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Visualizzazione dei post con l'etichetta sogni

Un sogno chiamato Olimpiadi

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leggi  anche https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2021/06/cosi-nacquero-gli-altri-giochi-olimpici.html Rebecca non aveva ancora compiuto 5 anni, era in vacanza con suo padre e alla televisione del campeggio trasmettevano i Giochi olimpici di Atene. Lei alzò il dito e indicò lo schermo: «Papà, io questo voglio fare da grande: voglio andare alle Olimpiadi». Era l’estate del 2004 e da quel momento Rebecca alla domanda “Cosa vuoi fare da grande” avrebbe sempre risposto «Fare le Olimpiadi». Sono passati diciassette anni, Rebecca ne ha ventuno, e questa estate il suo sogno di bambina si sarà realizzato. Rebecca Nicoli a 8 anni in sella alla sua prima cavalla Daniela Rebecca Nicoli è nata a Milano mentre finiva lo scorso millennio, è cresciuta nella stessa zona dove abitavo io da bambino e si è fatta notare intorno al Parco di Trenno dove faceva equitazione. Avevo sentito parlare di lei, così quando mi hanno detto che si era qualificata per Tokyo ho immaginato che ci andasse con il s

IL guardiano del faro Racconto di Daniela Bionda

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                        IL guardiano del faro    Sbarcò in un giorno assolato da un battello a vapore. Sembrava un fuggiasco, uno che scappava dai posti affollati, dai chiacchericci di vecchie comari, dagli strali di un prete, dai vicoli della città. Il nostro non è che un villaggio fatto da piccole case, campi coltivati, orti e bestiame. Portava con sé solo una sacca con pochi vestiti, un rasoio affilato, una saponetta, un piccolo pettine ed un mondo fatto di libri, le pagine consunte, frutto di ripetute letture ed un fiore secco come segnalibro. Disse al capo villaggio di voler diventare il guardiano del faro, che spiccava lassù in alto, arroccato sulla scogliera, con i gabbiani che ci volavano attorno, per poi fiondarsi sul mare. Si chiama Jonathan, divenne il guardiano del faro, con lo sguardo poteva abbracciare l' immenso azzurro del mare. Indicare ai naviganti rotte sicure. Un giorno, salii su una piccola barca, raggiunsi l'altra sponda e mi inerpicai sulla scogliera, s

il femminicidio non solo uccidere fisicamente ma con le parole sessiste. il caso di **** suicidatasi per i pesanti apprezzamenti sessisti e fare disinformazione

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Noi tutti  , sottoscritto compreso  ,  dobbiamo tenere   a mente  che le  parole  e  gli apprezzamenti    soprattutto quelli sessisti   uccidono   di  più   di  un omicidio fisicamente  . Questa storia  l'ho trovata   sull'account  Facebook  di  un contato recente  Enzo Comi Maria Prisco Segui già 31 luglio Giulia si è suicidata a 29 anni. Abbiamo trascorso insieme ogni vacanza dai 10 ai 24 anni. Oggi, mentre la madre lo raccontava alla mia, a 6 mesi dalla sua morte, ha detto: "Giulia, aveva un sogno, diventare ingegnere edile. Dopo 3 anni di lavoro non retribuito, il suo datore di lavoro le ha detto che non valeva nulla e che al massimo avrebbe potuto fare l'aiuto cantiere, perché non aveva né competenza, né talento. E quando lei gli ha risposto a tono, lui le ha detto che avrebbe fatto più successo mettendo le tette fuori. Dopo 3 giorni, mia figlia si è suicidata. Non ha lasciato nessun messaggio, non ha voluto nemmeno darci una spiegazione. Ma io

woodstock rivoluzione o fine d'un epoca ? secondo me entrambe . secondo voi invece ?

