Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta © Daniela Tuscano

IL CUORE © Daniela Tuscano

Immagine
 sgomento    e  malinconico  , non riuscendo a proferire parole   ed  emozioni      davanti ad  una siffatta  tragedia  lascio che    a farlo sia      © Daniela Tuscano  con questo toccante  post Ma nessuno, finora, si è accorto che la Grande Madre brucia a un mese esatto da Saint-Sulpice. E all'inizio della Settimana santa o, come la Chiesa la designa in modo più appropriato, la "Settimana autentica". Settimana in cui tutto si compie, in cui l'umanità è più vera perché vinta, piegata e piagata. L'umanità cade per poter risorgere, come quella guglia fragile e rovente sbriciolatasi sotto gli occhi atterriti di chi nulla può. È tutto fermo e tramonta e il buio  avvolge la terra, e veramente, intorno, sono tutti fuggiti. La storia, sì. L'arte, la civiltà ecc. Il simbolo. Ma in quell'edificio solenne e sconfitto, avvolto da una tetra nube tossica, io vedo me stessa, il mio supremo limite, ciò che ho rinnegato e dimenticato. Vedo le mie paur

FRIDAY BLOODY FRIDAY e DEAR YOUSSEF EL HIRNOU... di © Daniela Tuscano

Immagine
FRIDAY BLOODY FRIDAY     È avvenuta un venerdì, il giorno dei musulmani, ma pure dei cristiani, ora in Quaresima. È avvenuta in una città chiamata Christchurch, nome che più evocativo non si può. Una strage in nome di nessun Dio, per "vendicare" individui senza storia, fra cui, vergogna estrema, il razzista italiano Luca Traini.  Risparmiateci l'ultima menzogna. Avete sterminato una cinquantina di pers one colpevoli solo di pregare in una moschea. Non rappresentate nessuno. Ma, soprattutto, non siete "suprematisti". Siete neonazisti e nessun eufemismo può cancellare questa realtà. Odiate i musulmani, ovvio: ma anche gli ebrei, i disabili, le donne. Il vostro posto in questo mondo non c'è. Per voi, nel consesso umano, non è previsto spazio alcuno.                                                                                   DEAR YOUSSEF EL HIRNOU... No, Youssef, io vi chiedo scusa e ho sempre gridato, da anni grido. Grido contro tutt

nostalgia canaglia e ritornare bambini

Immagine
Dobbiamno tornare   a  guardare le cose  dak  punto di vista  di quando eravamo bambini . nfatti  solo  noi  con la nostra fantasia ( immaginazione  come la chiamo  i  grandi  ops  gli adulti  ) siamo in grado  di ingigantire oppure di rimpicciolire  : le  cose , i ricordi  ed avvenimenti  . Ma  come  giustamente  dice Daniela Tuscano 3 h   ·  Tramonta per sparire. Non c'è niente di romantico nella "melencolia", niente da tenere, niente da salvare. Sei solo un mostriciattolo appiccicoso...

una squadra di calcio vince i mondiali ma non avendo sponsor i media la ignoranno ed altre storie

Immagine
C'è un'Italia che vince il Mondiale: è quella dei pazienti psichiatrici La nazionale allenata da Una grande battaglia culturale, ma non abbiamo trovato neppure uno sponsor" di ALESSANDRA ZINITI Enrico Zanchini, l'allenatore, ha un solo cruccio: "Non abbiamo trovato neanche un'azienda che ci sponsorizzasse. Evidentemente i matti fanno ancora paura". Ma la soddisfazione è ben più grande: la sua squadra, la nazionale con dei giocatori molto speciali, ha vinto la Dream World cup 2018, il campionato mondiale di calcio a 5 per pazienti psichiatrici. "È un grande sogno che si realizza - dice Zanchini - la vittoria di una grande battaglia culturale per il diritto di questi ragazzi a fare sport, e farlo a livello agonistico. Una strada che, a costo di grandi sacrifici, porta queste persone a unire il corpo alla mente". Calcio a 5, l'Italia vince il Mondiale per pazienti psichiatrici: il trionfo raccontato da Paolo Ruffini Dunque, se l'Ita

Ricordo bene il 16 marzo 1978 di © Daniela Tuscano

Immagine
Ricordo bene il 16 marzo 1978. Era plumbeo, come al solito. Le figure di quegli anni scorrono uniformi davanti agli occhi della memoria. L'immaginario cromatico lo formava la televisione e molti programmi venivano trasmessi in quel non-colore monotono, ingessato, quasi autarchico; lo chiamavano bianco e nero e in realtà era grigio, come i cappotti, le giacche strizzate, i colletti inamidati e le sterminate periferie cittadine. Anche le voci dei mezzibusti risuonavano neutre, vagamente untuose, con echi di democristiana pudibonderia. Quella stagione istituzionale volgeva al declino mentre attorno a me urlavano mondi scarlatti che l'informazione ignorava o non comprendeva: indiani metropolitani, controcultura, femministe, diversità, marginalità, sorrisi psichedelici, sogni libertari e sessi incerti. Quelli erano colori, anche quando irrompevano nel bigiognolo del piccolo schermo. Pensavo sarebbe presto scoppiata la rivoluzione della pace.  Invece, il mondo era in gue

8 marzo c'è poco da festeggiare .

