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Vincenzo Mancina, l’artista che ha riprodotto le tavole del Liber Figurarum di Gioacchino da Fiore – di Emiliano Morrone

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ne ha dipinto 13, acrilico su tela e con la traduzione in italiano dei testi latini Pubblicato il: 08/03/2024 – 6:40 di Emiliano Morrone Le Tavole di Gioacchino tradotte in italiano dall’IA Dall’interpretazione ai fatti, Mancina ha quindi riprodotto le tavole del Liber Figurarum di Gioacchino da Fiore. Come amanuense mosso da forza irrefrenabile, d’impulso ne ha dipinto 13, acrilico su tela e con la traduzione in italiano dei testi latini; tranne la spirale di “Mistero della chiesa”, che per intero riporta all’esterno il XII canto del Paradiso, «quale mio omaggio – chiarisce l’artista – a Dante Alighieri». «Per le traduzioni mi sono in parte servito – racconta il nostro interlocutore, cordiale e ospitale come pochi – dell’Intelligenza artificiale, che ho messo a confronto con alcuni libri. Ora Gioacchino è intelligibile dalle persone comuni, perché in ciascuna tavola è presente in lingua italiana la spiegazione che lo stesso abate diede in latino dei propri disegni. Il mio obiettivo

Istentales - Zustissia Mala (per Beniamino Zuncheddu) cantano la storia di #BeniaminoZuncheddu assolto dopo avr passato 30 anni in prigione

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Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi Chiedo scusa a vossìa Però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni Si possa far poesia Essi   Tornano sulla scena musicale italiana per raccontare il presente. La loro musica è denuncia sociale. Sono gli Istentales uno dei gruppi etno-pop agropastorale più amati della Sardegna. Tornano con “ #ZustissiaMala – Libertà negata” ” un brano cantano da #GigiSanna , leader del gruppo sardo, che racconta ( Ecco perchè della citazione musicale \ cantanturiuale , usata più voote , compreso il post d'ogi ) la vicenda giudiziaria di Beniamino Zuncheddu in carcere per 33 anni per la Strage di Sinnai dell'8 gennaio 1991 in cui persero la vita tre persone crivellate di colpi e il ferimento di una, sopravvissuta solo perché ritenuta morta, divenuta poi l’unico supertestimone di quella mattanza che ammette “Convinto da un poliziotto a riconoscere lui come l’assassino”. La canzone " Zustissia Mala – Libert

Franco Dente A Berchidda ha imparato a intrecciare dall’anziano padre. Dopo 41 anni in Germania è tornato nel suo paese, a berchidda , e tiene viva la tradizione

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da la  nuova  sardegna  del 2\3\2024  A Berchidda ha imparato a intrecciare dall’anziano padre. Dopo 41 anni in Germania è tornato nel suo paese e tiene viva la tradizione Inviata a Berchidda   Le mani esperte si muovono con grazia mentre tessono fili di salice, olivastro, canna. La campagna di Berchidda è la silenziosa quinta naturale che  Franco Dente  sceglie per creare i suoi cestini. Tradizionali ma con un tocco personale sul manico. Il cinguettio degli uccelli, interrotto solo dall’abbaiare di qualche cane, è la melodia che accompagna il lento movimento dell’intreccio.  Custode di un ritmo antico imparato dal padre, contadino e poeta, Franco mentre intreccia geometrie libera i pensieri negativi nell’aria. Una terapia dell’anima. A 64 anni, dopo 41 da emigrato in Germania, torna nella sua Berchidda e complice il lockdown da Covid, comincia a fare cestini con il padre, allora quasi centenario. I primi lavori sono imperfetti ma intrisi di passione. Li pubblica sul suo profilo Facebo

DIARIO DI BORDO N° 36 ANNO II Perizoma celesti, panda diplomatici, cugini curiosi, refusi preziosissimi, cani eccentrici, sentenze postume e treni senza piloti

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  L’influencer si sfila il perizoma davanti alla chiesa, il parroco la denuncia .  E' vero      che  In un mercato del lavoro sempre più competitivo e violento, è normale che si affermino figure professionali di alto livello, molto qualificate😁 . Come l’influencer di Instagram famosa per togliersi le mutande nei luoghi più disparati. Una delle ultime prodezze però le è costata una denuncia. “Si sfila il perizoma da sotto la minigonna rossa, lo appende ad una ringhiera davanti all’ingresso di una chiesa, poi entra in parrocchia”, scrive il sito di Sky Tg24. Il video, va da sé, è diventato virale. “Confesserò i miei peccati’ la didascalia che accompagna le immagini pubblicate su Instagram. A esprimere sdegno non sono solo gli utenti ma anche il parroco della Parrocchia Santa Lucia di Fonte Nuova, in provincia di Roma, che ha denunciato l’influencer”. Don Massimo Marchetti ha vergato la scomunica: “La Comunità Parrocchiale esprime il più fermo dissenso per le immagini non consone all

