Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta 25 novembre

Filippo Addamo e l’omicidio di Rosa Montalto: la storia del giovane che ha ucciso la madre perché era geloso che lei dopo avergli abbandonati s'era rifatta ua vita

Immagine
  canzone  consigliata   PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE - Domenico  Bini  rimettendo in  ordine  messanger  ho trovato questo vecchio articolo  adatto per la giornata del 25 novembre da d https://www.thesocialpost.it/ di  CRISTIANO BOLLA  CRONACA NERA 04 NOVEMBRE 2021, 20:37 / AGG: 04 NOVEMBRE 2021, 23:02 Filippo Addamo e l’omicidio di Rosa Montalto: la storia del giovane che ha ucciso la madre perché era geloso L'omicidio di Rosa Montalto ha sconvolto l'Italia nel 2000: il figlio Filippo Addamo è stato condannato a 17 anni per omicidio ed è libero dal 2019. Questa sera la sua storia da Franca Leosini Filippo Addamo non è un nome nuovo alle cronache: nel marzo del 2000 ha ucciso la madre Rosa Montalto, omicidio per cui ha scontato 17 anni di carcere. Da due anni è libero e questa sera, giovedì 04 novembre 2021, Franca Leosini racconterà la sua storia nel corso del suo nuovo programma, Che fine ha fatto Baby Jane?. Bisogna tornare indietro al marzo del 2000

contro il femminicidio e la violenza Senza se e se Senza ma

Immagine
Oggi  25 novembre   un nuovo 8 marzo   lascio la parola a questo editoriale    della  rivista  free  www.ioacquaesapone.it/ Senza ma Mar 26 Ott 2021  | di  Angela Iantosca  |  Editoriale “Sono atti violenti, ma quelle ragazze avevano bevuto”. “È stato accertato che la violenza è stata consumata, ma lei avrebbe potuto evitare di andare in giro di notte…”.“Mio figlio è stato condannato, ma la giustizia ha esagerato…”. “L’ho picchiata, ma è stata lei a provocarmi...”. Siamo ormai nella società del “sì, ma”. Della non pienezza, delle frasi dette senza convinzione, dell’assunzione di responsabilità a metà, delle finte condanne verbali ad azioni violente, ma in fondo legittime. Assistiamo continuamente a questo allontanamento da noi di ciò che abbiamo commesso. Come se niente dipendesse dalle nostre scelte, come se fossimo sempre innocenti, nonostante le prove e non fino a prova contraria. Come se volessimo distrarre chi ci ascolta da ciò di cui siamo stati artefici, portando il focus sull’a

Per capire la violenza bisognerebbe ascoltare le vittime e incoraggiarle a parlare.ecco perchè celebrò il 25 novembre anche se odio le giornate a tema

Immagine
   segnalo  questa  interessante  iniziativa   Quando sei vittima di violenza, domestica, non sei solo una donna che ha subito un trauma con cui dovrà convivere tutta la vita. Spesso sei anche una madre che ha condiviso quella violenza con i suoi figli, che la condivide, che ha il dovere di esorcizzarla. In un sforzo continuo e in divenire: perché il violento non si arrende mai. Non è mai una dinamica post traumatica, ma sempre in elaborazione. Così come il pericolo e la minaccia. La natura dell'orco è quella di continuare nel suo intento distruttivo, utilizzando i mezzi a propria disposizione (altre persone, ricorsi legali, minacce sui social, aggressioni, violenza economica, subalterni o sottoposti, nuove partners, denigrazioni costanti, sistemando magari testimoni in case e macchine più comode per le ritrattazioni in tribunale) e soprattutto accanendosi sui figli a cui viene fatta pagare la non sottomissione della madre alla violenza. In tutto questo, le istituzioni vanno a rile

14enne picchiata e minacciata perché si rifiuta di indossare il velo: denuncia madre e fratello maggiore

Immagine
https://www.thesocialpost.it/ CRONACA ITALIA 15 NOVEMBRE 2021, 14:43 14enne picchiata e minacciata perché si rifiuta di indossare il velo: denuncia madre e fratello maggiore                      BARBARA BUFFA  Un'adolescente ha denunciato madre e fratello che per mesi l'hanno picchiata e minacciata per via della sua scelta di non indossare il velo islamico. Aperte le indagini sul suo caso. Una 14enne è stata maltrattata per mesi dai familiari nella sua casa di Ostia. Un’adolescente di religione islamica è stata maltratta e picchiata per mesi dalla madre e dal fratello, per via della sua scelta di non indossare il velo. La giovane ha sofferto a lungo in silenzio prima di decidere di rivolgersi ai carabinieri della stazione di Ostia, denunciando quanto vissuto fra le mura domestiche. Sul suo corpo sono state individuate ferite dovute alle aggressioni. Picchiata e minacciata da madre e fratello perché non vuole indossare il velo islamico La madre 39enne e il fratello di 17 anni, s

Contro i femminicidi l'inno in sardo di una generazione in un videoclip dalla scuole medie di ozieri ,CHENA TIMIRE adattamento in Sardo del brano Cancion sin miedo della cantautrice messicana Vivir Quintana

