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ancora un caso di femminicidio avvenuto nel silenzio quasi totale . ci stiamo asssuefando oppure preferiamo guardare a quelli afgani ?

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ci s'indigna giustamente per la morte della ragazza Afgana brutalmente uccisa e decapitata ma non si legge niente , salvo qualcuno\a , sull'ennesimo femminicidio avvenuto in Italia . Uccisa a martellate dall’ex fidanzato: a Castegnato Elena Casanova colpita in un agguato sotto casa da https://www.nextquotidiano.it/ La donna aveva 49 anni. A ucciderla è stato Ezio Galesi, un uomo con cui aveva avuto una relazione che si era conclusa un anno fa Castegnato è un piccolo comune in provincia di Brescia. Poco più di 8mila abitanti, un posto in cui tutti si conoscono e dove vige un grande senso di comunità. Ma ieri sera un tragico fatto di cronaca ha stravolto il vivere quotidiano di quei cittadini. Un femminicidio, l’ennesimo in Italia, partito dalla folle mano violenta di un uomo che – anche a distanza di tempo – non aveva ancora accettato la fine di una relazione. E lo ha dimostrato nel modo più cruento possibile, brandendo un martello e colpe

La dottoressa che cura le bambole e i ricordi , Musica e nuoto: la piscina dove si impara il ritmo, Auto come opere d'arte, il restauro è in officina

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A Torino esiste una dottoressa speciale: la dottoressa delle bambole. Il suo nome è Greta Canalis, ha 32 anni e come scrive nel suo sito: "Restaura bambole, orsi e sogni d'infanzia infranti". Il suo studio si trova nel cuore del centro di Torino, in via Barbaroux, a pochi minuti dal palazzo Reale e da palazzo Madama. "Ho iniziato questo mestiere per riportare in vita i ricordi. Sono preziosi e hanno bisogno di qualcuno che li sistemi", spiega Greta Canalis. Nel suo negozio ripara di tutto: dalla bambola antica a Spiderman e Ciccio Bello. "Da me arriva chiunque, dall'anziana signora che mi porta la bambola della sua infanzia, alle madri di oggi che vogliono insegnare alla bambina a prendersi cura delle cose. Essa cura le bambole e i ricordi si definisce riparatrice "di bambole, orsi e sogni d'infanzia infranti". Nel suo studio di Torino arrivano esemplari di pregio, ma anche pupazzi moderni di Davide Cavalleri e Andrea Joly

Da Assunta Legnante a Vincenzo Boni, da Angela Procida a Gianni Sasso, capitano della nazionale di calcio per amputati: sono i portavoce di 2000 atleti disabili e chiedono che non si spenga l'eco delle Paralimpiadi di Tokyo: "Perché qui in gioco c'è la vita"

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 leggi anche   Il cammino di Santiago in stampelle, l’ultima sfida di Gianni Sasso   di PASQUALE RAICALDO  29 Novembre 2018 Oltre la disabilità: i campioni e le storie dello sport campano senza barriere Angela Procida  Sono storie di passione e di coraggio. Storie straordinariamente normali. Perché loro rispondono tutti allo stesso modo, più o meno: "Non chiamateci eroi, semplicemente ci mettiamo gioco, come se i limiti non esistessero". Eppure i limiti ci sono, o meglio: ci sarebbero. Un arto mancante, la sedia a rotelle, la vista che non c'è più, o quasi. Quanto basta per smettere di giocare? Per nulla. Perché  l 'esercito silenzioso degli atleti paralimpici campani  suona la carica per chi vorrebbe desistere, dopo una diagnosi o dopo un incidente. O non vorrebbe neanche iniziare, in caso di una malattia congenita.  La nazionale di calcio  E se va spegnendosi l'eco delle ultime  Paralimpiadi di Tokyo , dove l'Italia ha conquistato 69 medaglie (secondo risul

La storia del padre che denuncia il figlio 16enne che aveva pestato un compagno di scuola È accaduto a Castrolibero, in provincia di Cosenza. Il giovane ha pestato un ragazzo di 14 anni e, alla fine, ha confessato tutto ai genitori che non hanno esitato e lo hanno portato dai Carabinieri

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Questa lettera  e  questo  fatto mi interrogano prima come zio diretto ( la figlia di mio cugino ) ed indiretto  (  il nipote di un parente lontano di mia nonna   paterna  )  e poi come cittadino. Essa Impone a tutti noi una riflessione profonda sulle nostre idee, le nostre convinzioni, sul confine tra le nostre certezze e le nostre debolezze umane. Mi auguro di non vivere mai quello che stanno vivendo i genitori di entrambi, vittima e carnefice, ma mi auguro, se mai dovessi ritrovarmi in quei panni, di avere la stessa dignità di questi genitori. Ma  soprattutto  , mette  in discussione   , le mie credenze  che     certi   genitori    difendo  i  figli a spadfa  tratta  anche  quando  sono  colpevoli  e  li giustificano  sempre  .   riprendono  la  news  dal  contatto Lorenzo Tosa   4 o f n s 9   h     ·   A Castrolibero (Cosenza) accade che un ragazzo di 16 anni massacri di botte uno di 14 e poi confessi tutto ai genitori. In tanti avrebbero difeso il figlio, lo avre