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Visualizzazione dei post con l'etichetta antiproibizionismo

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Clandestino (  Manu chao ) Solo voy con mi pena Sola va mi condena Correr es mi destino Para burlar la ley Perdido en el corazon De la grande Babylon Me dicen el clandestino Por no llevar papel Pa' una ciudad del norte Yo me fui a trabajar Mi vida la deje Entre Ceuta y Gibraltar Soy una raya en el mar Fantasma en la ciudad Mi vida va prohibida Dice la autoridad Solo voy con mi pena Sola va mi condena Correr es mi destino Por no llevar papel Perdido en el corazon De la grande Babylon Me dicen el clandestino Yo soy el quiebra ley Mano Negra clandestina Peruano clandestino Africano clandestino Marijuana ilegal Solo voy con mi pena Sola va mi condena Correr es mi destino Para burlar la ley Perdido en el corazon De la grande Babylon Me dicen el clandestino Por no llevar papel Peruano clandestino Nigeriano clandestino Boliviano clandestino Mano Negra ilegal Proprio mentre  in radio   va  questa  canzone  leggo sul  giornale   di questa  storia   di cui  parla  Michele Serra  << Iri

DIPENDENZA?no grazie...

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l'essere dipendenti da qualcosa è parte della condizione umana: si può dipendere dal cibo (in modo patologico), si può dipendere da una persona, dalle sigarette, dall'alcool...e anche dalla droga. Perchè l'essere umano ha questa tendenza a cadere nella dipendenza e nelle dipendenze? Riflettiamo... [sempre con i pensieri attivi]

ITALIA PAESE LAICO O CLERICALE differenza fra il Kuwait e l'italia O CLERICALE

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C Mi chicredo se  l'Italia è uno stato laico  o celricale  dove la politica è distinta dalla religione.oppure   e e  il contrario  vista  la  propaganda   massiccia    e  delle  gerarchie  cattoliche  per  l'astensione   anche   a  campagna  chiusa    sia  attravverso gli annunci dei preti    durante el  funzioni religiose  che invitano a non votare  , sia  attraverso le veglie  . E  glia nnunci   di    politici   che  si  definiscono ipocritamente   cattolici  e  la  furbata   del   vinimale  : <<  Il segretario dei Radicali Daniele Capezzone denuncia in una nota "due furbate": la prima "è l'anticipazione nella rilevazione dei dati rispetto alle scadenze canoniche. Se si dice che si dà il dato di affluenza alle 12, bisogna dare il dato delle 12, e non - come pare sia  accaduto da moltissime parti - quello delle 11.15". "Così come pare -avverte - che il campione delle 19 sarà rilevato alle 18. Insomma, il Viminale diffonde sempre dati un po

Senza titolo 643

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Esercizi Quando scopri una verità devi cercare di attuarla. Contagiare il mondo col proprio stile di vita si chiama esempio. La verità… Ma qual è la verità? L’ascolto può curare: ascoltare significa smettere di arrabbiarsi e di stressarsi. L’ascolto può riempire, ma è difficile metterlo in pratica: spesso infatti ci si aspetta qualcosa. Non tanto una ricompensa ma, ad esempio, ci si potrebbe aspettare che qualcuno si aspetti qualcosa da noi. In realtà credo che nessuno pretenda niente: basta ascoltare. L’ascolto suggerisce la risposta. Un “no”, non infastidisce nessuno ma può accadere che infastidisca me quando lo pronuncio. Invece l’ascolto è un dono. Basta quello e nient’altro. Possono dirti tutto o niente, ma se ascolti, come faranno a ferirti? Ascolto significa però eliminare maschere, paure etc. Scoprire che sono soltanto alibi.  L’ascolto è quindi ascolto dell’altro, del mondo, di sé, delle proprie sensazioni, delle proprie emozioni. Ascoltare la vita senza giudizio significa ama

