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Ci vuole un piano che salvaguardi tutti: la natura selvaggia e noi uomini In memoria di Uno, il cane ucciso dai lupi per salvare il gregge

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da www.repubblica.it/cronaca  del  16\6\2021   Era del mio vicino. Vi parlo di lui perché le autorità ascoltino pastori ed esperti.    Uno è morto sul lavoro. Gli sono stati fatali la notte, la solitudine e il suo coraggio. Aveva sette anni e Uno era il suo nome. Lavorava in team con altri due pastori maremmani (Due e Serse), custodi di un gregge nella montagna di Piacenza, che è grande, selvatica e abbastanza sconosciuta, come quasi tutto l'Appennino. L'Italia, della lunga spina dorsale che la regge, la nutre e la irriga con l'acqua di cento fiumi, sa veramente molto poco. Uno, Due e Serse nel pomeriggio avevano messo in fuga tre lupi, a pochi metri dalla fattoria e dal gregge. Tre contro tre, un combattimento breve e dall'esito quasi scontato, l'etica territoriale del cane lo rende, a parità di peso e di numero, praticamente invincibile, se poi deve proteggere il suo gregge le forze raddoppiano. Il lupo rinfodera le zanne, ammaina il pelo ispido sul groppone, abba

VECCHI METODI E NUOVE TECNOLOGIE POSSONO ANDARE D'ACCORDO ? SECONDO ME INTEGRANDOSI ED AGENDO INSIEME SI

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il mio viaggio dei bilanci nell'avvicinamento a i 50 procede con questo post . nonostante abbia conosca alcuni trucchetti dritte per leggere gli articoli bloccati se non ti abboni considero ancora , essendo nato ed formato da una determinata cultura ( anni 60\70 e cultura edononistica ed reflusso anni 80\90 )     a metà degli anni 70 , più  precisamente  44  anni fa,  considero i vecchi metodi  ancora utile   ed integrabili  con le   nuove  tecnologie  cioè   la  cosiddetta  rivoluzione digitale  .  Lo   so che  la generazione Y  o meglio  la millennial generation\ generation next   considerano    antiquati   o jurassici ma   [....]  non sempre ciò che è più avanzato è davvero più utile o amichevole. Quante volte ci siamo trovati alle prese con strabilianti innovazioni tecnologiche che però ci hanno fatto rimpiangere i cari,vecchi, semplici metodi del passato? Quando ad esempio per mettere in funzione un oggetto bastava aprire la scatola e accenderlo,senza dover sottostare a compli

per il razzismo ( ovviamente senza generalizzare ) di questa generazione non c'è o speranza spero che il coronavirus faccia pulizia e ne faccia crescere una nuova .

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  canzone  in sottofondo e  consigliata ai  sovranisti   ma  anche non Oltre la guerra e la paura (Modena City Ramblers) Dopo   la  riflessione      del  titolo  ,  scaturita    da certe risposte  basta vedere    i  commenti (   che  trovate  qui     )   a questo mio post     su    fb Giuseppe Scano 12 marzo alle ore 21:42 · e #isovranisti rosicano in silenzio DAILYMUSLIM.IT Oggi l'intera comunità islamica in preghiera e digiuno per l'Italia - Daily Muslim Oggi l'intera comunità islamica in preghiera e digiuno per l'Italia. Ultime news, approfondimenti e spunti d’interesse per la comunità musulmana italiana su Daily Muslim. N.b  Ovviamente  la  foto    è  un  foto  di repertorio   visto  che  le moschee  sono   chiuse e   le preghiere    collettive   fra  cui  quella  " plenaria   del  venerdì  sono  sospese  causa   coronavirus  E' scaturita questa mia riflessione . Giuseppe Scano 21 min  ·                                   

tolerranza o coesistenza ? la seconda seconda me

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infatti infatti il filosofo  cristian porcino in  una  recente  intervista   che trovate  qui in qusto mio post  sul suo libro   altro ed altrove   afferma : <<   Il concetto di tolleranza ha una storia importante ma col tempo tutto si è trasformato.  Trovo aberrante l’idea di un essere umano che sopporta qualcuno. È il fallimento dell’idea di umanità e di uguaglianza. Nessuno deve tollerare gli altri ma capirli, o per lo meno sforzarsi di comprenderli rispettandone le differenze. Io preferisco il termine rispetto alla parola tolleranza. Come diceva James Hillman: ‘Siamo qui non per capire tutto, ma per apprezzare quello che c’è”.>> ecco  una storia condivisa  su facebook   Ruth Ebenstein è con Ibtisam Erekat . 15 maggio alle ore 21:48 These are some really tough, painful days in this corner of the world. There is something so affirming, so incredible about my friendship with Ibtisam Erekat . It truly transcends what's going on around us. We'r

Servirebbe più tolleranza e buon senso , ma è difficile pretenderla in questi anni. Forse non siamo ancora pronti all’integrazione \ coesistenza il caso dello Sporting Center di Montegrotto Terme