Immagine
E’ una  piaga sociale quella dei femmicidi difficile da estirpare  per le sue  radici profonde nella violenza a sua volta ben radicata nella cultura maschilista  di cui è ancora permeata la nostra società. I giovani sono la speranza del cambiamento.  E il cambiamento può  arrivare solo cominciando dal basso,  cioè dalla scuola.  Un mondo migliore è possibile;  costruire una società dove le donne possano vivere libere, è necessario .   E  norizia     dei giorni  scorsi  (  trovate  a lato  prese  dalla loro  pagina fb   trovate  sotto  l'url     gli articoli della  nuova  e  dell'unione    sarda    )    di  una   terza media  di Ozieri     che    ha       creato  Il brano  Chena Timire   una  versione sarda dell'originale      “ Canciòn sin miedo ”     della cantautrice messicana Vivir Quintana.     La canzone di  Vivir Quintana  parla della violenza che subiscono le donne, è diventata un inno nelle proteste femministe non solo  in Messico  .  Essa    da   https://es.wikiped

donne in fuga dalla violenza e donne che resistono

Immagine
  Un altro  aspetto  , soprattutto  quello    della seconda  storia  , quello del femminicidio  e delle  violenze  in famiglia   che costringe    molte  donne  o   evadere  \ fuggire     ( prima storia  ) o a sopportare  per  anni ed  il bene dei figli  e magari a denunciare  ( sempre  che  rimangano vive  )  il  loro carnefice  \ aguzzino  .   La  prima   è presa da  GENTE 9 Apr 2021                                         di MONICA MOSCA La pagina del direttore La “moglie in fuga” che in Cina è diventata un faro per tutte quelle che invece restano È nata nel 1964 in Tibet, in una famiglia modesta. La chiamarono Su, un nome piccolo per una bambina piccola: nessuno poteva immaginare quale sarebbe stato il suo destino. Non certo il padre, che la considerava meno di niente e che non voleva farla studiare; nemmeno la madre, troppo acciaccata e spaventata dalle botte che ogni giorno prendeva dal marito. Su riuscì comunque a diplomarsi alle scuole superiori, caparbiamente, e lasciò il suo P

Femminicidi, il padre di una ragazza uccisa: "Faccio l'autista, la notte le donne sole hanno paura"

 qualche  giorno  fa   facendo pulizia  dei preferiti  e della  cronologia    in modo  da eliminare   determinati siti    e determinate  pagine     per spezzare  il  circolo  vizioso   della mia porno dipendenza   ho ritrovato     questo    articolo interessante  .,  cosi  rispondo  a  chi mi    chiede  perchè  qui  o  sui miei  social  condivido  troppi post  femministi  oltre i  classici    del  25  novembre  [ giornata  contro i femminicidio ]  .   Femminicidi, il padre di una ragazza uccisa: "Faccio l'autista, la notte le donne sole hanno paura" "Le donne che camminano di notte non lo fanno normalmente: le vedi con il passo svelto, che fingono una chiamata o che portano in mano mazzi di chiavi che sembrano mazze per difendersi. Da uomo, che può camminare normalmente quando torna a casa dopo il lavoro, provo una brutta sensazione". A parlare è Giovanni Lelli, papà di Nicole, ragazza romana uccisa a 23 anni con un colpo di pistola dall'ex compagno. Lelli h

coraggio di denunciare ed andare a processo per femminicidio - violenze in famiglia . la storia d Patrizia Cadau

Immagine
 Giovedì, 18 marzo alle 12.30, al Tribunale di Oristano, c'è l'udienza  che  riguarda  la carissima Patrizia Cadau, per  il processo contro l'ex marito, per le violenze inaudite a cui ha sottoposto per anni  Patrizia e i figli  .  Patrizia, "viva", nonostante le violenze subite, è un simbolo per tutte le donne che non hanno avuto  la forza di denunciare e che non ce l'hanno fatta. N.b    ho  provato  a  chiederle  se   raccontava  per  queste pagine   qualcosa  di tale  vicenda   ma  ha  riferito    che  preferisce  non rilasciare   dichiarazioni  Quindi   il  racconto si  basa   su :   quello che ho trovato in rete     https://www.corrieresardo.it/cronaca E’ la triste storia “di una donna forte” quella di Patrizia Cadau, capogruppo del Movimento 5 Stelle presso il consiglio comunale di Oristano, che ieri è apparsa davanti al giudice per l’esame della sua versione dei fatti, esame che continuerà il 19 novembre, nella causa per maltrattamenti subiti. Da sempre

per la giornata contro la violenza sulle donne meglio una campagna shock che una banale e ridicola come quella di quest'anno

Immagine
leggi anche effetti dell'analfabetismo funzionale e fake news su una provocazione per sensibilizzare la battaglia contro il femminicidio e la sua cultura AVVISO ALLE FEMMINISTE E NON Da leggere tutto, altrimenti si scambia aglio per cipolla come è successo per l'iniziativa di Nantes ( vedi url sopra ) . Ora veniamo al post vero e proprio . Eccoci come ogni anno alla giornata contro le violenze sulle donne . Un' altra giornata ipocrita puli coscienza . E ai soliti , salvo eccezioni , dei soliti post \ foto simbolo di scarpe rosse ed altre amenità. Poichè immagino già , sono lungimirante 😂😜😊😁, che ci sarà ancora qualcuno\a che . nonostante l'abbia chiarito più volte in precenti articoli ( I II ) mi accuserà e mi dirà che sminuisco le lotte delle donne contro i femminicidi neanche rispondo e ci perdo tempo a in spiegazioni , si rileggano gli articoli linkati nelle righe rprecedenti . Ora mi chiedo << [...] Ogni anno sento nomi nuovi nell’elenco infi