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da https://www.huffingtonpost.it/ 15/08/2019 14:17 CEST Joan Baez: "Woodstock? Non ne ho nostalgia. Fu un evento importante, ma non una rivoluzione" La cantautrice ricorda il festival 50 anni dopo: "Mi sentivo un outsider. C'era chi cantava della guerra, ma in pochi pensavano alle questioni serie. Io non l'accettavo"                                             By Federica Olivo Aveva 28 anni ed era incinta di 6 mesi Joan Baez quando salì sul palco di Woodstock. Cantò per un’ora, di notte, ma poi restò lì fino alla fine del festival, portando qualche volta la sua voce e la sua chitarra sul palco più piccolo. E sentendosi una voce fuori dal coro, diversa dagli altri artisti e, forse, anche da una parte del suo pubblico. A un certo punto, mentre cantava il primo brano dal palco più importante, si fermò. Chiese al pubblico - con toni, ammette lei stessa oggi, quasi bruschi - di sedersi. Era un modo per dire ‘ascoltatemi, non pensate ad

La scelta di Maria: “Io tornata sui banchi per mio figlio autistico” La mamma ha lasciato il lavoro per seguire Alessio nella sfida più grande Hanno conseguito insieme la maturità e ora pensano a un’azienda agricola

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repubblica.it il primo e fanpage il secondo Maria e Alessio Gariup  L'altro giorno è andato in piscina con i compagni di classe. Sabato sera era alla festa di un amico che compiva 18 anni, come lui. È la bellezza veloce della giovinezza semplice: soli, mai. Il 27 giugno ha affrontato gli orali della maturità: perito agrario, voto finale 81. Accanto a lui, in classe, la mamma. Stesso banco: anche lei, 51 anni, alle prese con l’ultimo esame prima della seconda vita, quella sequestrata sempre dal pensiero di domani: 86 su 100. Alessio e Maria Gariup non sono solo madre e figlio. Sono i protagonisti, sportivamente parlando, di un’impresa. A lui, poco dopo i tre anni, i medici hanno diagnosticato l’autismo. Lei, ragioniera e contabile in un’azienda, cinque anni fa si è licenziata per «non condannarlo a crescere sepolto vivo». «Non è stata una scelta facile — dice Maria — mio marito Stefano fa il magazziniere. Il mio stipendio serviva. Per pagare le bollette, a volte, c

esorcizzare i tuoi incubi o sogni con un app per fotoe video del cellulare altro che usare acidi o altre droghe

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chi lo ha detto che per descrivere i propri sogni o esorcizzare i propri incubi ed ilproprionconscio sia necessario ricorrere agli acidi o ai paradisi artificiali .A volte basta anche un app del telefonino per creare un immagine che più lo rap.prresenta o gli sia avvicina . Ecco dele sperimentazioni fatte con il celulare Ecco le mie sperimentazioni fatte usando l'app effetto Ar " settore " favola sul mio il cellulare. Un app di realtà aumentata per la fotocamera del tuo smartphone. Con cui si possono creare magiche ambientazioni per foto, video e selfie da condividere con gli amici. .

messaggi in bottiglia quando la storia è affidata alle onde repubblica 8\3\2018

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ti potrebbe interessare http://www.messaggidalmare.com/ http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2018/03/sorprese-del-mare-australia-il-mare.html

Spopolamento, la sfida di Sarah Pischedda e del collegaTommaso Vagnarelli due neo architetti: azienda modello nel borgo fantasma in una tesi di laurea d'architetturaal politecnico di torino

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Speriamo  che   tale progetto   prospettato in  una tesi di laurea non sia  il  solito  parlare  e scrivere  a vuoto   e  che  dale  parole   e dalle  propposte  si  passi ai fatti  . Parlarne  \  discuterne  e  proporre ,  va  bene ma  poi diventa    bla... bla  .. ovvero solo chiacchere    dalla  nuova  sardegna  del  5\2\2018    Spopolamento, la sfida di due neo architetti: azienda modello nel borgo fantasma La tesi di laurea sul borgo Badu Andria nel comune di Padru della giovane olbiese Sarah Pischedda e del collegaTommaso Vagnarelli è stata riconosciuta al Politecnico di Torino come il miglior lavoro nel settore dell'architettura sostenibile                          di  Gianna Zazzara SASSARI. «Costruirci un futuro in Sardegna? Magari. È un posto unico in Europa con una identità ancora molto forte. E le opportunità non mancano. La Sardegna è piena di piccoli borghi dimenticati. Farli rivivere, ripopolarli porterebbe di nuovo fiducia nel futuro». Sarah Pisc

