DEL

Immagine
A  differenza  di altre  storie  simili  che  ho ripreso sull'aonda  emotiva  o forse  perchè essendo   del '76   sono cresciuto  a  feuilleton \ romanzi d'appendice televisivi  e  letterari  ,  questa  storia  non lo  è  o almeno o  è  in parte   Essa  è piuttosto  un caso alla  Serena Cruz    ( vicenda  raccontata in Serena Cruz o la vera giustizia (1990) , saggio, Einaudi, ISBN 88-06-11749-1 di Natalia Levi Ginzburg  (  1916-1991 ) .  Insomma una  Grande  ingiustizia  e  pessima conduzione  delle  famiglie addottive    delel due  protagoniste  .      la  vicenda  dela madre   http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/09/13/in-italia-la-madre-brasiliana-restituitemi.html   http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/09/10/restituitemi-dilma-debora-sono-mie-me-le.html da repubblica  del  6\2\2015 “Io e mia sorella  perdute e ritrovate dopo ventisei anni” La scoperta di Giulia, iniziata con un pezzo del 1989

anche i gay e i single posso offrire amore ai bambini in afido o in adozione .la storia di Mario zidda ex sindaco di Nuoro che fu adottato da due single

Immagine
 Cercando  ,    chi   qualcosa  di Piera serusi  , giornaliusta  che scrive  la  rubrica  storie  per  il  giornale   L'UNIONE SARDA.it    ho trovato (  è  un articolo  di  2  annifa   , ma    è ancora  attuale    )   La storia dell'ex sindaco di Nuoro Zidda 'Io, bimbo felice, adottato da due single'. Essa dimostra  , come    se  l'ambiente  di  chi   ha  il compito dell'affido o dell'adozione   è sereno  poco importa  se   esso sia un single  come in questo caso  o gay   come  sta  avendo in questi giorni con l'afido   di bambini \e  a coppie  gay      La storia dell'ex sindaco di Nuoro Zidda 'Io, bimbo felice, adottato da due single' La Corte di Cassazione ha invitato il Parlamento ad aprire, quando vi siano particolari condizioni, alle adozioni dei minori da parte dei single. L'ex sindaco di Nuoro interviene nel dibattito.  di PIERA SERUSI «Io sapevo che non ero figlio loro, però sentivo di far parte di una famiglia. N