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non sempre il fango è negativo

Quello che non c'è

Su chi no ddui est Tèngiu custa foto de prexu mannu est de unu pipiu cun sa pistola sua chi sparat deretu inantis a issu a su chi no ddui est apu pèrdiu su trastu, no tenit sabori cust àlidu de àngelu chi mi lingit su coru ma creu de camminai deretu in s'àcua e in su chi no ddui est arribat s'obrescida o frotzis no de is bortas su chi parit obrescida no est ma sciu ca sciu caminai deretu in s'àcua e in su chi no ddui est bolis torra sa sceda, bolis torra su cuntrollu bolu torra is alas mias nieddas, su manteddu miu sa crai de sa felicidadi est sa disubidièntzia in sei a su chi no ddui est po i-cussu mi nau maladitu a cumenti seu fatu sa manera mia de morri sanu e salvu inui m'apicigu sa manera mia villiaca de abarrai isperendi chi ddui siat su chi no ddui est Dòngiu a cura a is follas, ant a èssiri fortis chi nc'arrennèsciu a no tenni contu ca is matas funt mortas ma custu est a caminai in artu in s'àcua e in su chi no ddui est mi ca arribat s'obrèscida sciu

Benvenuti!

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Certo, in Italia, qualcuno vorrebbe dedicare questa giornata ai "respingimenti" piuttosto che al rifugiato . Brava gente, che va in chiesa "e si fa anche la comunione, e poi se vede un marocchino per strada vorrebbe dargliele con un bastone" , cantava Jovanotti. Brava gente che sfila(va) al Family Day e invoca rigore morale, ma che non prova nessun imbarazzo di fronte a un degrado che, partito dalle ragazze del Drive In , è giunto fino all' "utilizzatore finale" . Dov'è il problema? Le donne sono solo corpo e i "negri" non li vogliamo. E, di fronte all'assordante silenzio del Vaticano, i padri comboniani lanciano un monito-provocazione: "Potrebbe capitare anche a te" . E propongono, nientemeno, che permessi di soggiorno in nome di Dio . Forse la brava gente che va in chiesa e si fa la comunione storcerà il naso. Potrebbe capitare anche a te . A noi. Di espatriare, di fuggire, di evadere un sistema che sta strangolando an

è carnevale , basta piangersi adosso ridiamno dei nostri politicanti e godiamoci il carnevali-i

ora  dopo  gli ultimoi risultati  elettorali  ,secondo  www.youtube.com/user/55roby L'allegria è tornata in Sardegna,l'arcoriano ha pensato anche a quest'isola e aiutato dai suoi buffoni di corte ci fa tornare a sorridere,io mi sto già scompisciando dalle risate pensando ai tanti paesaggi circondati dal cemento,gli scavi punici coperti da simpatici palazzi,i nuraghi trasformati in magazzini,e perchè no magari in centri commerciali.Coraggio Sardi cominciamo a sorridere :) . ora come dice  un commento a  questo video  In questi tempi bui che ci attendono,avremo sicuramente molto materiale per fare satira ,la cosa non é che mi consoli molto anzi mi  preoccupa  !!!!,bravo bel video... oppure divertitevi con i vari carnevali sardi mostrato dal video suggestivi  di  www.youtube.com/user/schibo2003 Il carnevale in Sardegna ha mille volti affascinanti. Quello antico dei  suggestivi carnevali barbaricini che con le loro ancestrali maschere antropomorfe e zoomorfe,

Reitano, amico discreto

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Non ero una sua fan. Non posso nemmeno dire di conoscere tante sue canzoni. Giusto le più famose: Avevo un cuore che ti amava tanto , Una chitarra cento illusioni , Era il tempo delle more , Gente di Fiumara e, naturalmente, Italia . Ma senza dubbio non rientrava nel mio genere. Il perché lo ha descritto molto bene Gino Castaldo nel suo necrologio, oggi, su "Repubblica": icona della canzone tradizionale, o forse tradizionalista, voce e testi pregni di eccessivi patetismi. Eppure la morte di Mino Reitano mi rattrista profondamente. Sapevo della sua malattia, sapevo che non avrebbe resistito a lungo. Ma questo calabrese povero trapiantato in Brianza mi aveva sempre suscitato simpatia. Forse lo associavo a mio nonno, anch'egli calabrese, anch'egli emigrato, o piuttosto fuggito, a Varese (e da molte altre parti), il suono della terra da parte d'un senzaterra, un paesaggio solatio. Mio padre aveva incontrato Mino nel 1969, all'apice della sua gloria, al parco di

