Nuovi stili di vita per salvare il mondo
di GIANCARLO BARBIROLI, profesore ordinario di "Tecnologia dei cicli produttivi" e di "Gestione ambientale" all'Università di Bologna "Quando sento lamentele generalizzate per piccolissimi aumenti del prezzo della benzina, quando vedo usare esageratamente l'acqua, soffro. Spiego perchè, anche se dovrebbe ormai essere chiaro a tutti. Almeno dall'inizio del secolo scorso, con la crescita esponenziale delle produzioni industriali e della conseguente diffusione degli odierni stili di vita, la domanda di risorse naturali (energetiche, materiali, derrate agroalimentari e agroindustriali, acqua) è fortemente aumentata, ma non è migliorato il modo di utilizzarle, come se fossero illimitate e a basso costo; conseguentemente, sono aumentati gli impatti ambientali. Le due crisi petrolifere ( 1973 e 1979 ) avrebbero dovuto fare capire che il principale (enorme) problema che l'intera umanità avrebbe dovuto affrontare è quello della limitatezza delle risorse