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25 aprile | La guerra delle partigiane, la Liberazione dimenticata. “Senza di noi la Resistenza sarebbe stata impossibile. Quella battaglia serviva anche per avere gli stessi diritti degli uomini. E non è finita

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da  questo  articolo  de   https://www.ilfattoquotidiano.it N.b   poiché  non capisco il perchè blogger non  legge il codice embed  dei video    li potete  trovare   sull'url  dell'articolo   Le combattenti furono 35mila, altre 20mila ebbero funzioni di supporto. E poi le migliaia di arrestate, torturate, condannate dai tribunali fascisti. Eppure il contributo delle donne nella battaglia per la libertà è stato a lungo lasciato ai margini del racconto. "Ci chiesero di non sfilare" ha raccontato tempo fa Lidia Menapace. Ilfatto.it ha intervistato 4 di loro: Mirella Alloisio, Francesca Laura Wronowski, Teresa Vergalli e Ida Valbonesi. Storie diverse, spirito comune: "La comunanza di sentimenti fra persone che non si conoscevano, ma che si riconoscevano come appartenenti alla stessa idea di umanità”   “Senza le donne non ci sarebbe stata la Resistenza . Abbiamo rischiato come gli uomini ma allora in tanti ci guardavano male. E i

Primavera

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  in sottofondo  Antonio Vivaldi: La Primavera Il 20 Marzo è arrivata la Primavera, ovvero questo è quello che risulta dal calendario, ma come prima si diceva "Non esistono più le mezze stagioni", oggi a causa dei cambiamenti climatici non c'è più una stagione che rispetti le sue caratteristiche e peculiarietà. Il caldo imperversa in zone che hanno sempre avuto lunghi inverni  e basse temperature, il freddo, invece imperversa in zone a clima temperato, per questo motivo, ho scritto una poesia sulla primavera, una primavera normale, di quelle di una volta. Una primavera calma e serena, una primavera di un piccolo paese che spero vi piaccia. La primavera poesia di Daniela Bionda     Osserva la ragazza che cammina cantando, senti la sua passione che si trasforma in un inno di gioia, mentre accarezza le corde del suo violino per annunciare la primavera. Dentro uno spicchio di cielo piccole nubi, scrosci d' acqua sulla terra e sui prati. I giardini si vestono di mille colo

Perché ha ancora senso spiegare la Resistenza ai nostri figli

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non riuscendo  , a  volt  capoita  , le parole  adatte  che   non sia    solo mera  retorica  ,   non ho scritto  niente  io  sul 25  aprile  ma lascio  parlare  gli altri  .  dalla  newsletter  del quotidiano  Domani  Alberto Cavaglion 25 aprile Condividi Tweet Spargi la voce Nel 2005, quando pubblicai la prima edizione de  La Resistenza spiegata a mia figlia , il dibattito sulla lotta partigiana procedeva per schieramenti rigidi. Mi ero messo a scrivere per alleviare la tristezza: soffrivo nel vedere affievolirsi il significato di una festa gioiosa come il 25 aprile, oscurato dal peso dolente del 27 gennaio. Per gli studi che ho svolto, spiegare la Shoah a mia figlia sarebbe stato più comodo. Nei giorni successivi all’uscita del libro, la vanità che alberga in ogni autore fu appagata dalla voce squillante di Margherita, una compagna di scuola di mia figlia, che mi lesse al telefono la scheda uscita su Metro, il giornalino distribuito gratis nelle stazioni ferroviarie: «In questi gior

Tramonti, il piccolo borgo che ha fatto scoprire al Nord il piacere della pizza

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Dopo il risorgimento  e  la  grande  guerra   ,la  radio durante  il fascismo  , televisione  durante  il periodo repubblicano  ,   ad  unire  l'italia    , ci  ha pensato la  pizza  da  repubblica  del 24\4\2021 Dagli anni 50 ad oggi circa 2000 pizzaioli sono emigrati dal paese affacciato sulla Costiera amalfitana. La loro storia, a partire da quella prima pizzeria aperta a Novara                                   di Lara De Luna   “Tramonti negli anni ‘50 contava circa 6000 abitanti, e in poco più di un decennio è scesa a quota 4000”. Dove sono finiti quei 2000 “scomparsi” dal pittoresco borgo a pochi chilometri dal cuore della Costiera Amalfitana, su cui si affaccia? La risposta ce la dà   Giovanni Mandara , pizzaiolo titolare della pluripremiata Piccola Piedigrotta di Reggio Emilia e Vice Presidente dell’ Associazione Pizza Tramonti nel mondo : “Tutti emigrati al Nord, con in tasca poco più di un disco di pasta”. Quello per fare la pizza integrale tipica del paese d’origine. Na

anche il gusto ha delle storie dietro .storie di varia umanità e del territorio ( parte 2 ) da Il birraio emigrato due volte che ha trovato l’America in Calabria La storia di Pasquale Barritta alla ditta Orco, tra senape, maionese e capperi di Pantelleria

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continuiamo    dopo la  puntata precedente   che trovate   qui  https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2021/04/anche-il-gusto-ha-dele-storie-dietro.html   a raccontare  le eccellenze  le storie    italiane  stavolta  esse  vengono da   https://www.ilgusto.it/ Il birraio emigrato due volte che ha trovato l’America in Calabria La storia di Pasquale Barritta, partito negli anni 70 per gli Stati Uniti e tornato nel suo paese. Spilinga, per creare Cunegonda, uno dei primi microbirrifici calabresi DI EUGENIO FURIA Pasquale Barritta  C’era un calabrese che con un tedesco e un irlandese produceva birre in America. Questo è il racconto di una storia di successi ed emigrazione ma è anche una sfida: riuscire a parlare di Calabria – e in particolare di Spilinga – senza mai pronunciare quella famosa parola lì, quella che inizia come ‘ndrangheta ma indica qualcosa di bello: il famoso insaccato spalmabile e piccante. La storia è quella di  Pasquale Barritta , decano dei birrai calabresi che ha