Senza titolo 633

Il delirio dell'olio di colza di Jacopo Fo Cari lettori, vorrei porre la questione morale. Anzi la questione mentale. In questi giorni ho sperimentato direttamente il livello di disturbo mentale di cui soffrono in primo luogo i mass media e in generale il popolo italico. Scoppia il caso biodiesel, e, come per incanto, ricevo un mucchio di telefonate da parte di giornalisti che mi chiedono di parlare del nostro distributore di biodiesel. Il primo d'Italia. E io mi diverto a rispondere: "Ma come non ha letto i nostri comunicati stampa? Non segue i nostri siti internet? Legge solo le agenzie di stampa autorizzate?" Provo un certo gusto a dire: "Guardi, il distributore non l'abbiamo aperto in questi giorni ma cinque anni fa. E l'abbiamo chiuso piu' di due anni fa perche' il governo Berlusconi ha vietato il biodiesel. Abbiamo fatto proteste, raccolto firme..." Ed ecco il cronista che non ci puo' credere: "Ma come l'hanno vietato? Hann

La nostra libertà nasce dal rispetto dei diritti degli altri

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  da  una  rivista  online  http://www.psychologies.it/rivista/gennaio_2005/ ho  trovato questo editoriale   interessante    che mi trova  perfettamente    d'accordo, È di questi giorni una notiziola scarna proveniente dalla Corea del Nord*, passata quasi inosservata in un momento in cui i media hanno ben più polposi argomenti da azzannare: si tratta della feroce campagna condotta dall’ultimo regime comunista duro e puro del pianeta attraverso giornali, radio e televisione, per imporre al popolo un look appropriato. “Non permettete alla vostra zazzera di raggiungere una lunghezza controrivoluzionaria!”, tuona da Seul la tv di Pyongyang, “le persone che portano vestiti di uno stile che non è il loro provocheranno la rovina della nazione”, fa eco il Redong Sinmun, quotidiano organo del partito. Niente di nuovo sotto il sole: il regime talebano di Kabul imponeva agli uomini di non tagliarsi la barba. E, senza andare lontano, a casa nostra durante il Ventennio vigevano regole severissi

Senza titolo 330

FABRIZIO DE ANDRE' Maria nella botteaga d'un falegname (1970) Maria: "Falegname col martello perché fai den den? Con la pialla su quel legno perché fai fren fren? Costruisci le stampelle per chi in guerra andò? Dalla Nubia sulle mani a casa ritornò?" Il falegname: "Mio martello non colpisce, pialla mia non taglia per foggiare gambe nuove a chi le offrì in battaglia, ma tre croci, due per chi disertò per rubare, la più grande per chi guerra insegnò a disertare". La gente: "Alle tempie addormentate di questa città pulsa il cuore di un martello, quando smetterà? Falegname, su quel legno, quanti corpi ormai, quanto ancora con la pialla lo assottiglierai?" Maria: "Alle piaghe, alle ferite che sul legno fai, falegname su quei tagli manca il sangue, ormai, perché spieghino da soli, con le loro voci, quali volti sbiancheranno sopra le tue croci". Il falegname: "Questi ceppi che han portato perché il mio sudore li trasformi nell'immagine

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Succede nell'italia della "casa delle libertà" (!) Bavaglio. E ora vogliono "pacificare" internet. Dopo il decreto Urbani, la situazione e' la seguente: se scarichi musica, vai in galera. Se chiedi il pizzo alla gente e ti chiami Siae, non solo non vai in galera ma lo stato ti batte le mani. Per musica "a scopo di profitto" ("non di lucro": il ragazzino che s'e' fatto il Cd con gli amici) ti danno quattro anni: a Pacciani per lo stupro della figlia hanno dato quattro anni e sette mesi. In Spagna hanno levato l'Iva dai Cd. In Italia, oltre all'Iva e alla Siae, si parla di una tassa in piu' di 40 cent a giga. Tutti i siti andranno registrati, in doppia copia, negli archivi di stato: diversamente ricadranno nella legge del 1939-XXI sulla... "stampa sovversiva". Nel complesso, la legislazione anti-internet piu' repressiva d'Europa: votata alla bipartizan, visto che a votare contro c'e' stato solo