crisi esistenziale precoce di mezza età

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colonna sonora festa  dei  40    compilation  di   https://play.spotify.com/user/giamma_longhi/ J-Ax - Altra vita Vasco Rossi - Un Senso Francesco Guccini - Non bisognerebbe Nei  giorni scorsi,  forse  complice l'ondata  eccezzionale  di  caldo tropicale  , ho  fatto  tre  sogni , i più  strani  ( almeno fin ora ) che  abbia  mai  fatto  !  soprattutto  perchè  contenevano  tutto sommato  delle  cose   sensate .  forse  i tre  fantasmi  non avevano  tutti  i  torti  .  Un po'  come   i tre  fanmtasmi  del natale   ( I II  )  di C.Dickens  solo  che inve  di fami vedere  il presente  , il passato   , il futuro , mi  hanno mostrato   tre possibili vite   che  avrei potuto intrapendere ... . Non racconto  altro  perchè ho trovsato  tutto  fin troppo  bizzaro  persino per me    che  amo ( ovviamente  senza  esagerare  e prendere  per  buone   anche  davanti  a prove  e  certezze  che  le  smentiscono le  smontano  ) :  i  complotti, i misteri  ,  le  versi
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Buja: Non può comprare la Lamborghini: la costruisce con il compensato . dopo cinque anni di lavoro William Covasso ha realizzato a casa la propria auto di lusso. Dalla passione per la falegnameria alla realizzazione di un prototipo con pannelli di legno . Realizzando da   http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2017/06/22/ Il sogno di William si avvera: chiamato dalla Lamborghini . Il 43enne invitato nella sede della casa automobilistica. Aveva realizzato una riproduzione dell’auto in compensato                                             di Piero Cargnelutti BUJA. Dalla Lamborghini realizzata in compensato con le proprie mani, alla possibilità di visitare la sede centrale della nota casa produttrice dell’auto di lusso. Un sogno si avvera per William Covasso, 43 anni di Buja, che negli ultimi cinque anni ha realizzato nel casolare della sua casa in località di Tomba una Lamborghini in formato originale. "Vi racconto come ho costruito la Lamborghini con il l

Luigi, 24 anni e pastore per vocazione: "Per il mio gregge ho rinunciato all'università"

Siamo a Carpino, in Puglia, sul Gargano. Luigi ha 24 anni e quando ne aveva 18 ha fatto una scelta radicale: fare il pastore come suo padre e suo nonno. "Dopo il diploma i miei genitori avrebbero voluto che mi iscrivessi alla facoltà di Veterinaria, ma sentivo che se avessi lasciato le nostre greggi sarebbe tutto scomparso nell'arco di pochi anni". Una scelta guidata anche da una visione innovativa della pastorizia, volta al biologico. Luigi aspetta che l'erba dei pascoli cresca in maniera spontanea, evitando l'uso di fertilizzanti, e per i suoi capi sceglie soltanto medicinali che non lascino residui nel latte o nelle carni. "Fare questo tipo di scelte - conclude - comporta più sacrifici e spese maggiori, ma io ho deciso di fare questo lavoro perché ho rispetto per la natura, per gli animali e soprattutto per gli uomini che mangiano i formaggi che produco" (di Lorenzo Scaraggi)

La malattia, è il business più grande della nostra macro-economia matteo tassinari

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Di notte, il  dolore         è più gonfio           di Matteo Tassinari A lle   due di  notte  fisso ancora il soffitto e ascolto i lamenti dei malati riempiono le stanze. Il mio amico di camera dorme di un sonno stanco e gravoso da sopportare. Sono i principi attivi  (5)  che gli circolano, contemporaneamente, nel sangue attraverso diverse sacche di flebo, da mattino a sera, che non l’aiutano e giustamente, lui, si lamenta dal dolore. E allora, con la forza di mille agonie, cerchi, ti sforzi di pensare che il dolore è un dono di Dio che ti fa capire questioni che altrimenti avrei certamente ignorato. E così è stato. Voi non potete capire il supplizio di questo volto che recita un malato di aids in un ottimo film, l'avverti fino in fondo e lo senti fino in fondo, fino a poter capire che l'accrescere il proprio sapere, equivale ed aumenta il dolore . Ve l'assicuro come è vero che dopo, vorrei parlarvi di ravanelli da " tociare " in pinzimonio!   L