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Botteghe storiche a sassari , Mangatia . Cento anni di vita passati tra mille bontà

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 da  la  nuova  saregna  del 17\7\2023

ma prima di modficare le leggi sui reati di mafia ci pensano o fanno finita solo per fare parata e gazzosa a cosa ha vissuto e vive questo paese ora che le mafie sono ovunque non più solo al sud ?

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 dopo   la  firma   del decreto che  abolisce  il reato dell'abuso d'uffico   e la proposta  (  speriamo resti  una  proposta per tranquillizzare  i sodali mafiosi )    in ricordo delle   stragi  del 1992     di abolire il reato   d'associazione    mafiosa    e il  solito pistolotto ipocrita  «Combattiamo le zone grigie»  che  vie  pronunciato ogni   anno     all'anniverario  di Facone  e Borselino ,    mi chiedo   la stessa   del titolo  del blog  e  del    post   , vedere  sotto , di     Leonardo Cecchi   Quando qualcuno dice di voler mettere mano ai reati per mafia, depotenziandoli, dovrebbe pensare a cosa ha vissuto e vive questo Paese. Era il 20 luglio quando questi tre ragazzi furono crivellati con oltre 40 colpi di fucile mitragliatore. Si chiamavano Alberto Vallefuoco, Rosario Flaminio e Salvatore De Falco. Avevano tutti vent’anni o poco più. Erano semplici tirocinanti in un pastificio a Pomigliano d’Arco. Avevano da poco vinto una borsa di lavoro e stavano impa

VIA D'AMELIO 1992 -2023 MIO RICORDO PERSONALE

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  Non ho   appreso ,  a  differenza  di quella  di   capaci  ,  in diretta la  notizia   della  strage di via  d'amelio  . Ma il ricordo   del  fatto e  di cosa stessi  facendo quel giorno e  di come  appresi la  notizia   è  ancora  vivo in me   dopo  31  anni . Cosi come   sono  impressi     gli eventi  successivi  .Infatti ricordo   che  era  con mio padre  e mio fratello a  raccogliere   bacche    di mirto  per  farne  delle piante . La macchina  era  lontana  e la radio era  spenta  .  Quando  tornati    a  casa dei nonni  materni       vedi  in  tv le immagini    della  edizione    straordinaria  rai  . Rimasi  scioccato , sgomentato ,  e mi misi a piangere  Era come   se  fossi   li  sul  luogo      della  strage  descritto   in maniera  ottimale   nella  6 puntata  del podcast  del Fatto quotidiano   Mattanza. Cosi  come   ricordo  , man mano  che   ascoltano   le  puntate  del podcat prima citato  ,  i depstaggi  ,  gli occultamenti  ed  i retroscena  dela  strage  di stat

combattere il sessimo ma senza esagerare o scadere nel ridicolo come il caso della La Federginnastica svizzera ha iniziato la sua singolare crociata contro la sessualizzazione di alcuni esercizi:

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da Santa Spanò · Iniziamo questa settimana con notizie talmente assurde da essere vere , e di sicuro non possiamo dare la colpa al caldo. La Federginnastica svizzera ha iniziato la sua singolare crociata contro la sessualizzazione di alcuni esercizi: Basta foto di ginnaste in spaccata oppure a gambe divaricate che potrebbero attirare l'attenzione sull'inguine delle atlete. Un effetto positivo la notizia lo ha avuto, mi sono raggelata . [...]La Federazione svizzera ha fissato un codice molto severo al quale i reporter dovranno uniformarsi per proteggere le ragazze dalla diffusione di immagini definite “eticamente sensibili”. Non sarà più possibile scattare determinate foto se non da angolazioni consone...pena il ritiro dell'accredito e l'estromissione dalle competizioni... continua su: https://www.fanpage.it/.../mai-piu-foto-a-gambe.../ https://www.fanpage.it/

uso strumentale dei salvinisti e affini della lotta al politicamente corretto ed omologazione culturale