De André, l'anima salva

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Dieci anni fa moriva a Milano Fabrizio De André . Ripropongo qui sotto il ricordo che scrissi allora per l'occasione, consapevole che uno come lui, di là da ogni retorica, ci accompagnerà lieve e silente per tutto il migrare dei giorni. Fabrizio De André ci ha lasciati con una sensazione di levità, di dolcezza, di gentilezza. Di famiglia. Perché Fabrizio era la famiglia. La sua certamente, innanzi tutto. Così presente, e nello stesso tempo così discreta. Così, direi, patriarcale. Con Fabrizio De André non occorrevano molte parole, bastava uno sguardo, un sorriso, un cenno. Il resto era tutto lì, nella secolare saggezza genovese, nei labirinti di una città arcana, obliqua, imprendibile, nel sontuoso (e talora scostante) scarlatto dei palazzi patrizi come nei recessi dei carruggi. Era lì che il giovane Fabrizio fuggiva, o forse si rifugiava, per cogliere il senso vero della vita. E lo trovava fra le pieghe graziose di una ragazzina di strada, nell’allegria insensata di una pazza, n

Madre di Luce: Luoghi d'amore materno tra il Sacro e l'Umano

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C'è il nuovo E-book scaricabile gratis:  http://www.praticomondo.net/download/downloadpage.htm E' una produzione di Praticomondo realizzata dal geniale team guidato da Pratico in persona e realizzato da Vinnie Commedia ai quali vanno la mia viva riconoscenza e la personale soddisfazione.  Un progetto multimediale gradevolissimo al quale ho contribuito con le mie opere. Si tratta di un flip book dei miei quadri, scelti e stupendamente commentati dalle poesie di Maria Serena Peterlin che ad essi si è ispirata. Il flip book si chiama MADRE DI LUCE ed ha come argomento la maternità. Maria Serena dedica la sua fatica alle donne nelle quali la maternità si è già espressa o si esprimerà in tutte le forme che loro desiderano per sè e i loro cuccioli. L'accesso è semplicissimo, basta cliccare sull'indicazione "clicca qui":  buona visione e grazie per la vostra attenzione. Lucia Lucia Merli - Ragazza con aquilone

CODA DI LUPO - Fabrizio De Andrè

Quando ero piccolo m'innamoravo di tutto correvo dietro ai cani e da marzo a febbraio mio nonno vegliava sulla corrente di cavalli e di buoi sui fatti miei e sui fatti tuoi e al dio degli inglesi non credere mai E quando avevo duecento lune e forse qualcuna è di troppo rubai il primo cavallo e mi fecero uomo cambiai il mio nome in "Coda di Lupo" cambiai il mio pony con un cavallo muto e al loro dio perdente non credere mai E fu nella notte della lunga stella con la coda che trovammo mio nonno crocefisso sulla chiesa crocefisso con forchette che si usano a cena era sporco e pulito di sangue e di crema e al loro dio goloso non credere mai E forse avevo diciott'anni e non puzzavo più di serpente possedevo una spranga un cappello e una fionda e una notte di gala con un sasso a punta uccisi uno smocking e glielo rubai e al dio della Scala non credere mai Poi tornammo in Brianza per l'apertura della caccia al bisonte ci fecero l'esame dell'alito e delle urine ci

FANGO - Jovanotti

Io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo io lo so che non sono solo anche quando sono solo sotto un cielo di stelle e di satelliti tra i colpevoli le vittime e i superstiti un cane abbaia alla luna un uomo guarda la sua mano sembra quella di suo padre quando da bambino lo prendeva come niente e lo sollevava su era bello il panorama visto dall'alto si gettava sulle cose prima del pensiero la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero ora la città è un film straniero senza sottotitoli le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli il ghiaccio sulle cose la tele dice che le strade son pericolose ma l'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente il profumo dei fiori l'odore della città il suono dei motorini il sapore della pizza le lacrime di una mamma le idee di uno studente gli incroci possibili in una piazza di stare con le antenne alzate verso il cielo io lo so che non sono solo io lo so che n

CONTINUA LA MIA CAMPAGNA!!!!!

