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La California è qui: è pisano il re del surf Federico Nesti, 19 anni, è appena diventato campione italiano

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Concludo per oggi le storie  se    ne volete altre  seguitemi  su : i  mie due  account   (    I II   )  e la  pagina di    facebook  o  twitter   da   http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/  del 27\1\2016 La California è qui: è pisano il re del surf Federico Nesti, 19 anni, è appena diventato campione italiano. Ha vinto la competizione nazionale nella categoria longboard: "Ho imparato grazie alla nonna che mi portava in spiaggia anche d’inverno" di Mario Neri TIRRENIA. «Il surf lo impari in acqua, le scuole non servono. Io non ne ho mai fatta una. Lo impari provando ad alzarti sulla tavola con le onde piccole e quelle più grandi. Ogni volta che vai sotto, magari bevi, ma poi risali in sella, è uno scatto, aggiungi una tacca alla tua confidenza con il mare e la sua natura. Io sono cresciuto così, guardando gli altri, e infilando fin da bambino il vialetto di sabbia fra la 46esima Brigata e il Lido del Carabiniere». Fede

Bari, la Marina espone le sue armi in Ateneo e gli studenti insorgono: "E' un luogo di pace"

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 ti potrebbe interessare  Bari, armi in mostra all'Ateneo: l'ira degli studenti   da http://bari.repubblica.it/cronaca   25\1\2016 Polemica all'Università per la presenza di miltari armati in occasione della firma dell'accordo di collaborazione con la Marina militare. Link: "In luoghi come questi dobbiamo promuovere la pace" di FRANCESCA RUSSI L’occasione è stata la firma dell’accordo di collaborazione fra Università di Bari e Marina militare. Preceduta da un convegno su “Stabilità e sicurezza nel contesto marittimo”. Così nel cortile dell’Ateneo è stata calata una enorme bandiera tricolore della Marina e nei corridoi interni è stata allestita una mostra di strumenti, armi e mezzi della Difesa. “Questa giornata si colloca all'interno di un rapporto particolarmente solido tra Università di Bari e Marina militare: questa convenzione significa soprattutto ampliare lo spettro delle attività format

amore tra gatti , Coppia trans si sposa e sogna un bambino ,

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Amore tra gatti: la sorella è paralizzata, se ne prende cura Due gattine separate dopo lo svezzamento si ritrovano e quella che sta meglio non abbandona più la malata da http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca del 23\1\2016 Alessia e Davide si sposano, la coppia trans sogna un bambino. Uno dei genitori paga le spese per la fecondazione Orbetello, entrambi i partner hanno cambiato sesso. Cerimonia fissata per il 6 febbraio. Ecco come esaudiranno il loro desiderio da  http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/  27\1\2016  di Ivana Agostini Alessia  e  Davide  APPROFONDISCI Cambiano sesso e si sposano "La Chiesa non condana Alessia e Davide" Otto, il maialino (vegano) da passeggio sul Liston Gloria e Fabi

All'estero hanno ragione su noi italiani non ci capiscono ....

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.....  ci capiscono la vicenda

Note tribali dal Sudafrica con il modenese Riccardo Moretti La storia di Riccardo, musicista modenese, trapiantato a Città del Capo

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da http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca  del 25\1\2016  Note tribali dal Sudafrica con il modenese Riccardo Moretti La storia di Riccardo, musicista modenese, trapiantato a Città del Capo di Laura Solieri MODENA. «Sono sempre stato circondato dalla musica, mio padre suonava la chitarra. Il mio maestro, quando avevo nove anni mi disse che ero negato. Poi sperimentò su di me un corso di jazz e in pochissimo tempo trovai la mia strada. A 13 anni iniziai a salire sul palco e quello è rimasto il mio mondo».   Da Modena al Sudafrica dove si è trasferito da diversi anni, il musicista Riccardo Moretti , classe 1972, si esibisce nei locali e nelle manifestazioni più importanti e prestigiose in Italia e all'estero come ad esempio Pflasterspektakel (Austria), Ferrara Busker, Pennabilli, StreetLife (Monaco), Gurtenfestival (Bern), CapeTown Jazz Festival, BalHarbour e PhiBeach (Costa Smeralda). La musica di Riccardo Moretti da Modena a Città

Barbone entra in autogrill, la cassiera lo riconosce: "Papà sei tu! Ti cerco da 20 anni

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http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/  Oggi alle 16:44 Foto simbolo Suo padre se n'era andato di casa quando lei aveva solamente tre anni. Oggi la giovane Shoshannah, 23enne dello Stato Usa dell'Idaho, lo ha ritrovato nella maniera più incredibile. Mentre era al lavoro, cameriera in un autogrill nei pressi della città di Post Falls, la ragazza si è vista arrivare al bancone un senzatetto. L'uomo ha tirato fuori un tesserino dei servizi sociali, che dà diritto a pasti gratis per le persone indigenti. E, leggendo il nome del clochard, è rimasta pietrificata. "Sono scoppiata a piangere. Era il nome di mio padre!", ha raccontato alla tv locale KHQ Local News. "'Sei il mio papà!' - gli ho detto. E lui ha risposto: 'Forse sì'. E così ci siamo abbracciati". Sempre secondo quanto riferito dai media locali, dopo una lunga e commovente chiacchierata l'uomo avrebbe promesso alla figlia ritrovata di non abb

