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Io la conoscevo bene cosi starà dicendo da dov'è Costanzo di sua moglie

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Non so cosa pensare, nonostante la mia sempre più crescente avversione, verso il genere umanoide ed ( me stesso compreso ) Ma non solo dell'idiota che chiede il selfie, pure di una vedova che, anziché cappottarli con un manrovescioo un calcio in 🤬😡😠🤧😤 , si presta all'abominio. per  chi  non  ci  crede  o  dice   : <<   Ma siamo sicuri che si sta facendo un selfie? forse non è l'unico caso? forse non sono informata. Ma può essere che le sta facendo vedere qualcosa? per chi non  crede  o  afferma  : <<   Ma siamo sicuri che si sta facendo un selfie? forse non è l'unico caso? forse non sono informata. Ma può essere che le sta facendo vedere qualcosa ? >>  ecco la  prova    da  due  dei  più grandi  quotidiani italiani   Premesso che non amo la De Filippi, così come non ho mai stimato Costanzo, a questi due esemplari di idioti adulti armati di telefonino, toglierei nell'ordine: il diritto di parola, il diritto di voto, la patent

Marco Carta, olbiese trapiantato a Verona e l’attenzione particolare per l’ambienteLa sua innovativa fabbrica di detergenti ha sistemi che riducono l’utilizzo di plastica

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 «Con Mr.Carta 100 per cento Eco lancio la sfida alle multinazionali» Olbia Marco Carta da Olbia ha avuto tante vite. Se si vuole dividere in modo più semplice, il primo tempo è finito a 40 anni. Quando si è dimesso da manager in una multinazionale. «Lì è stato fischiato l’intervallo, poi è iniziato il secondo tempo». Dalla candeggina in pastiglie all’ultima impresa, con il lanciò di una linea di detergenti plastic free. L’olbiese Marco Carta, 52 anni, fondatore di Smapu Group, azienda con sede a Verona specializzata nella produzione di beni di consumo nel settore della detergenza, igiene casa e cura della persona, con la nuova linea “Mr. Carta 100% Eco”, ha ufficialmente lanciato la sfida sugli scaffali dei supermercati alle più grosse multinazionali del settore. L’azienda, con meno di dieci anni di attività, compete con gruppi storici della distribuzione, già nel 2016 la candeggina in pastiglie Smapiù è stata eletta prodotto dell’anno, battendo la concorrenza aggu

COME SI COMBATTE L'ODIO PER LE DONNE DIFFUSO ATTRAVERSO I SOCIAL? di Marisa d'amico

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     Antefatto sono diversi elementi che caratterizzano la terribile vicenda di Giovanna Bonsignore. La ferocia con cui l’uomo si è accanito contro la vittima, colpendola con decine di fendenti. Un evidente movente di genere. Il suicidio dell’uomo. E, ancora, la circostanza che, sui social network, attraverso alcuni post e contenuti minacciosi nei confronti della vittima, proprio l’omicida avesse manifestato in modo evidente un’indole pericolosa. Quest’ultimo elemento è denso di implicazioni: sempre più spesso le immagini e le comunicazioni diffuse nel mondo del web contribuiscono a creare un clima ostile alla parità di genere, creando dei veri e propri incubatori di violenza. A partire dal 2015 l’associazione Vox Diritti ha promosso un progetto, “La Mappa dell’Intolleranza”, con l’obiettivo di monitorare la diffusione dell’odio, in particolare su Twitter, nei confronti di alcuni gruppi tradizionalmente discriminati. In tutte le edizioni del progetto, le prime vittime de

Medicina e nuove frontiere le scoperte di Enrico pretetto biologo rocker

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 da  la  nuova  sardegna  del  23\2\2023 Medicina e nuove frontiere le scoperte del biologo rocker Enrico Petretto, sassarese, lavora a Singapore alla Duke-Nus Medical School Con il suo team ha isolato il gene che “aggiusta” le patologie cardiovascolari Il chitarrista sul piccolo palco fa vibrare le corde della sua Fender e oscilla avanti e indietro sull’assolo di Stairway to heaven dei Led Zeppelin. Il pubblico di questo locale pieno di elementi di varia umanità applaude con convinzione, mentre il musicista riemerge lentamente dall’estasi melodica e scambia uno sguardo d’intesa con un gruppo di coetanei seduti in un tavolo in prima fila. Singapore, tarda serata di un weekend come tanti, all’Heart Rock si esibisce uno dei soliti gruppi. Musica rock, pezzi conosciuti di gruppi molto famosi. Il chitarrista non è Jimmy Page, ma da queste parti il suo volto non è nuovo. Non solo perché ha già suonato in questo locale. Biologo in carriera Enrico Petretto ha 50 anni, viene da Sassari