A sostegno della mia campagna di promozione de "La Partita Perfetta"-"The Perfect Game" nel calcio,che prevede il considerare "Partita Perfetta" quella effettuata da un portiere nel caso egli riesca a non subire goal ed a segnare la reta della vittoria vi propongo le reti segnate fino ad ora ed un analisi del portiere-goleador recorman del Mondo,il mitico Rogerio Ceni.Se sapete come si può proporre la mia idea come "statistica non ufficiale" ad un organizzazione calcistica o non anche di non grandissima fama,non esitate a contattarmi!Commentate e diffondete la mia campagna! World Record of Rogério Ceni - Tratto da IFFHS - Thanks To IFFHS (date - venue - competition - goal scored by (minute) - goalkeeper of the opponent match & result) 1. 15.02.1997 - Araras - Campeonato Paulista - free kick (48.) - Adnan União São João - São Paulo FC 0:2 2. 13.09.1997 - São Paulo - Campeonato Brasileiro - free kick (4.) - Wágner São Paulo FC - Botafogo FR

I 5 PIU' GRANDI DELLA STORIA!!!!!

Tempo fa chiacchierando con 3 miei amici e soci (Matte R.,Matte S. e Fede) ci venne in mente di fare questo giochetto : ognuno doveva dire chi erano secondo lui, il /la miglior cantante,chitarrista,tastierista/pianista,bassista e batterista/percussionista della storia. Curiosamente,probabilmente visti i nostri gusti musicali e l'influenza che possiamo avere tra di noi,ottenemmo tutti e 4 gli stessi 5 nomi! La cosa importante da mettere in evidenza e che comunque abbiamo cercato di essere i più oggettivi possibili ,senza preferire necessariamente i membri delle bands che più amiamo. Volevo proporre a tutti voi questo interessante sondaggio : Dovete indicare (senza distinzione di sesso ed il più oggettivamente possibile!) il miglior cantante , il miglior chitarrista ,il miglior tastierista/pianista (valgono anche coloro i quali utilizzano organi o synth) ,bassista  ed il mglior batterista (in alcuni casi si deve parlare di percussionista) della storia! Questi sono le nostre 5 Leggend

Senza titolo 1673

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Fra le tanti canzoni  su  o dedicate a Garibaldi    di cui trovate   un elenco  sulla pagina  di  it.wikpedia     a lui dedicata    ho scelto   questa  canzone   partigiana  per  indicare   come    rispetto  agli eredi  (  salvo alcuni )  che gettarono nel cesso gli ideali di G    schierandosi   con il regime fascista (  e passi  )  ed  in particolare ,  quando    dopo il crollo del  Fascismo  fosse   ormai chiaro  alla maggior parte  del popolo italiano  cosa  esso fu   ,  essi   si schierano   senza  spirito critico   con la  Rsi ( repubblica sociale italiana  )  e  con i  nazisti  Canzone  Composta collettivamente da un gruppo di partigiani a Castagneto di Ramisèto nella primavera del 1944 sull'aria di una vecchia marcia fascista cantata durante anche la guerra di Spagna (ma la cui origine più antica potrebbe essere ottocentesca e garibaldina), è considerato l'inno quasi ufficiale delle brig

