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Le difficoltà degli apolidi in Italia

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In Italia ci sono 15 mila apolidi ( ma le stime ufficiali spesso sono truccate , magari saranno di più ) : non hanno cittadinanza e passaporto, e per questo non possono sposarsi, lavorare e non hanno accesso ai diritti fondamentali. Il fotografo Denis Bosnic ( una più bella dell'altra le altre le trovate qui ) ha raccontato le storie di alcuni di loro per la campagna ‪#‎NonEsisto‬, organizzata dal Consiglio italiano per i rifugiati In Italia ci sono 15mila apolidi: persone che per diverse ragioni non hanno cittadinanza e passaporto, e per questo non possono studiare, sposarsi, lavorare e non hanno accesso ai diritti fondamentali. La maggior parte degli apolidi in Italia sono persone fuggite dalla ex Jugoslavia durante la guerra. In Europa sono 600mila a vivere in queste condizioni. L’apolidia è una condizione che può diventare una condanna in un paese come l’Italia, dove il riconoscimento dello status è molto difficile. A causa di procedure burocratiche complicate in Italia

Dinamo Sassari, il gattone portafortuna è entrato dal buco dei cavi tivù Il felino comparso sul parquet durante la gara di Eurocup con il Cai Saragozza sarebbe un randagio, al PalaSerradimigni adesso è il benvenuto

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  chi lo dice  che  i gatti  portano   sfortuna    da la  nuova  sardegna    del 29 gennaio 2016 Dinamo Sassari, il gattone portafortuna è entrato dal buco dei cavi tivù Il felino comparso sul parquet durante la gara di Eurocup con il Cai Saragozza sarebbe un randagio, al PalaSerradimigni adesso è il benvenuto Il                            gatto misterioso attraversa il parquet durante Dinamo Sassari-Cai Saragozza SASSARI. Non ha un nome e neppure un padrone il gatto che mercoledì sera ha fatto invasione di campo al PalaSerradimigni durante le prime fasi del secondo quarto. Non è di proprietà del custode (Paride e famiglia possiedono invece un bellissimo cane), ma pare che faccia parte della piccola colonia felina che popola la parte alta della pineta che si trova alle spalle dell’impianto sassarese. Il gatto è comparso sul parquet nel momento in cui la squadra spagnola rimetteva la palla in campo nel primo possesso del secondo parziale. Il primo arbitro ha ferma

Zerez, l'unica dimensione

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Parafrasando il bel post di Loris Righetto "Può una poesia cambiarti la vita?", rispondiamo che cambiarla è forse eccessivo, ma illuminarla, renderla più chiara e percepibile a noi stessi, forse sì. E se tanto può uno scritto, quanto può una vicenda umana, una storia in carne e ossa, insomma una persona? È questa la sensazione che si prova dopo aver ascoltato Claude Zerez, profugo siriano, esperto di Storia dell'arte e arte sacra, ospite domenica 24 gennaio del centro culturale "Alessandro Manzoni" di Bresso. Claude Zerez,  al centro  . foto   presa   da  https://www.facebook.com/media/set/?set=a.938586892856606.1073741957.128059093909394&type=3    di Daniela ( l'autrice  dell'articolo ) dove  ne trovate altre   Zerez vive attualmente in Francia. Nel conflitto che insanguina il suo paese ha perso la figlia ventenne, il padre, un fratello e un cugino. Lo studioso ha lodato "il calore e il cuore dei fratelli italiani", senza dime

Sarah Pain ( alias di Sarah Franceschi ) era la luce

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Premessa Mi scuso per il post caotico , ma ho scritto di getto queste parole appena ho appreso per caso leggendo per sapere sue notizie di come stava procedendo la sua malattia che nonostante l'avessi fra i miei contatti di face book , era morta da un anno . Solo ora ho saputo che l'anno scorso eri andata via carissima amica grazie per avermi insegnato molte dall'album  facebook dela  sua  amica     Sara  Barba  cose ( e d avermi aiutato a smontare alcuni luoghi comuni sul tuo popolo presenti anche , sic , a in certa sinistra italiana e non ) sulla tua religione e la tua cultura ebraica . Eravamo divisi sulla politica israeliana , ma non importa perchè con te c'era rispetto e confronto e si poteva confrontarsi pur nella divergenza d'opinioni . Di solito i giornali ingigantiscono , creano , montano personaggi , ecc. ma qui hanno ragione   da   ecco la  cronaca   de il tirreno edizione   di liv

