William Shakespeare Romeo e Giulietta Trasfigurazione moderna 4 mani di: Bhaky and Kurtz. Nota introduttiva. Intervento di Mercutio: E’ vero, io parlo di sogni, che sono i figliuoli di un cervello ozioso, generati da null’altro se non da un vano fantasticare, e d’una sostanza imponderabile quanto l’aria , e più incostante del vento che pur ora corteggia il gelido seno del settentrione, e che, indi, crucciato, muove rivolto il viso al mezzogiorno stillante di rugiada. Romeo:- Temo che sia sempre troppo presto: L’animo mio Presagisce una qualche terribile conseguenza che Tuttora si tien sospesa in alto alle mie stelle, e che avrà un doloroso Inizio del suo corso terribile con la festa di questa notte, e metterà fine ad una vita spregiata, come quella che il mio petto rinserra, mediante una qualche infame condanna a una morte prematura… Benvolio a Romeo: Ami forse? Romeo:Non sono… Benvolio: Non ami, dunque? Romeo. Non sono nelle grazie là dove io amo. Benvolio: ah, che l’amore, pur esse