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Visualizzazione dei post con l'etichetta femminicidio

il femminicidio è frutto della cultura patriarcale di Ivana fabbris e Alessandra Angeli

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 con  questi  due     post    non miei     ma  che  mi trovano  d'accordo   ,  d'altronde per   chi  ancora  non lo  avesse  capito     lo spirito del blog  e  delle  appendici   social   è anche questo  ,   concludo    fino  al prossimo  femminicidio 😡😠      di parlare  di tale  tematica   di cui  faccio    fatica   nonostante    combatta    tutti  i  giorni     contro  il  maschio alfa      che   è in me .   Ivana Fabris · Fatemi capire: perché si insiste solo a dire "donne, andatevene al primo episodio" o "non andate agli appuntamenti chiarificatori" e non si insegna ai ragazzi, sin dall'infanzia, a sopportare la frustrazione dei no? Sono almeno 30 anni che si vedono genitori avere un atteggiamento sottomesso a bambini resi dei tiranni da un lassismo educativo fatto di infiniti sì, spacciato per libertà e rispetto dei più piccoli senza il contraltare non solo delle regole (spiegate) necessarie alla vita ma anche del dialogo intimo, dell'interess

La Sardegna resta ancora una regione ad alto rischio di femminicidio I maltrattamenti domestici sono frequenti ma c’è timore a denunciarli

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le lacrime ipocrite dei vicini di giulia Tramontano. La 29enne, al settimo mese di gravidanza, è stata uccisa a coltellate

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  LEGGI  https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/06/blog-post.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/06/giulia-tramontano-visitazione-profanata.html  tra i tanti bla  .... bla  ...   sull'ennessimo cas fmminicido  ,  reso ancora  più brutale   per  il fatto che      fosse  al 7 mese di gravidanza  , c'è  anche ipocrisia  da  parte   dei vicini    di  casa  o di condominio  nessuno vede o sente niente stranamente però a piangere ed arrabbiarsi soprattutto  davanti a media   vere    video   sotto     sono buoni . Avrebbero fatto meglio a stare in silenzio come hanno fatto mentre la uccideva e gridava aiuto consiglio anche  se  è  come dare  le perle  ai porci   "Sopravvissute" è un libro potente. Doloroso e coraggiosissimo. Pagine che restituiscono voce e dignità alle donne vittime di violenza. Pagine di vita che scorrono nei loro racconti senza mediazione. Resti dentro le loro storie. Anzi, sono loro e le loro storie che res

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 Ogni  parola   in più  davanti a   simili fatti    è superflua  . Quindi  è meglio  meditare  in silenzio   , nel dolore  , nel rispetto   .  Infatti  è sempre più difficile trovare le parole che non siano demagogiche  o  soprattutto   già state  dette   e ripetute   da  diverse  intellettuali   femministe  ( ma anche no  )    davanti ad un femminicidio come quello di Giulia ancora più   abberrante visto che lei era al 7mese  di gravidanza e per le dichiarazioni rilasciate da mostro in fase d'interrogatorio  lascio come commento la suonata  del silenzio P.s Ho appena sentito al tg che ne hanno ucciso anche se non"in maniera atroce " un altra . Ancora più sgomento 

La storia della 17enne che rifiutò di sposare l’uomo che aveva abusato di lei dice oggi nella giornat del 25 novembre «Fuggite da chi non vi rispetta »

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Oggi la giornata internazionale contro la violenza di genere  2023  Riporto   chi la  conosce   già  può  saltarla   . Annche  se  andrebbe   far  apprendere  i  giovani  un pezzo di storia  d'italia   e  che  il   femminicidio  non è  solo  omicidio  .La storia della 17enne che rifiutò di sposare l’uomo che aveva abusato di lei .  Infatti   Il rispetto reciproco, il rifiuto della violenza, il contrasto verso ogni forma di discriminazione, brutalità e sopruso sono un impegno e una responsabilità per tutti. La violenza  soprattutto quella  verso le  donne  non è un destino, dobbiamo andare oltre lo stigma dell’irreversibilità. La strada da fare  tanta, ma la violenza e le  sue  origini ed le  cause    si possono   e  si devono   combattere offendo alle vittime un’alternativa, attraverso una rete di protezione e assistenza che le accompagni in un percorso di affrancamento e liberazione ». Qualcuno  leggendo  quest'articolo mi  dirà  , ma  è  dell'anno scorso    che 