Notizie demenziali : aerei biblici , natiche in fuga, poliziotti teneroni, musei ultra romantici, bambini al volante, influencer da ricovero e imbecilli alla griglia

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Mantova Utilizzano come barbecue un’opera d’arte costata 150mila euro e poi scappano a gambe levate dai vigili urbani Quei bravi ragazzi di Suzzara. “Hanno utilizzato un’opera d’arte da oltre centomila euro come barbecue per una festa e solo all’arrivo di una pattuglia della Polizia locale se ne sono andati, lasciando anche rifiuti tutt’intorno”, si legge sull’ansa. Succede appunto a Suzzara, in provincia di Mantova: “In rete è finito un filmato della festa che un gruppo di giovani aveva organizzato sull’installazione artistica Sweet Home dell’artista Umberto Cavenago, collocata nell’area golenale del Po denominata San Colombano. I ragazzi erano saliti su quell’opera d’arte che assomiglia ad una barca coperta e hanno acceso un barbecue, costruito con alcuni massi raccolti intorno, per grigliare della carne”. Al di là della sensibilità artistica, l’opera ha un valore economico: “L’installazione in ferro era costata 153mila euro, di cui 103 finanziati dal Piano per l’arte contemporanea 2

non sai mai quando devi morire ., Bisogni in alta quota,. patenti fantastiche., matrioske occultate., animalisti sinceri., famiglie affettuose,. discipline estoni e truffe d’altri tempi

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   da   https://www.msn.com/it-it/notizie/  23  ore  fa  Una donna indiana che si credeva morta era invece viva e si è svegliata di nuovo pochi istanti prima di essere cremata. Bujji Aamma, 52 anni, di Berhampur, India, è rimasta gravemente ustionata in un incendio scoppiato nella sua casa il 1° febbraio. Portata in ospedale con ustioni che coprivano metà del corpo, è stata rimandata a casa in pessime condizioni. La famiglia non aveva soldi sufficienti per portarla in un altro ospedale. La donna non apriva più gli occhi e il marito Sibaram Palo, credeva che fosse morta e così fece in modo che fosse portata al luogo della cremazione su un carro funebre. La credevano morta dopo un incendio Al  Times of India  ha detto: “Abbiamo pensato che fosse morta e abbiamo informato altri nella zona di organizzare un furgone funebre per trasportare il corpo al luogo di cremazione”. Una donna chiamata K Chiranjibi ha visto Aamma aprire gli occhi e ha detto: “Inizialmente eravamo spaventati perché non

Un bebè al posto dei gemelli: la coppia chiede alla madre surrogata l'aborto ma poi ipocritamente cambia idea quando lei lo mette al mondo e lo vuole crescere da sola

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Questà è la storia presa   dall' avvenire del 30 gennaio 2024     di una mamma in affitto americana che si rifiuta di sopprimere il "prodotto non desiderato", salvandogli la vita. E dando una lezione a chi pensava fosse solo un oggetto da comprare. Non riesco   ad esimermi  da definire   tali persone gentaglia    che   con  quale  coraggio  si definiscono  cattolici   e  poi   non solo  comprano   i bambini  ma se  il  prodotto non va bene  si lamentano ed   protestano obbligando  la persona  che hanno  sfruttato  a  sottomettersi  al  loro volere  per  poi  vista  la fiuguraccia pentirsene                                        Francesco Ognibene Volevano due gemelli, ma nel suo grembo di bambini ce n’era solo uno. E i “genitori committenti”, insoddisfatti della differenza tra ordinazione e prodotto finito, le hanno chiesto di abortire. È una storia drammatica ma a (parziale) lieto fine quella di “Heathyr”, nome scelto da una giovane americana per offrirsi su TikTok com

‘La rosa dell’Istria’, l’esodo dei profughi giuliani è un film. La direttrice di Rai Fiction: “Non c’entra secondo la destraTeleMeloni, è memoria condivisa” oppure no ? staremo a vedere

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   di  cosa  stiamo parlando   Foibe e Giorno del ricordo, la verità sull'eccidio tra ricerca storica e divisioni politiche -  di Simonetta Fiori Foibe, il monito di Mattarella: “Non siano mezzo di lotta politica” - di Concetto Vecchio   Ci sono storie comode, che è facile raccontare perché generalmente accettate, e anzi celebrate. E ce ne sono altre, invece, che disturbano perché a lungo occultate, travisate, addirittura negate. Così, ancor prima della messa in onda, ha suscitato palesi irritazioni La rosa dell'Istria, il film tv che (tratto dal romanzo di Graziella Fiorentin Chi ha paura dell'uomo nero?, e diretto da Tiziana Aristarco) vedremo lunedì 5 febbraio su Raiuno. Il motivo? secondo la i nazionalisti ed la destra : << Il film racconta la storia dell'esodo dall'Istria dei profughi istriani e dalmati, dal 1943 in poi costretti dai partigiani comunisti di Tito ad abbandonare terra, casa e lavoro, per vagare in cerca d'identità e dignità.