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ma gli insegnanti sono complici dei bulli o hanno paura ? i caso della ragazzina bocciata per le assenze dovute a causa dei bulli ma promossa dal tar

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  Dopo un ottimo primo quadrimestre, una 12enne mancava spesso da scuola perché bullizzata: la mamma ha spedito ai prof parte degli oltre 300 messaggi vessatori che la figlia riceveva. Ma i docenti anziché intervenire per fermare i compagni aguzzini, hanno bocciato l'alunna. I genitori hanno fatto ricorso al Tar e i giudici hanno promossa la ragazzina e ammonito l'atteggiamento tenuto da preside e insegnanti . Infatti secondo https://www.sardiniapost.it/cronaca/ trovate qui l'articolo completo Il   Tar della Sardegna   ha promosso   in terza media un a 12enne  che quest’anno, per colpa dei bulli che la prendevano in giro, è mancata da scuola tanti giorni. Per via delle assenze   i professori hanno deciso di  bocciarla , “ma  senza una motivazione adeguata “, malgrado un primo quadrimestre con la media del 9. I genitori della ragazzina hanno quindi fatto ricorso al Tar: i giudici amministrativi hanno dato ragione alla studentessa che ha ricevuto più di

Sorelle e fratelli d'Italia. Così sui diritti lo sport supera la politica

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repubblica   16 SETTEMBRE 2022 ALLE 09:05  Sono più di un milione, hanno meno di 18 anni, e anche se nati qui per la legge restano degli stranieri. Tranne in un caso: quando mettono le scarpette e corrono più veloci degli altri. Inchiesta                                                   di Angelo Carotenuto L'ultima cosa di cui avevano bisogno, era che diventassero materia di campagna elettorale, una polpa nel mercato dei voti. La penultima è che di loro non si parli affatto. Sono i teenager che finiscono dentro una formula, lo ius soli, lo ius scholae, c'è sempre uno ius qualcosa sulla carta, solo la carta che le rende italiane e italiani non c'è mai. Sono le nostre figlie o le loro compagne di classe, sono i nostri vicini di casa, si spogliano in piscina e in palestra sulla panca accanto. Qualche volta suonano la chitarra nelle nostre parrocchie, in qualche altro caso hanno dato un nome diverso a Dio. Parlano con l'accento di uno Le azzurre della staffetta 4x100 che

impressioni di settembre

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 finalmente  dopo   tanto caldo quasi si sente il soffio del vento in seno alle chiome degli alberi  e la  mia  malinconia   che  ogni tanto  si trasforma  il melanconia  (  vedere   i post  della  triologia    :   anche la  malinconia può essere  preziosa   )    viene  porta via  e  finisce  nel  vento     Settembre Già l’olea fragrante nei giardini d’amarezza ci punge: il lago un poco si ritira da noi, scopre una spiaggia d’aride cose, di remi infranti, di reti strappate. E il vento che illumina le vigne già volge ai giorni fermi queste plaghe da una dubbiosa brulicante estate. Nella morte già certa cammineremo con più coraggio, andremo a lento guado coi cani nell’onda che rotola minuta.      Vittorio Sereni // Maxime Maufra

la polizia dello stato italiano dovrebbe garantire la tranquillità il caso Hasib Omerovic di primavalle

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 Ceri fatti     sono  impossibili   da commentare   a   freddo e quindi  si commentano a  caldo    . Soprattutto    quango essi sono legati a certe immagini . Davanti a tali fatti  , ovvero l'ennesimo abuso perpetrato ,  ovviamente    senza  generalizzare  perchè all'interno delle  amate  \  odiate     forze  dell'ordine   ci  sono  oltre  i prepotenti   ,  frustrati  , arroganti  , sadici  , ecc   anche     se  nascosti  e  nell'ombra  dell' ubbidir  tacendo  delle   brave ed  rispettabilissime  persone , da  coloro  che  dovrebbero  tutelarci  e garantire la legalità  .   Come  Giustamente    fa  notare  il gruppo   I Sentinelli di Roma s p o o r n t e d S 3 3 0 e 4 t l 0 i 9 : 5 I 0 0 m h t u 0 i 8 f e 1 5 0 m l t   u t t   c h l 5 1 u a u r 3 9 7 0 1 a     ·   #hasibomerovic Ma che solerzia le FDO! Se le donne vanno in caserma a denunciare - anche più volte - finiscono comunque [ per essere sminuite derise , insultate , le i documenti che portano di

Il gatto gioca con il topo, ma non per mangiarlo: la scena da cartone animato per le strade di Ostuni

  Il gatto gioca con il topo, ma non per mangiarlo: la scena da cartone animato per le strade di Ostuni Si dice proprio “giocare a fare il gatto col topo”. Una scenetta da cartone animato è quella che si è presentata davanti agli occhi della signora Nina Saponaro che, con il suo smartphone, non ha perso l’occasione di registrarla. Un bel micio maschio, adottato da una famiglia del posto, gioca amabilmente con un topolino e non pare proprio aver voglia di mangiarlo. I due si scambiano pacche (con le zampe…) e saltellano allegramente fino ad allontanarsi dalla vista degli umani. In perfetta armonia. A raccontare della “bontà d’animo” di Chicco – questo è il nome del gatto - è proprio l’autrice del video: “Chicco ha un anno e mezzo – spiega la signora Nina – ed è stato portato fino all’uscio di casa di mia zia, che l’ha adottato, da mamma gatta. Noi lo accudiamo sin da quando è arrivato”. Ma il micio gioca col topo perché è solo e non ha amici felini, per la sua indole pacifica o ha so

MANCANZA DI EMAPATIA - ROBERTA SORU

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  Roberta Soru r s S t o d p e n o f 5 o 6 0 4 3 1 l 1 1 1 m l 1 g 2 l   7 o l a m a e t   4 6 9 i 7 f   l g o c l e s t 9 9 r   6 : 9 0    ·  Ieri notte ho assistito alla morte di una persona. Investito, in una torrida notte di estate, da un tram. Tra la calca di curiosi a caccia di video da ripostare sui social. Passeggeri infastiditi più dal disservizio dell’interruzione della corsa che da quella misera vita appena terminata. Io stessa, più preoccupata di come rientrare a casa che da ciò a cui avevo appena assistito. Qualche minuto dopo mentre camminavo da sola nel buio e nel silenzio ho realizzato la totale assenza di empatia ed emozioni del nostro tempo. Mi terrorizzava più il rientro che la morte di un essere umano. Anestetizzata, imbambolata e privata di qualsiasi emozione, oggi mi sono vergognata di me stessa. È davvero così che stiamo diventando? È davvero così che sarò anch’io in futuro? Ora ripenso a qui ragazzi che hanno postato il video del mio incidente e mi rivedo nella