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Morto e cremato, si ripresenta in carne ossa pochi giorni dopo: l'incredibile storia del 23enne senzatetto

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Non si sà mai quando si è morti .   Apro    www.msn.com/it-it/notizie/mondo/    ed  da   Leggo Seguiti Morto e cremato, si ripresenta in carne ossa pochi giorni dopo: l'incredibile storia del 23enne senzatetto Storia di Redazione web • 1 ora/e Apprendo   La storia di  Chase Tyler  ha fatto il giro del mondo ed è diventata virale proprio perché ha dell'incredibile. Il 23enne dell'Oregon, negli Stati Uniti, era stato dichiarato  morto  dal medico legale della  contea di Multnomah  e addirittura cremato, salvo poi ripresentarsi vivo e vegeto, qualche mese dopo, alla polizia. L'incredibile scambio di identità è avvenuto per un errore nei rilevamenti di un cadavere: Chase, infatti, era un senzatetto e viveva a contatto con persone poco raccomandabili che gli hanno rubato il portafoglio. La vicenda Stando a quanto riporta il programma televisivo  KPTV di Fox ,  Chase Tyler  si sarebbe allontanato dalla sua famiglia poco dopo avere compiuto 20 anni. Il giovane aveva prob

La Ciurma”, due libraie aprono un nuovo negozio di quartiere a Como

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 lo so che  è vecchia  dal  punto  di  vista  cronlogico . Ma  in tempim in cui la mediocrità  , la  cancel  culture   ,  spopolano  are  iuna  libreria  o  come  dicevo in  : <<  ALLA PAURA DEL CLASSICI NON SI RISPONDE CON LA CANCEL CULTURE MA LEGGENDOLI >>    l'apertura   ., soprattutot  da parte  di giovani  di librerie   è  simbolo  di resistenza   o  meglio  quella  che  io  chiamo   con il  tag  querriglia  contro cultrale   .    da   https://www.illibraio.it/news/librerie  del   22.11.2023 e da  quicomo.it  “Abbiamo chiamato la nostra libreria la Ciurma perché ogni libro per noi è un viaggio”: Laura Aspa e Laura Seveso hanno aperto un nuovo negozio indipendente    da   (quicomo.it) Una bella notizia che arriva da Como, dove Laura Aspa e Laura Seveso hanno da poco aperto una nuova libreria indipendente.Come ha raccontato Quicomo.it, le due libraie, due amiche che lavoravano in negozi di catena, hanno deciso di mettersi in proprio e realizzare un sogno

Chi è Gypsy Rose Blanchard: uccise la madre che la teneva segregata (facendole credere di essere malata), ora è una star di TikTok

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da  il messaggero del 9  gennaio  tramite    https://www.msn.com/it-it/notizie/ Storia di Alessio Esposito  Chi è Gypsy Rose Blanchard e perché è una star di TikTok: ha ucciso sua madre, che la teneva segregata facendole credere di essere malata© Social (Facebook etc) Gypsy Rose Blanchard è libera e negli Stati Uniti tutti parlano di lei. La 32enne della Louisiana era in carcere per l'omicidio della madre Dee Dee. Una volta uscita di prigione, Gypsy ha aperto un profilo TikTok che nel giro di un mese ha già raccolto 9.3 milioni di follower. Ma cosa ha di tanto speciale questa donna? La sua storia sembra tratta da un film dell'orrore: fino all'omicidio della madre, Gypsy aveva vissuto tutta la vita da segregata in casa. Le era stato fatto credere di essere gravemente malata: distrofia muscolare, leucemia, apnee notturne e ritardo mentale sono solo alcune delle patologie che la madre, la sua aguzzina, le aveva arbitrariamente attribuito. Gypsy Rose Blanchard, la storia: da

Certo il patriarcato esiste ma la cortellesi esagera nel vederlo dove non c'è e mette in mezzo i cartoni della Disney per l’ennesima polemica sterile su patriarcato e sessismo

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 Paola Cortellesi ha fatto un bellissimo film. Però mettere in mezzo i cartoni della Disney per l’ennesima polemica sterile su patriarcato e sessismo è davvero troppo anche per lei. Infatti per  i  puristi   della tradizone     che non capiscono che  le  tradizioni    non sono  qualcosa  di fisso  ed  immutabili ma  soggette   soprattutto     se  orali    a  rimaneggiamenti  e    cambiamenti     Primo: Biancaneve  come  tutti  i  protagonisti  delle  fiabe   gli eroi son tutti giovani e belli,è bella e non una cozza non perché il principe sia maschilista, ma per lo stesso motivo per cui le attrici e le modelle (e lo stesso dicasi per i maschietti) vengono scelti di bella presenza: perché purtroppo  "vendono" meglio. Secondo: il principe riconosce Cenerentola dalla scarpetta e non dalla faccia, non perché sia un puzzone sessista, ma perché altrimenti sarebbe stato un film poliziesco e non una fiaba. E terzo: Biancaneve non è “la colf” dei sette nani, ma solo una persona disper