Il capostazione che salvava gli ebrei (e poi non volle dirlo a nessuno)

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  dal http://www.corriere.it/cronache/ del  28 gennaio 2016 (modifica il 29 gennaio 2016 | 19:24) LA STORIA Il capostazione che salvava gli ebrei (e poi non volle dirlo a nessun Spiava nella posta i loro nomi. Poi li andava a cercare e li avvisava di Paolo Foschini e Roberto Rotondo MILANO Parenti di eroe cercasi. Perché l’eroe, morto da tanti anni, era uno di quelli che la loro storia se la portano via col funerale senza averla detta a nessuno e fino a tre giorni fa non si sapeva di lui neppure il nome: che invece era Andrea Albisetti, classe 1885, durante l’ultima guerra capostazione di Tradate, tra Milano e Varese. Un servitore dello Stato come tanti, a vederlo ora mentre fa partire un treno nell’unica sua foto rimasta. Però guardatelo bene e pensateci, se credete di aver avuto in famiglia da quelle parti un ferroviere lontano e dimenticato. Perché è stato l’uomo che, intercettando e leggendo in controluce i dispacci in arrivo con gli ordini d’arrest

Casalecchio di Reno (BO ) No alla croce in cimitero. Offende gli islamici”. E’ bufera politica

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Ecco un altro buonista d'accatto , di << questi burattini vogliono pubblicita' ormai e' quella la fissazione ! l >> ) da un commento  alla news in questione nella mia bacheca di fb . Logico che tale evento suscitasse le classiche reazioni identitarie estreme ( o identità chiuse come preferisco chiamarle io ) al limite della xenofobia e del razzismo del tipo : non ci si può aspettare altro se non la svendita delle nostre più profonde radici culturali . oppure  (..) Come se a chi professa religioni diverse dal Cristianesimo possa dare fastidio una croce. Come se le altre nazioni si preoccupassero di togliere i loro simboli per non far sentire in imbarazzo i cristiani. L’Italia invece lo fa, dimenticandosi i valori e le tradizioni che l’hanno caratterizzata per secoli. Lo ha fatto in molte scuole (togliendo i crocifissi) e ora lo fa anche in quel luogo in cui i defunti riposano nel sonno eterno. Il tutto in nome di una laicità che si ostenta anche quando i ci

Benedizione rifiutata ad Aicha al funerale, il parroco di Arnasco chiede scusa "Rammaricato profondamente " don Angelo "invoca la comprensione di tutti" dopo le polemiche sul funerale della vittima del crollo

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 come  al solito    i media nazionali  non seguono bene  le  news    o  ne  riportano  solo  quando sono clamorose  .    e le riassumo  o le  mando  in edizioni regionali \  locali  .  Ed è   caso  della vicenda  di  don Angelo  Chizzoloni   . vedere  url sopra  per la  prima parte della vicenda Addio alle vittime del crollo di Arnasco: ma il parroco non benedice la salma di Aicha Don Chizzolini, che si era detto "pronto a bruciare la canonica" di Onzo per non accogliere i migranti, costretto dal vescovo a celebrare il rito, evita di citare il nome della donna marocchina morta e le rifiuta la benedizione Benedizione rifiutata ad Aicha al funerale, il parroco di Arnasco chiede scusa "Rammaricato profondamente " don Angelo "invoca la comprensione di tutti" dopo le polemiche sul funerale della vittima del crollo   NADIA CAMPINI da  http://genova.repubblica.it/cronaca  del 25\1\2016  Don Angelo Chizzolini Don Angelo, il parroco di Arnasc