La Venere capitolina coperta con dei pannelli per la visita di Rohani e a mancanza di prendersi la resaponsabilità del gesto facendo da scaricabarile verso altri

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 rissunto  della  vicenda h ttp://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/crozza-venere-capitolina-e-diventata-scarpiera-ikea-per-non-offendere-rouhani/226298/225578   http://www.huffingtonpost.it/giuseppe-musmarra/i-nudi-coperti-dei-musei-capitolini-come-a-firenze-per-rispetto-degli-altri-ma-non-di-se-stessi_b_9075624.html Leggo  su il televideo  la  rai    del consueto vizio  italico  delo scaricabarile  \  palòleggio di responsabilitaà  quando  si fanno delle figure  di merda    barbine      SOVRINTENDENZA:STATUE?      CHIEDETE A P.CHIGI         "Sulla vicenda delle statue dei Musei       Capitolini coperte in occasione della       visita del presidente iraniano Rohani       dovete chiedere a Palazzo Chigi".     Così la Sovrintendenza capitolina smen-      tisce un suo ruolo nella decisione di       coprire le statute nude e precisa: "la      misura non è stata decisa da noi, è         stata una organizzazione di Palazzo         Chigi, non

27 gennaio 2016 Giorno della Memoria - Due testimonianze a confronto Primo Levi e ETTY HILLESUM

 Come tutti i  27  gennaio  mi chiedo   serve ancora  la  giornata della memoria  ?  Pi però tale elucubrazione  scompare perchè , mi ricordo che ho già risposto nelle mie tante riflessioni a mente fredda   in  un post del febbraio scorso   : <<  serve  ancora il giorno dela memoria  ? >> da  https://www.facebook.com/fraternitasalesiana.lariva PRIMO LEVI: "Oggi io penso che, se non altro per il fatto che un Auschwitz è esistito, nessuno dovrebbe ai nostri giorni parlare di Provvidenza" (Se questo è un uomo, ultimo capitolo) .,  2. ETTY HILLESUM: "L'unica cosa che possiamo salvare di questi tempi, e anche l'unica che veramente conti, è un piccolo pezzo di te in noi stessi , mio Dio... Io non chiamo in causa la tua responsabilità" (Etty Hillesum, Diario, 12 luglio 1942)

legge cirina la battaglia continua

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dopo  le manifestazioni  nelle piazze  italiane  nella giornata  del 23\1\2016   la battaglia  continua  .   Perché  Continuerò nelle mie  battaglie   fin quando esisteranno  gente  come questa  per  chi non vedesse  il video   ecco che  c...  ha detto   “Sono contrario ai preservativi, non li uso e sono contrario. Abbassano il piacere e interrompono il momento.  La soluzione alle malattie è la sessualità responsabile. Sono contrario anche alla pillola del giorno dopo.” Poi continua sulle donne… “La condizione ideale è quella di avere un solo uomo o una sola donna nella vita, io non lo posso dire ma invidio chi ha questa possibilità. La moglie sottomessa cristiana è la pietra fondante, la pietra su cui si edifica la famiglia. Sottomessa significa messa sotto, cioè la condizione per cui la famiglia possa esistere. Una donna mite”.  poso capire   simili  scelte  anacronistiche  e  spesso ipocrite  espresse nella prima  parte dell'intervento  , ma    quello che dice

La shoah dei bambini . giorno della memoria 2016

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Anche questo ė stato

August Landmesser fu l'uomo che nel 1936 si rifiutò di salutare Hitler

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Ho scoperto   questa  storia     d'ogi l'anno scorso  proprio quiando ormai per i media  la  giornata  della shoak  era già stata  archiviata e digerita . Ma per  non annoiare   e  non renderla  ancora più odiosa ale  nuove  generazioni   l'ho archiviata   . Infatti  quest'anno  mentre  cercavo  ispirazione  e storie  nuove  per evitare  di scadere  nel solito post  retorico  e ripetitivo su tali eventi   che ormai (  ma purtroppo non è cosi  )    dovrebbero  essere relegati al passato  ho ritrovato   questa  storia  . Essa  è    poco conosciuta  al tritacarne mediatico , la  vicenda  è  quella  di  August Landmesser ( che  trovaste rikassunta  oltre  nella pagina di wikipedia  che riporto sottto in questo  libro  : L'uomo che disse  no ad  Hitler  \ Josef Mayr-Nusser un erore  solitario    di Frncesco Comina    ,  foto a destra ) di  fu l'uomo che nel 1936 si rifiutò di salutare Hitler. Troppe storie sono rimaste in silenzio, nell'attesa che qualcun