Vince il duello di scherma grazie a una svista arbitrale.Ma vi ripete l'incontro per fair play ed accetta la sconfitta . il casoMariaclotilde Adosini, 17 anni,

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IL GIORNALE  di Nino Materi  •   1 h fa   da https://www.msn.com/it-it/spor t Vince il duello in pedana (parliamo di scherma) grazie a una svista arbitrale. Ma lei, Mariaclotilde Adosini, 17 anni, bergamasca, decide per onestà di ripetere l'incontro. Che però poi perderà. Ma la scena che segue il verdetto definitivo vale ben più di una medaglia: il pubblico scatta in piedi e le riserva una standing ovation, mentre avversaria e giudici di gara si congratulano con la nostra connazionale. Errore dell'arbitro. E il fair play di Clò incanta © Fornito da Il Giornale È successo a Beauvais (Francia), durante la prova di Coppa del Mondo Under 20 di spada femminile. «Clò» non si sente un'eroina, regalandoci quella pillola di lealtà che dovrebbe essere prescritta a tutti i furbetti: «Ho fatto solo quello che questo sport mi ha insegnato». In tanti, troppi, col fair play si riempiono solo la bocca; in pochi, pochissimi, la «correttezza» la praticano sul serio. Molto dipende dalla prop

Marcella Di Levrano, la storia di una donna che si ribellò alla mafia e di Melissa Bassi uccisa in attentato ed altre storie

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In attesa delle  rituali    celebrazioni   del  8  (  festa  della  donna  )   e  del  21 (  giornata   delle  vittime  delle mafie  )  marzo  piuttosto e tanti spiegoni e tanta retorica , ed BLA ... BLA sul vicino 8 marzo preferisco raccontare anzi riportare questa storia . Perchè non fra le vittime di mafia e di collaboratori di giustizia si parla ( eccetto i casi eclatanti di : Piera Aiello , della sua cognata Rita Adria , Lea Garofalo ) si parla solo al maschile .Cosi pure    in ambito  della legalità    Infatti : << C’è la necessità di invertire la rotta rispetto alla memoria di Marcella, negli anni sempre un po’ bistrattata, - dice il poliziotto Roberto Belfiore, vicepresidente del Sap di Mesagne - quindi abbiamo scelto Marcella come simbolo di rinascita e della memoria, e abbiamo scelto di farlo con Libera perché a Mesagne rappresenta il riscatto sociale dei mesagnesi” prosegue Roberto Belfiore. “M

Welch e Radius, l'ultimo sogno di © Daniela Tuscano

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Di Raquel Welch, scomparsa a 82 anni il 15 febbraio scorso, sapevo pochissimo. Quanto bastava. Che era bella e festosa, donna totale, più erede di Mae West o Rita Hayworth che antenata di Shakira.    Anche se si denudava, c'era qualcosa di pudico nel suo corpo, nel suo sorriso eburneo e meticcio. Qualcosa che l'accomunava alle tele rinascimentali, alle allegorie di Giacomo Serpotta, e, in fondo, alla famiglia. Mentre lei spopolava con pellicole destinate a rimanere nell'immaginario collettivo benché non sempre memorabili ("Un milione di anni fa, il bikini in pelle!),  io trascorrevo la mia estate calda ad Arenzano in compagnia dei pupazzi Disney e di mio padre che si divertiva leggendo "Piccolissimo" del mitico Antonio Amurri :   piccolissima, gustosa saga familiare grazie alla quale conobbi per la prima volta il nome di Raquel. Il protagonista, papà Antonio medesimo, trovava "inquietante" l'apprezzamento verbale - "fichissima'! - tribu

che noia che barba questo politicamente . basta una vignetta dubbia ed ambigua per scatenare polemiche ed accuse di misogenia verso chi ci lotta ogni gior

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Nei giorni scorsi ho condiviso sul mio account  facebook questa vignetta /meme dall'ironia ambigua ed stereotipata perché credevo ( ed credo ancora ) come dico nel corso  nella discussione fb e nelle ultime righe qui sul blog   che tali luoghi comuni e stereotipi possono e devono  essere combattuti con le loro stesse armi e provando a smontarli con l'ironia e il dialogo . E' vero  che  la  vignetta  \ meme (  riportato  a sinistra )     condiviso  perché credevo fosse ironico non avevo idea che esso fosse misogino. Credevo fosse si un luogo comune stupido ma non misogino . Ma  poi  riflettendo    sulle osservazioni fattami  durante le  discussione(   che  trovate  qui     )       in particolare     Attivo Danila Selis Giuseppe Scano . Ti consiglio di evitare di riportare questi luoghi comuni. Ti abbraccio Mi piace Rispondi 1 g Attivo Autore Giuseppe Scano Danila Selis  vero . Però il problema è che a volte le persone non solo. le donne sono ambigue ed non si capisce quand