quando ad ucciderti oltre un uomo è anche l'indifferenza dei vicini di casa

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  Il    caso    in questione è della  settimana      scorsa    e    quindi  il mio post  sui  femminicidi non è, aggiornato   all'ultimo   di   . Ma  d'altronde  è pressoché  impossibile stare  dietro   a  tutte le  aggressioni   (  quando va bene  )  e  omicidi  da  parte      di persone   con   cui  hai  o hai   avuto   una  relazione o  ti fidi   come  l'ultimo  caso    sentito  poco  fa al telegiornale è avvenuto a Giarratana ( Ragusa ) : la vittima è Rosalba dell'Albani, 52 anni . .  Infatti nel  caso  di Giovanna  c'è  , un classico  ,   L’incapacità dell’uomo (  ecco   perché   dico  che noi uomini  andiamo  rieducati   ed  aiutati  )   di accettare le scelte di vita della vittima, che aveva deciso di interrompere la relazione. Un’arma da fuoco, nel  caso   di  Giovanna Frino , detenuta in ragione del fatto che  l’uomo era stato in passato una guardia giurata. Un copione  drammaticamente ricorrente, che si caratterizza in questo caso anche per un ele

COME SI COMBATTE L'ODIO PER LE DONNE DIFFUSO ATTRAVERSO I SOCIAL? di Marisa d'amico

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     Antefatto sono diversi elementi che caratterizzano la terribile vicenda di Giovanna Bonsignore. La ferocia con cui l’uomo si è accanito contro la vittima, colpendola con decine di fendenti. Un evidente movente di genere. Il suicidio dell’uomo. E, ancora, la circostanza che, sui social network, attraverso alcuni post e contenuti minacciosi nei confronti della vittima, proprio l’omicida avesse manifestato in modo evidente un’indole pericolosa. Quest’ultimo elemento è denso di implicazioni: sempre più spesso le immagini e le comunicazioni diffuse nel mondo del web contribuiscono a creare un clima ostile alla parità di genere, creando dei veri e propri incubatori di violenza. A partire dal 2015 l’associazione Vox Diritti ha promosso un progetto, “La Mappa dell’Intolleranza”, con l’obiettivo di monitorare la diffusione dell’odio, in particolare su Twitter, nei confronti di alcuni gruppi tradizionalmente discriminati. In tutte le edizioni del progetto, le prime vittime de

che noia che barba questo politicamente . basta una vignetta dubbia ed ambigua per scatenare polemiche ed accuse di misogenia verso chi ci lotta ogni gior

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Nei giorni scorsi ho condiviso sul mio account  facebook questa vignetta /meme dall'ironia ambigua ed stereotipata perché credevo ( ed credo ancora ) come dico nel corso  nella discussione fb e nelle ultime righe qui sul blog   che tali luoghi comuni e stereotipi possono e devono  essere combattuti con le loro stesse armi e provando a smontarli con l'ironia e il dialogo . E' vero  che  la  vignetta  \ meme (  riportato  a sinistra )     condiviso  perché credevo fosse ironico non avevo idea che esso fosse misogino. Credevo fosse si un luogo comune stupido ma non misogino . Ma  poi  riflettendo    sulle osservazioni fattami  durante le  discussione(   che  trovate  qui     )       in particolare     Attivo Danila Selis Giuseppe Scano . Ti consiglio di evitare di riportare questi luoghi comuni. Ti abbraccio Mi piace Rispondi 1 g Attivo Autore Giuseppe Scano Danila Selis  vero . Però il problema è che a volte le persone non solo. le donne sono ambigue ed non si capisce quand