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Visualizzazione dei post con l'etichetta speranza

di perfetto non eesiste nulla neppure la scienza . il caso di Giulia Toddet rapiantata e mamma, la doppia vittoria di Giulia Todde Il padre le ha donato un rene nonostante il gruppo sanguigno diverso. Aveva già adottato una bimba, dopo l’intervento è rimasta incinta

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La vita non è perfetta, le vite nei film sono perfette. Belle o brutte, ma perfette. Nei film non ci sono tempi morti, mai! ( radio freccia  )                       da la nuova sardegna del 2\3\2019     di Caterina Angotzi Giulia Todde con Mattia SOLARUSSA. La vita spesso ha più fantasia dell'immaginazione e può procurare grandi e infinite gioie, soprattutto se inaspettate. Per Giulia Todde, 41 anni da compiere, la vita ha il sorriso delicato di Mattia, nato un mese fa, nonostante tutto e tutti. Giulia aveva perso le speranze non solo di diventare mamma ma anche di condurre una vita regolare, quando i medici le avevano diagnosticato nove anni fa una significativa patologia renale, la nefrite lupica, una alterazione della funzione e della stessa struttura renale, una patologia autoimmune che in questo caso era arrivata all’ultimo stadio, impedendo qualunque terapie farmacologica vincente. Per lei rimanevano due sole alternative: il trapianto o la dialisi. In ogn

tentativo di spiegare a un nipote di 12\13 anni cos' è l'utopia

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in sottofondo    figlio del re  - Piero Marras a mia nipote che ascoltando questa canzone mi chiede cosa è l'utopia ?  "L'utopia è come l'orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L'orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l'utopia? A questo: serve per continuare a camminare." Lo  so   che   come     risposta   è  semplice   ed  banale  . Bleah,direbbe  ma mi piace....   è molto filosofica    rispetto  a  quella  etimologica   sostantivo femminile Quanto costituisce l'oggetto di un'aspirazione ideale non suscettibile di realizzazione pratica. "è un'u. la perfetta uguaglianza tra gli uomini" particolarmente Ideale etico-politico destinato a non realizzarsi sul piano istituzionale, ma avente ugualmente funzione stimolatrice nei riguardi dell'azione politica, nel suo porsi come ipotesi di lavoro o, per

Spopolamento, la sfida di Sarah Pischedda e del collegaTommaso Vagnarelli due neo architetti: azienda modello nel borgo fantasma in una tesi di laurea d'architetturaal politecnico di torino

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Speriamo  che   tale progetto   prospettato in  una tesi di laurea non sia  il  solito  parlare  e scrivere  a vuoto   e  che  dale  parole   e dalle  propposte  si  passi ai fatti  . Parlarne  \  discuterne  e  proporre ,  va  bene ma  poi diventa    bla... bla  .. ovvero solo chiacchere    dalla  nuova  sardegna  del  5\2\2018    Spopolamento, la sfida di due neo architetti: azienda modello nel borgo fantasma La tesi di laurea sul borgo Badu Andria nel comune di Padru della giovane olbiese Sarah Pischedda e del collegaTommaso Vagnarelli è stata riconosciuta al Politecnico di Torino come il miglior lavoro nel settore dell'architettura sostenibile                          di  Gianna Zazzara SASSARI. «Costruirci un futuro in Sardegna? Magari. È un posto unico in Europa con una identità ancora molto forte. E le opportunità non mancano. La Sardegna è piena di piccoli borghi dimenticati. Farli rivivere, ripopolarli porterebbe di nuovo fiducia nel futuro». Sarah Pisc

ADDIO D'APRILE © Daniela Tuscano

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Per me non è mai stato il 1º maggio, per me è la fine d'aprile, mese amabile e leggiadro Aprile ci abbandona, con la sua discrezione azzurrina, portando con sé le nostre primavere, il sole buono, i deboli incanti. Poi irrompe il saturo, corposo brillio dell'estate, ma è luce abbacinante, e già divien tarda. Aprile, alla mia età, è residuo di speranza, foglio d'India tremulo al vento. Non fai in tempo ad assaporarlo che giunge il domani, e il domani, e un altro domani, e non l'aspetti e lo temi, senza garbo né amore. E preme, sull'anima, un'acerba malinconia.