Immagine
  canzone    consigliata :   preferisco   cosi  -  Altre latitudini Gio' Maria testa   Infatti non so  cosa dire  oltre  questa  vignetta    piuttosto che dire  le  solite  frasi   retoriche  e  di circostanza    preferisco  lasciarle  parlare  le  donne      che   hanno  P.s non  vuol  dire  che   me ne  freghi  \ disenteressi   di  ciò  .  Ma   quando  non  si  ha  niente  d'originale da  dire   è meglio lasciare la parola    a  chi  ha  più  esperienza  e conoscienza   di   ciò .     quindi   vi  lascio    con questo post     della nostra  utente  Daniela  Tuscano  Il Tulipano - Il Web Magazine Indipendente scritto dal Popolo Pubblicato da  Daniela Tuscano  ·  7 h  ·  Antonietta Gargiulo è uscita dal coma a ridosso dell'8 marzo. Ancora non sa che è sola, noi sappiamo che non deve rimanere sola. È un imperativo, un dovere morale. Abbiamo permesso accadesse la devastazione, ora non si tratta di riparare, bensì di risorgere. Matilda Borin è m

TU VIVI Lettera ad Antonietta di © Daniela Tuscano

Immagine
 vi potrebbe interessare http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2018/03/strano-tu-che-parli-del-femminicidio-e.html Ora ti prego, Antonietta, ti supplico, non cedere. Il tuo corpo risponde per te, col suo vigore superstite e intatto, giovane, biondo. Nel silenzio respira, a testimoniare la volontà e la forza, anzi, la singolare stupefazione della (r)esistenza qui, su questa terra.  Abbandonata, lo eri già prima. Quando avevi presentato un esposto contro il criminale che ti aveva percossa brutalmente davanti alle figlie perché volevi separarti da lui. Ma non era successo nulla, come sempre. Già, la parola della donna non conta, e dovere della moglie è tenere unita la famiglia, cioè i famuli, cioè i servi. E serve, infatti, vi considerava l'individuo che ti ha sposata: serve, oggetti da possedere, patenti di rispettabilità sociale. Persone, mai. Perché avrebbe dovuto, del resto? Era la storia, in fondo. La letteratura. La politica. La religione. La stampa e, più

chi lo dice che i mussulmani o islamici odino e dia fastidio il presepe ed il natale ragiona con luoghi comuni "A Natale non ci sono pelle, né lingua né cultura che non entrino nell'abbraccio di Dio". il caso Ad Aleppo anche i musulmani vogliono il presepe

Immagine
ringrazio l'amica   e  utente  di  questo blog  Daniela  Tuscano (   che mi manda  tutti i suoi articoli da pubblicare   e che  pubblico     causa difficolta  con google e  blogspot  )  e della nostra  pagina facebook ( dove  li  pubblica  )    per  avermi segnalato   questo articolo  . da h ttp://www.occhidellaguerra.it Gli Occhi della Guerra sostiene i cristiani di Aleppo. Se anche tu vuoi farlo  Dona online  o tramite bonifico Iban: IT67L0335901600100000077352 Banca Prossima Causale: ilgiornale per i cristiani Per conoscere tutti i progetti per aiutare i cristiani di Aleppo,  guarda qui In un’epoca in cui si parla spesso (troppo spesso) di scontro di civiltà fra islam e cristianesimo, la Siria ha  rappresentato da sempre un esempio di convivenza millenaria fra fedi diverse. Il terrorismo di matrice salafita ha cercato di distruggere il mosaico siriano inserendo nel Paese il germe di un odio interreligioso che non esisteva, anche grazie alla politica del clan

DI ALBERI, CANI E BAMBINI © Daniela Tuscano

Immagine
Fa pena Spelacchio, l'abete rosso che illumina (si fa per dire) il Natale di Roma, giunto agonizzante alla mèta e dichiarato ufficialmente morto. Per taluni i suoi rami poco fronzuti sono un'allegoria del degrado in cui versa la capitale. In realtà quel simulacro di natura non rappresenta altro che se stesso, ed è già troppo. La sofferenza di Spelacchio, il suo grido muto , rimbombano nel pensiero, strazianti e insopportabili. Non c'è mai stata pietà per l'abete piangente, come non ce n'è per i suoi compagni di sventura, all'apparenza floridi, che adornano le piazze del mondo. Anch'essi, dopo il fulgore delle feste, giungeranno esausti al macero e nessuno vi baderà più. Nessuno ha mai badato nemmeno a Bruno, un cagnone di nove anni che un manto l'aveva, soffice e inutilmente copioso. Numerosi fruitori di social network ne avevano condiviso più volte la fotografia. Ma lo sguardo dolcissimo di Bruno, alla fine, s'è arreso. È morto là dov'era nato

Stuprata barbaramente e uccisa dai partigiani a 13 anni, vietato ricordarla

Immagine
Spett  Anpi , Spett Samuel  Rago   Ma  come   fater  a dire: <<   (...)    "Siamo assolutamente contrari. Giuseppina Ghersi era una fascista. Protesteremo col Comune e la prefettura" dice Samuele Rago, presidente provinciale dell'Anpi.">> davanti a    ciò ? da http://www.oggitreviso.it/ del 15 \9\2017 Stuprata barbaramente e uccisa dai partigiani a 13 anni, vietato ricordarla Fa discutere a Noli l'iniziativa di un consigliere comunale di centrodestra di ricordare una ragazzina violentata e uccisa dai partigiani con una targa nella piazza dedicata ai fratelli Rosselli. La storia di  Giuseppina Ghersi , 13/enne di Savona uccisa pochi giorni dopo la liberazione, torna di attualità. A proporre la targa , che sarà inaugurata il 30 settembre, Enrico Pollero, di centrodestra e con un padre partigiano. "Dopo aver letto la storia di Giuseppina ho pensato che bisognava fare qualcosa per ricordare una bambina di 13 anni uccisa senza motivo". Pollero