ALLA PAURA DEL CLASSICI NON SI RISPONDE CON LA CANCEL CULTURE MA LEGGENDOLI

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in sottofondo    Giorni Dispari-Ludovico enaudi  Ad  attirami   alla lettura     prima  di  La  canzone  di  Achille   di M.Miller  ( ne   ho  parlato    nei post  precedenti   (  qui   e  qui    per  saperne  di più o non avete  letto i post    in questione )  ! )     ed  a  rileggermi    in particolare  la  vicenda  di  Achille    l'Illiade    è  appunto   la  cancel  culture   ed  il  divieto   in una  scuola  Usa  di parlare  e far  studiare  Omero  .  Ora  Non ho fatto il classico ma lo scientifico ma ricordo ancora per    averlo studiato   con perifrasi alle  scuole  medie ( voi non so   ) questi versi: « Cantami, o diva, del Pelide Achille l’ira funesta?» ovvero  Il verso iniziale  dell'Iliade di Omero⁕ . Si tratta di un invito alla musa Calliope a cantare l'ira funesta di Achille, figlio di Peleo, che causò molti lutti agli Achei Achille trascinò molte anime di eroi morti prematuramente nell'Oltretomba e abbandonò i loro corpi perché diventassero pasto d

le mafie non sono solo lupare o soldi sporchi . il caso della Figlia di Carmine Giuliani ex boss camorrista che lancia il profumo col nome del padre

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 ma  nessuno   dice  niente   .   mentre  per   serie come  Gomorra      e  la  paranza  dei bambini    sono pronti  a lanciare   merda    fango   Figlia ex boss camorrista lancia il profumo col nome del padre © Provided by ANSA (ANSA) - NAPOLI, 09 GEN - Di Carmine Giuliano, ex boss di Forcella, si ricorda soprattutto l'amicizia con Maradona: memorabile la foto col pibe de oro nella vasca da bagno a forma di conchiglia. Ora la figlia, Nunzia, del tutto estranea a contesti criminali, lancia sui social un profumo in omaggio del padre e che porta il suo soprannome: 'O Liò, con il muso stilizzato di un leone sulla boccetta. In uno dei suoi tanti messaggi su TikTok, dove è seguita da circa 14mila persone, Nunzia spiega che acquistando il profumo "state dimostrando tanto rispetto e stima nei confronti di mio padre, perchè voi avete ricevuto rispetto da lui. Leggo bei messaggi, belle parole, frutto di quello che mio padre ha seminato. È scontato che io parli di un grande uomo, u

DIARIO DI BORDO N °28 ANNO II Fedez usa i media e poi gli attacca ., Sucida sul balcone, i passanti filmano il corpo. I video choc nel Leccese ., Un negozio di biciclette elettriche a New York è andato in fiamme dopo l'esplosione di una batteria agli ioni di litio ., ed altre storie

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 quando oggi Fedez critica “le priorità dell’informazione italiana” solo perché ci sono alcuni giornalisti sotto casa sua, prende un grande abbaglio.  Anzi: dice proprio una cretinata (si può dire?). Primo: se sei diventato famoso condividendo sui social la tua vita e il tuo lavoro, devi mettere in conto lo  voglia  o meno  che i giornali   (siano essi di cronaca rosa o importanti quotidiani) ne rendano conto al pubblico. Perché da che mondo è mondo, e soprattutto al tempo di internet, a fare “notizia” non sono    solo  fatti di interesse pubblico, ma anche  purtroppo  le  storie che appassionano la gente. E - purtroppo - gli italiani di ieri, di oggi e forse anche di domani hanno piacere a sapere cosa fanno i loro due. Un'attenzione che non nasce per meriti :  sportivi , culturali   , artistici ,  ma solo perché i Ferragnez hanno deciso di essere i Ferragnez. Di esporsi. Di mostrarsi. Financo di diventare "modelli" di vita, vedi le battaglie che hanno più volte sostenuto

non è ancora uscito nelle librerie anche se è disponbile in pre ordine vorrei chiederti di quel giorno" (Rizzoli) di lorenzo tosa ma fa parlare di se è viene attaccatto dagli haters .