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L'nico commento , oltre quello del titolo , che mi sento di fare davanti a tale news è questo : siamo nel caso d'imbecilità ed ignoranza senza confini .   Eccone un esempio  su  Politicamente scorretto patriottico pagina di fb  fogna  a  cui  mi avevano inscritto   ma  da  cui poi mi sono  rimosso e   l'ho segnalata Iside Lilith Dea  ha condiviso il suo  post . 14 ore fa Iside Lilith Dea 15 ore fa mici" A Padova i clienti di una piscina si sono andati a lamentare dal direttore per la presenza di islamici in piscina col burkini In piscina col burkini, è rivolta: "Non vogliamo gli islamici" A Padova i clienti di una piscina si sono andati a lamentare dal direttore per la presenza di islamici in piscina col burkini ILGIORNALE.IT Certo   neppure a me piacciono certio costumi da bagno , ma mica mi lamento o protesto inutilmente   con i gestori . V

L'elzeviro del filosofo impertinente /7

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Il più grande scandalo della convivenza civile risiede nella parola "tolleranza". L'etimologia di tale vocabolo affonda le sue radici nella lingua latina, e mi riferisco al termine tollere che significa proprio sollevare, sopportare. Questa definizione ha riempito per lungo tempo i libri di illustri pensatori e scrittori. Dimentichiamo gli sforzi giustamente intrapresi da Locke, Bayle e Voltaire perché  noi contemporanei abbiamo tradito (e forse superato) le loro aspettative. All'inizio si voleva indicare un'integrazione pacifica tra credenze e stili di vita differenti, ma con il trascorrere del tempo il significato si è colorato di tinte fortemente razziste. Non esiste parola peggiore di tolleranza. Io non voglio essere sopportato ma rispettato e accettato. Non voglio nessuna concessione ad esistere. Io non voglio sopportare le persone che non la pensano come me, ma ascoltarle. Io voglio condividere, dialogare, comprendere, meditare, accogliere le sfaccettatu

intervista alle vincitrici italiane di ReAct 2016 [Informarsi, dentro e fuori la Rete E parlarne. Che si debba partire da qui per risolvere il problema ? parte II ]

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come accennato  nel precedente  post   Informarsi, dentro e fuori la Rete E parlarne. Che si debba partire da qui per risolvere il problema ? Ho ottenuto  l'intervista    con  (  anche  se   come    riportato nel precedente post   il lavoro alla realizzazione hanno contribuito anche Claudio Pitzalis, Pier Andrea Cao, Alessio Zuddas, Lucia Corrias e Jacopo Lussu ) le   5 ragazze di  Cagliari che combattono l’odio online (e   sono  state   premiate negli Stati Uniti) Alessia Dessalvi, Giulia Tumatis, Giulia Marogna, Luciana Ganga, Ema Kulova .  Le  quali  si  sono  classificate terze  a livello mondiale  in una competizione di Facebook ed EdVenture Partners . l'immagine ed  i video  sopra   riportatate  sono  tratte  da  https://react2016.org/ N.b L'intervista  è  stata  fatto per  motivi  d'organizzazione   e  tempo   collettivamente  e  non  singolarmente  1) vi conoscevate prima di questo progetto ? Essendo, il progetto, promoss

trento Lei marocchina, lui italiano sposi solo grazie al giudice Nozze vietate dal consolato per motivi religiosi, alla fine il tribunale dà il via libera Fatima racconta la sua battaglia: «Ho lottato anche contro la mia famiglia»

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Scomettiamo  se il coniuge musulmano invece della donna fosse stato l’uomo? In quel caso - secondo l’ordinamento marocchino - non ci sarebbero stati problemi. Infatti la sentenza permette ad una donna islamica di poter sposare un cattolico senza che lui debba per forza convertirsi all'islam o fare finta  da  http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/  del  22 settembre 2016 TRENTO. Pare impossibile, ma in questo mondo globale c’è bisogno del giudice per unire in matrimonio due giovani di nazionalità e religione diversa. E’ stata una battaglia lunga e faticosa, ma alla fine - grazie alla sentenza del tribunale di Trento - Fatima ed Enrico, questi i loro nomi, entrambi venticinquenni, lei operaia e lui dipendente dello Stato, potranno sposarsi anche se lei è di religione islamica e lui cattolico. Le pubblicazioni sono state autorizzate proprio ieri dal Comune di Trento, ma per capire la storia di questi due giovani fidanzati bisogna far

Zerez, l'unica dimensione

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Parafrasando il bel post di Loris Righetto "Può una poesia cambiarti la vita?", rispondiamo che cambiarla è forse eccessivo, ma illuminarla, renderla più chiara e percepibile a noi stessi, forse sì. E se tanto può uno scritto, quanto può una vicenda umana, una storia in carne e ossa, insomma una persona? È questa la sensazione che si prova dopo aver ascoltato Claude Zerez, profugo siriano, esperto di Storia dell'arte e arte sacra, ospite domenica 24 gennaio del centro culturale "Alessandro Manzoni" di Bresso. Claude Zerez,  al centro  . foto   presa   da  https://www.facebook.com/media/set/?set=a.938586892856606.1073741957.128059093909394&type=3    di Daniela ( l'autrice  dell'articolo ) dove  ne trovate altre   Zerez vive attualmente in Francia. Nel conflitto che insanguina il suo paese ha perso la figlia ventenne, il padre, un fratello e un cugino. Lo studioso ha lodato "il calore e il cuore dei fratelli italiani", senza dime