Bari, su eBay dopo 70 anni la lettera d'amore del soldato dalla prigionia

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a chi mi dice che pubblico solo storie del nord e del centro nord e che ho dimenticato il "mio "sud e la mia sardegna ecco un storia del sud  da h ttp://bari.repubblica.it/cronaca del 28 gennaio 2016 Bari, su eBay dopo 70 anni la lettera d'amore del soldato dalla prigionia: "Forza, tra un po' passa"La lettera è stata venduta qualche giorno fa su eBay e i nipoti di Pietro Catalano, che l'aveva inviata alla moglie dall'Egitto il 14 settembre 1945, cercano ora l'acquirente per poterla avere di ANNA PURICELLA Una lettera d’amore indirizzata alla moglie. Datata 14 settembre 1945 e spedita dall’Egitto: campo di prigionia inglese 312. Pietro Catalano era un soldato originario di Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, prigioniero durante la Seconda guerra mondiale. Scriveva alla sua Maria che lo aspettava. Ma la lettera non è mai arrivata. È finita a Oxford e poi dopo più di settant’anni su eBay. A scoprirla per prima è stata un’ut

Policlinico San Matteo, viaggio nel reparto fantasma Pavia. Al quinto piano del Dea 8 stanze, 16 posti letto, ambulatori: attrezzati e pronti da due anni e mai utilizzati

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Sperando che news come queste non si limitino a creare solo indignazioni e post commenti incazzosi che poi sfoceranno ( nessuno , sottoscritto compreso n'è immune ) da populismo e qualunquismo .Ma portino ad agire e a usare l'unica arma che abbiamo per chi ancora ci crede il non votare e rivotare politici idioti e fare gruppo di pressione onde evitare simili sprechi e quindi debiti per i quali bisogna poi tagliare anziché sui rami secchi e non sulle cause dello spreco   da   http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca del  29\1\2016 Policlinico San Matteo, viaggio nel reparto fantasma Pavia. Al quinto piano del Dea 8 stanze, 16 posti letto, ambulatori: attrezzati e pronti da due anni e mai utilizzati di Donatella Zorzetto PAVIA. È un reparto pronto da due anni, ma non funziona. O meglio: non è mai stato fatto funzionare. È un reparto “fantasma” con posti letto, attrezzature, ambulatori, spazi comuni. Peccato che tutto quest

TRENTO Trento, il bar lascia la porta aperta ai ladri: «Ma solo per il caffè». Al “Divinito” di piazza Silvio Pellico dopo un furto e diversi tentativi di intrusione, arrivano singolari cartellI

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Una storia  curiosa    da  http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca  29\1\2016  Trento, il bar lascia la porta aperta ai ladri: «Ma solo per il caffè» Al “Divinito” di piazza Silvio Pellico dopo un furto e diversi tentativi di intrusione, arrivano singolari cartelli di Daniele Peretti Tags 29 gennaio 2016 TRENTO. Dopo un furto estivo portato a termine da una gang di ladri acrobati ed una serie di tentativi di effrazione sia col piede di porco che provando a rompere i vetri antisfondamento, al Divinito bar di piazza Silvio Pellico, angolo Galleria Itas, hanno deciso di fare un pubblico appello ai potenziali ladri. Per evitare ulteriori danni, sono stati appesi dei cartelli nei quali si comunica sia che la cassa è vuota, ma anche le slot machine e che entrambe sono collegate all'impianto d'allarme: “La cassa dei soldi è vuota e non la lasciamo di certo piena per voi – si legge nell'ironico messaggio – quindi se volete entrare per r

Battezzare i bambini è reato !! occhio alla Bufala

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va bene essere contro la comunista europa che ormai non ha più niente di quello che aveva in origine , e battersi per abbatterla e ritornare ala sovranità popolare o riformarla e rifarla . Ma con le bufale ed invenzioni per incrementarne l'odio non andiamo da nessuna parte . In questi giorni questa bufala è tornata a girare nonostante  sia stata  smentita   e  smontata   già due anni fa  ( vedere siti postati sotto )   grazie a il Giomale, che di fatto è diventata la principale fonte dei   bufalocomici  \  bufalisti del web italiano.  che non sin rendono conto  che  esso è un giornale satirico   come dice    http://www.butac.it/il-giomale-o-il-giornale/. Infatti   lice ma efficace, cioè la somiglianza della  m  con la coppia di lettere  rn . Considerando che la maggior parte dei  share addict  manco legge quello che condivide, questo trucco permette di far sembrare il link proveniente dal un sito “””””””””””affidabile””””””””””””” come il