Crede di essere sposata da 20 anni. In realtà il marito aveva chiesto il divorzio subito dopo le nozze

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L'UnioneSarda.it  »  Cronaca  »  Oggi alle 17:19 - ultimo aggiornamento alle 19:13 Crede di essere sposata da 20 anni. In realtà il marito aveva chiesto il divorzio subito dopo le nozze Gabriel Villa e Cristina Carta Dopo vent'anni di matrimonio, ha scoperto di essere... divorziata. È davvero surreale la storia - raccontata dal  New York Post  - che vede malcapitata protagonista Cristina Carta, 59enne, residente nella Grande Mela, dal cognome di origini sarde. Tutto inizia nel 1994, quando Cristina, insegnante di italiano al Boston College, accetta la proposta di nozze di Gabriel Villa, brillante e facoltoso avvocato, oggi 90enne, reduce da una precedente relazione, dalla quale ha avuto una figlia. "Era assolutamente affascinante e nonostante la differenza d'età è stato amore a prima vista", racconta la Carta alla giornalista del Post Kathianne Boniello. Una passione andata avanti fino al novembre scorso. Quando Cristina ha scoperto

l'identità chiusa non è sintomo d'integrazione e incrementa il fondamentalismo le dichiarazioni dell'imam Sami Abu-Yusuf,sui fati di colonia avvenuti nela notte di capodanno

concordo  con quanto dice Massimo Granellini 22/01/2016 MASSIMO GRAMELLINI Secondo l’autorevole parere di un imam di Colonia, Sami Abu-Yusuf, la responsabilità delle violenze di Capodanno non sarebbe da attribuire ai maschietti che intimidivano e palpeggiavano, ma alle indigene che li provocavano andandosene in giro mezze nude e intrise di profumo. Rimango un ostinato fautore del dialogo, però vorrei che qualche illuminato ci spiegasse come si fa a dialogare con un troglodita che considera demoniaca la femminilità e vorrebbe estirparne ogni traccia, almeno in pubblico. Uno che, pur vivendo in Germania da decenni, non ha mai compiuto un solo passo verso la cultura che lo ha accolto, comportandosi nei fatti come un invasore arrogante e ottuso. Chiunque di noi, quando va all’estero anche solo per un giorno, si sforza di adeguarsi al contesto. A questo imam, invece, del nostro contesto non importa un fico. Ci considera una massa di degenerati e si rifiuta di prendere in considerazi

anche noi italiani abbiamo fatto la shoah e l'olocausto I campi di concentramento fascisti in Jugoslavia

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  anche noi italiani    non fummo immuni  dai  crimini dell'olocausto  ma  di questo  non tutti  ne parlano e  chi lo fa  viene bollato  come   anti patriota    da   http://www.trentino-suedtirol.ilfatto24ore.it/ Lunedì, 29 June 2015 17:45 Scritto da Davide Allegri I campi di concentramento fascisti in Jugoslavia “Il mio nome è Marija Poje. Sono una ex internata nel campo di concentramento forzato di Rab-Arbe e di Gonars. Sono nata il 5 aprile 1922 a Gorači, un paesetto sperduto tra i boschi al confine tra la Slovenia e la Croazia. Sono stata arrestata e internata alla fine del mese di luglio del 1942 con tutta la mia famiglia, con tutta la gente del mio paese, i bambini, i vecchi, tutti. Ci hanno bruciato le case a Stari kot dove mi ero trasferita dopo il matrimonio. Siamo partiti solo con quello che siamo riusciti a portarci dietro. […]In quella bolgia infernale dove il pianto dei bambini si alternava agli urli delle donne alle quali avevano appena fucilato

la rai e i media si dimentica di celebrare \ ricordare il 27 gennaio

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siamo vicino al 27  gennaio  , strano che la Rai   dimentica    ( di solito ci faceva  due  palle  cosi )   di ricordarlo  .  Certo da  un lato  è meglio  perchè tali eventi vanno  ricordati sempre  e non ipocritamente  e  non solo quel determinato giorno  Infatti per  non dimenticare ne parlo adesso e  se  capita  (  vedete archivio  del blog  )  anche  al di  fuori del giorno canonico  . Anzi   che fare  il  solito pistolotto e la solita  spiega    vi accontenterò delle storie    è  questa  è  una   di  oggi  .  Infatti   <<  Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre. Per questo, meditare su quanto è avvenuto è un dovere di tutti. >>  Primo levi .  Ma  sopratutttutto perchè cerco di fare  mio    giorno per  giorno    quanto dice  : << La pagine della Memoria non vuole essere solo la memoria del più grande genocidio dell'umanità ,ma