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 Un conto    è come  ho  scritto    io  su fb   Ecco a voi la #Biancaneve politicamente corretta che non ha bisogno del Principe perché se la sa cavare da sola. E ovviamente con nani che non sono nani ma 7 esseri di 7 etnie diverse. E questa sarebbe la modernità ? un altro è il combattere in modo strumentale ed malpancista l'omologazione culturale ed il politicamente corretto per cercare appoggio della destra più estrema ed becera e non solo ,di un tema complesso come quello da parte del cazzaro verde ed dei suoi fans

maiorca e figlia interrupero la loro immersione per salvare dei delfini

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 da   Your Edu Action  2 ore • Enzo Maiorca immerso nel caldo mare di Siracusa parlava a poca distanza con la figlia Rossana che era sulla barca pronta anch’essa ad immergersi, all’improvviso si sentì colpire leggermente alle spalle, si girò e vide un delfino. Capì subito che l’animale non voleva giocare, ma esprimere qualcos’altro. Il delfino infatti si allontanò  e Maiorca lo seguì a nuoto.   Poi l’animale si immerse e lo stesso fece Enzo, a circa 12 metri di profondità impigliato in una rete di una spadara abbandonata c’era un altro delfino. Maiorca emerse rapidamente e chiamò a gran voce la figlia perché lo raggiungesse con i due coltelli da sub che erano nella barca. In pochissimi minuti i due esperti sub riuscirono a liberare il delfino impigliato nella rete, il quale allo stremo delle sue forze riuscì ad emergere e, emettendo un quasi “grido umano”, così lo descrisse Maiorca, riuscì a respirare. (Un delfino può resistere sott’acqua non oltre 10 minuti, dopodiché affoga). Il delf

Apprezzamenti osceni sulle atlete e commenti razzisti: il caso dei telecronisti Rai al mondiale di tuffi.

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E'  vero che   in tutti noi ( sottoscritto compreso ) a prescindere : dal livello d'istruzione e formazione culturale è presente un maschio alfa cioè propenso a simili battute . Ma la maggioranza sa quando e come dirle . Ma soprattutto se si è , come il caso di uno di questi giornalisti ( o pseudo tali ) , già stati cazziati ed ha subito provvedimenti disciplinari , si cerca di non essere recidivi .E se lo si è s'inventano scuse migliori o si stata zitti si fa più bella figura visto che la gente dimentica in fretta . cosi gli si da un pretesto per ricordare e continuare a parlarene ed a straparlarne. .... Da uomo che lotta e cerca di tnere a freno il suo maschio alfa non riesco a dire altro ed preferisco lasciare la parola a chi è più avanti me in tale processo di liberazione . da Lorenzo Tosa   22 m    ·  Peggio dei “telecronisti” Rai dei tuffi che pensano di essere

dopo il caso di Beatrice Verzi ecco il caso DI Alberto Veronesi direttore del Festival Puccini che ha diretto la boheme bendato

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   COSA  E' SUCCESSO  Alberto Veronesi dirige la Boheme bendato per protesta, il pubblico non gradisce e fischia. Figlio dell’oncologo Umberto, è passato dal Pd a Fdi Il direttore del Festival Puccini contro la scelta del regista di ambientare l'opera nel '68 francese. "Non voglio partecipare allo scempio visivo di un autore, che viene stuprato" di Davide Turrini   |   CORRIERE  DELLA SERA  16 LUGLIO 2023 Stuprano  la  Boheme  di Puccini  e io la dirigo bendato. Ha fatto scalpore la decisione provocatoria del maestro  Alberto Veronesi  che la sera del 14 luglio sul palco del Gran Teatro Puccini di Torre del Lago è salito con una benda sugli occhi. Rivolgendosi al pubblico ha spiegato: “ Non voglio vedere queste scene ”.  Christophe Gayral, regista   di  questa   versione  della boheme  commenta ,  sempre  sul  corriere  del 16\7\2023 il gesto del direttore d’orchestra: «Sapeva tutto fin dall’inizio e non aveva avuto nulla da ridire, quella benda è arrivata dopo le