Senza titolo 1407

a chi mi dice che sono anti italiano e contro la mia patria rispondo con queste due canzoni   di sabrina  Guzzanti tratte dallo spettacolo rai ot  . A voi decidere  se  sto  con La Patria ( quella che in nome d'esa  ha  fatto le  leggi razziali ; invaso, torturato  e commesso genocidi  verso  altri popoli   ;  mandatomin nome di tale ideale  uomini al macello  ) ; o  con  la patria  (  la mia patria  è iol mondo inbtero  la mia terra  è la liberta  ovvero mmy casa  tu  casa  )  LA MIA PATRIA NON E' UN'AZIENDA La mia patria non e' un'azienda, non e' un franchising la mia famiglia. Il mio quartiere non assomiglia ne' a una holding ne' a una spa. La mia figliola non e' una troia non le interessano i calendari, e la mia scuola non e' una scala che porta al trono dell'imperatore. Non siam piu' solo spettatori, noi non siam piu' sciocchi teleutenti. Scorrono neuroni nelle nostre menti che parole vogliono div

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Festival letteratura e giornalismo di viaggio I° Festival di letteratura e giornalismo di viaggio. Padova dal 26 al 28 Maggio 2006. info: attivita.culturali@porsche.it

Pedro Salinas - 1

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"Non respingere i sogni perché sono sogni" Pedro Salinas Non respingere i sogni perché sono sogni. Tutti i sogni possono essere realtà, se il sogno non finisce. La realtà è un sogno. Se sogniamo che la pietra è pietra, questo è la pietra. Ciò che scorre nei fiumi non è acqua, è un sognare, l'acqua, cristallina. La realtà traveste il sogno, e dice: "Io sono il sole, i cieli, l'amore". Ma mai si dilegua, mai passa, se fingiamo di credere che è più che un sogno. E viviamo sognandola. Sognare è il mezzo che l'anima ha perché non le fugga mai ciò che fuggirebbe se smettessimo di sognare che è realtà ciò che non esiste. Muore solo un amore che ha smesso di essere sognato fatto materia e che si cerca sulla terra. Eccomi qui...son una nuova blogger di qst splendido luogo...sono molto onorata di farne parte e ringrazio chi di dovere per l'invito! °daniela°

Senza titolo 1265

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trovata in internet   Brividi di piacere scivolano sulla mia pelle nuda quando le tue delicate mani accarezzano il mio corpo. Le tue gambe dentro le mie Tu dentro di me Le tue dita fanno dei ghirigori sulla tua nuca mentre ti bacio i morbidi capelli. Ti sento forte e possente in me Non sono più io, ma… un’arpa dal melodioso suono, Mentre la tua lingua cerca la mia Viviamo… Mentre le tue mani mi desiderano Viviamo… e lo stridore dei vecchi censori disprezziamolo. Viviamo una …cento…mille interminabili notti.  Si…parlami Vivimi… Toccami… Nell’ infinito che mi fai raggiungere Esauriscimi senza pietà . Ricomincia ancora. Parlami… Ripetimi … Dimmi di te… di cosa provi. Dimmi tutto nel proibito nelle emozioni di noi. Non togliere le mani brucamente da me. Ti amo. Silvana 

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Leggendo   sulla blog comunity di Pino scaccia  la news  e i commenti   dell'attewntato a Nassyria   mi viene in mente  una canzone  insegnataci dal prof  di francese allle superiori  proprio durante la prima guerra del  golfo ( 1991  )  che  ho deciso di   usare , vista  l'attualità  nonostante  sia stata  scruitta  ben  52  anni fà  come   Colonna  sonora    del  post  d'oggi   Le Déserteur  di Boris Vian Monsieur le Président Je vous fais une lettre Que vous lirez peut-être Si vous avez le temps Je viens de recevoir Mes papiers militaires Pour partir à la guerre Avant mercredi soir Monsieur le Président Je ne veux pas la faire Je ne suis pas sur terre Pour tuer des pauvres gens C'est pas pour vous fâcher Il faut que je vous dise Ma décision est prise Je m'en vais déserter Depuis que je suis né J'ai vu mourir mon père J'ai vu partir mes frères Et pleurer mes enfants Ma mère a tant souffert Elle est dedans sa tombe Et se moque des bom