cosa è per me il 25 aprile

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leggi    anche  http://www.iodonna.it/attualita/appuntamenti-ed-eventi/2016/04/24/25-aprile-ecco-perche-e-festa-della-liberazione/ http://www.ilpost.it/2016/04/25/perche-25-aprile-liberazione/ http://www.focusjunior.it/scuola/storia/25-aprile-la-festa-della-liberazione-la-storia-le-testimonianze-i-motivi-per-festeggiarla-insieme  ( per  i più piccoli  fino a 13\14   anni ) un avento ricco di emozioni difficile da descrivere . preferisco farlo con L'amaca del 25 aprile 2017  Michele Serra e la vignetta  di Altan GLI occhi di Irma Bandiera (Mimma) furono spenti dalle torture dei nazisti nell’agosto del 1944. La accecarono perché non voleva rivelare i nomi dei suoi compagni. Poi la uccisero e lasciarono il suo corpo in strada, perché la gente vedesse che fine fanno i partigiani. Aveva 29 anni: rispetto alla media dei partigiani italiani, nemmeno pochi. Ora  gli occhi di Irma brillano intatti , restituiti al suo volto di giovane donna, dipinti di fresco sul muro di una sc

Modena, Maria è immobile e senza più voce: «È una vita bella, la voglio vivere» Modena Paralizzata da dieci anni, per tre è stata creduta in coma e invece vedeva e sentiva ogni cosa Non ha mai perso speranza e ottimismo.

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E' davanti a storie  come  questa , una delle tante  di coloro ha  scelto  di   continuare  a vivere   fra  le sofferenze  ,  che   mi rendo conto   ( OVVIAMENTE  RISPETTANDO  E NON GIUDICANDO  LA LORO SCELTA   )   di come   siano più  "  tutelati  " nella  scelta    loro   di quelli   che  fanno  la scelta  di vivere  nella sofferenza  . Tutta  colpa  di   un manipolo   di  politicanti   che non ha  le  palle  il  coraggio   di portare   alla  discussione  parlamentare   e  quindi  fa  mettere  ai  voti   o   portarla  a l referendum    come  si fece  (   erano altri tempi   e  i vecchi politici    avevano più coraggio   ed  avevano il   vero valore   dell'etica    , SIC  ) per  il divorzio e  per la l'aborto  ,  la legge    sul testamento biologico  \  fine  vita  .    da    https://www.facebook.com/gelocalcronacaitaliana/ Modena, Maria è immobile e senza più voce: «È una vita bella, la voglio vivere»  Modena Paralizzata da dieci anni, per tre è stata

Palestinian family saves Israeli lives in nighttime bus crash

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finalmente  anche sui media  ufficiali una bella  notizia  in una terra martoriata (  oancora adesso )  da guerre , rappresaglie  , occupazioni , ecc che  durano   d  quasio  80 anni  . Una notizia incoraggiante. Una famiglia palestinese presta soccorso ai feriti israeliani in un incidente stradale nei territori occupati.Al di là di quello che sostengono gli estremisti antisionisti e gli estremisti di destra sionisti, un accordo fra i duo popoli è possibile.   dalla pagina facebook sinistra per israele-italia    che  riprende  www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4913959,00.html Palestinian family saves Israeli lives in nighttime bus crash A Palestinian family notices an upturned bus nearby a West Bank settlement, and immediately heads out under the pouring rain assist those hurt in the accident; 'They didn't hesitate or stop to weigh things out. They saw that human lives were on the line,' says Capt. Sivan Raviv, who arrived on the scene. Yoav Zi

chi lo dice che con le cose fatte con i piedi sono negative . Il caso di Enrica Scotti, È senza le braccia menomata dalla nascita a causa di un farma e qguida cocon i piedi Ora dopo tre anni arriva l'ok dala motorizzazione per la patente

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La storia di oggi riportata dal quotidiano locale del gruppo geolocal  (    gruppo editoriale  la    repubblica  \  espresso  )   http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/ tramite la  pagina facebook     https://www.facebook.com/gelocalcronacaitaliana/ È senza braccia, ma guida. Usando solo i piedi, anche per girare il volante. È fresca di patente Enrica Scotti. Un traguardo raggiunto a Milano, perché dalla motorizzazione di Pavia aveva incassato una bocciatura all’auto utilizzata per la guida. Non sarebbe stata tecnologicamente adeguata, le avevano obiettato.  Così si è vista costretta  a    rivolgersi  ad un  ’altra motorizzazione per ottenere l’agognata patente, coronamento di un sogno per il quale si è battuta per ben tre anni. Un sogno di indipendenza, condizione a cui ha sempre aspirato. Adesso è alla guida della sua Cinquecento rosa pallido, decorata con fiori stilizzati, segno di quella speranza e di quella allegria che non la vogliono abbandonar