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 l'autore parla coasi del  suo libri    “Ma di cosa parla il tuo libro?” E a tutti ho risposto sempre la stessa cosa, senza tremori apparenti: è la storia di mio padre, morto suicida quando avevo due anni e mezzo. E questo, fino a poco tempo fa, era quasi tutto quello che sapevo di lui. Ci ho messo due anni per scriverlo. Quaranta anche solo per immaginare di potere raccontare questa storia, impigliata in un oblio concordato che credevo di non avere il diritto di scalfire. Ma è pure molto di più. È il racconto degli anni ‘60 e ‘70 della politica e della contestazione che lui ha vissuto tra le fila di Lotta continua, e di come hanno finito per entrare nella traiettoria d’impatto degli anni ‘80. È la storia di un crollo dell’io e, insieme, di una generazione, nell’attimo in cui perde l’innocenza. Di padri e di figli, della salute mentale di cui prendersi cura e degli stigmi e dei muri che è arrivata l’ora di picconare. E, in un modo che neanche potevo immaginare quando è cominciato q

acca larentia il passato che non passa

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DI COSA  STIAMO PARLANDO   Strage di Acca Larenzia - Wikipedia Mi spiace deludere IL Signor Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma come ormai d’abitudine, ogni anno la commemorazione della strage di Acca Larenzia diventa l’occasione per una celebrazione neofascista, e non accade solo sotto questo governo di estrema destra, cosa che dovrebbe farci seriamente riflettere sulla maturità delle nostre istituzioni democratiche. nel silenzio ( totale o quasi ) , nell’indifferenza e nell’impunità generale In centinaia, disposti in formazione militare, con il braccio teso in un saluto romano al grido di “presente” per ricordare i camerati caduti in via Acca Larentia, a Roma.Tutti lo sanno, ma nessuno interviene, come se fosse un normale raduno di militanti.Ma questo non è raduno, questo è un ritrovo dichiaratamente fascista. Questo è un reato, un crimine, una scena semplicemente intollerabile in un Paese civile e democratico. Sarebbe ora di di dire basta ma con i fatti non a parole

Truffe digitali, ora spuntano quelle con l’intelligenza artificiale: “E io che pensavo fosse amore…”

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da   Truffe digitali, ora spuntano quelle con l’intelligenza artificiale: “E io che pensavo fosse amore…” (msn.com) «Certo che dispiace, essere ingannati. A me è andata bene, me ne sono accorta in tempo. Ma la truffa con l’intelligenza artificiale, quella davvero non me la sarei mai aspettata».Annamaria Armando è una donna coi piedi per terra. Fa l’operaia metalmeccanica, legge, ha pitturato da sola le pareti della sua casa nella campagna del Cuneese, coltiva i peperoni nell’orto, ha una vita piena di interessi. Eppure, stava per cadere in una romance scam, una truffa romantica via web, di quelle col belloccio che ti corteggia sui social per poi spillarti dei soldi LANCIARE UN ALLARME – Cinque settimane, tanto è durata la sua corrispondenza con un fantomatico americano dietro al quale si nascondeva un’organizzazione criminale. Si è salvata grazie al suo fiuto e a un’amica che si è trasformata in detective. Ma se ha deciso di raccontare comunque a Oggi la sua storia, senza imbarazzi, è

DIARIO DI BORDO N° 27 BIS ANNO II Chiesa Altro che coppie gay: il parroco benedice la paranza di camion del costruttore condannato per camorra ., Maria Gambarana La “staffetta” dei moti del 1821 Storia di una cospiratrice carbonara dimenticata ., ed altre storie

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  Il Fatto Quotidiano 8 Jan 2024 Il  duemila  e ventiquattro è appena cominciato ma nella Chiesa la battaglia anti-bergogliana dei clericali di destra continua senza pause. L’ultima trincea è quella delle benedizioni alle unioni omosessuali, poi ridimensionata dal prefetto del Dicastero per la Dottrina della fede, il cardinale argentino Victor Manuel Fernández detto Tucho, in modo quasi fantozziano: “Le benedizioni devono durare poco, dieci massimo quindici secondi”. Nel frattempo, nel sud d’italia, c’è una certa Chiesa che benedice tutt’altro, in linea con la nefasta tradizione degli “inchini” di sacre statue a boss e mafiosi durante le processioni. La storia l’ ha raccontata Vincenzo Iurillo sul sito del Fatto il 5 gennaio. A Sant’agnello, paesino della costiera di Sorrento, il 30 dicembre il parroco ha benedetto una “paranza” di cinque camion di proprietà di un imprenditore edile condannato a quattro anni e mezzo (già scontati) per reati di camorra. Il sacerdote si chiama Francesco