L'AVETE LETTO IL LIBRO PASSAGGIO A NORD - OVEST ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
14.5.09
13.5.09
Senza titolo 1490
Addio dunque VECCHIO…..
ti saluta chi ha sciupato la sua vita ... per restarti accanto!
sussurrato da FORZARAGAZZI alle 23:56
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A CHI DICE CHE L'ITALIA NON è MULTIETNICA
Infatti dicono di lui sempre da ubcfumetti ( empre da ubcfumetti ( qui l'articolo completo ) << Quando, da perfetto sconosciuto quale sono, grazie al cielo, al di fuori del piccolo mondo fumettistico italiano, mi presento a qualche manifestazione dedicata ai comics (a New York come a Buenos Aires, Barcellona come ad Angoulême), mi basta una semplice dichiarazione per suscitare l'interesse e la stima dei miei interlocutori. "Mi chiamo Sergio Bonelli, pubblico fumetti in Italia e sono l'editore di Sergio Toppi >> ( Sergio Bonelli ) e << Dalle sue tavole cosi incise e cosi bulinate, dalla ricchezza traboccante delle sue storie misteriose e tragiche ci viene costantemente il conforto che può esistere un uomo cosi responsabile, cosi pronto a rispettare il suo impegno. Come una religione. Il suo lavoro tende alla perfezione, per semplice senso del dovere. Il dovere di essere sempre più bravo, il dovere di continuare ad imparare, perchè non si finisce mai di d'imparare a questo mondo, specie per chi si è assunto l'incarico di creare immagini, di mettere la propria fantasia e le proprie risorse al servizio degli altri.>> (Oreste del Buono )
con storie dentro uan storia tipo mille e una notte .
Descrizione del libro
È il poeta della verticalità del fumetto, colui che ha spezzato la classica divisione in vignette per prendersi l’intera pagina, per raccontare le sue storie con e attraverso lo spazio. Sergio Toppi ci fa vivere il fumetto non come una sequenza di azioni, ma come un momento infinito: sta al lettore scegliere la velocità e l’intensità con le quali muoversi nelle sue pagine intrise di magia grafica.
In questo volume vengono presentate due celebri saghe a fumetti dell’autore milanese: quella di Sharaz-de, in cui reinterpreta l’epopea de Le mille e una notte; e quella del Collezionista, un personaggio creato da Toppi che va in cerca di introvabili tesori nascosti nelle pieghe della storia e del mondo. Introvabili, s’intende, per chi non ha la sua costanza, cultura e furbizia.
12.5.09
Una decisione scellerata, tanto patetica quanto razzista
Mohamed Ba ha ricordato il dramma degli immigrati nello spettacolo Traslochi andato in scena lo scorso aprile al Teatro Officina di Milano.
Ciò che mi stupisce e addolora allo stesso tempo, è che buona parte dei cattolici sono addirittura favorevoli alla decisione del Ministro Maroni di rimpatriare 227 immigrati venuti in Italia per cercare un po' di pace. Francamente provo un profondo senso di vergogna per questo tipo di cattolici. Da sempre la Chiesa, ma ancor prima di essa lo stesso Cristo, c’insegnavano a vedere Lui in ogni nostro fratello più piccolo ed indifeso. Ma mentre la Lega festeggia (col beneplacito del Presidente del Consiglio) noi cattolici, scusando la presunzione quelli veri, ci rammarichiamo per una simile decisione. Alle nostre voci fanno eco quelle della Cei che ci ricordano che “va verificato l’effettivo trattamento di chi viene mandato in Libia” poiché quello è uno dei pochi Stati a non aver sottoscritto la Dichiarazione Fondamentale dei Diritti Umani. Ciò è stato ribadito anche dall’Onu ma è stato inutile. La linea del Governo pare non cambiare. Ma tornando a quelle meravigliose parole del Vangelo, penso a quella sentenza di condanna che spetterà a chi non metterà in pratica le sue parole. Parole dure certo, ma che dovrebbero invitarci all’amore ed all’incremento di pietà verso i nostri fratelli. Se siamo realmente cristiani allora facciamo ciò che Gesù ci dice, sopratutto mostriamo con le opere che siamo suoi. Spetta a noi convertire il mondo, e questo si convertirà solo se noi saremmo uniti. Per essere cristiani non basta solo dirlo a parole. Bisogna esserlo con la vita.
Pietro Serra
Dirigente Gioventù Cristiana
Sassari
Libertà - 1
Libertà
Spesso ti sogno
ti cerco in ogni anfratto
mi stringo forte...forte
dentro la mia pelle
sento un grande dolore
mi giro ti cerco guardo avanti
mi sembra di smarrire la via
mi stringo...mi stringo ancora
fino a sentire un profondo dolore
stanca lascio cadere
le braccia sui fianchi
poi lontano una luce
avverto un senso di sicurezza
benessere...mi sembra di volare...
ecco! ho trovato
nell'azzurro del cielo
la mia Libertà.
franca bassi
Pino Masciari assurdo vivere così!
http://www.pinomasciari.org/2009/05/diretta-da-roma/
Dialogo immaginario
Samantha | Sabato Festa in famiglia... Ho riunito quattro Amici di Maria de Filippi |
Sharon | Ma è Fantastico! Chi presenta.. Ehm, chi è presente? |
Samantha | Vip... Ballarò tutta la sera...... |
Sharon | Con chi? |
Samantha | Con Ulisse, il piacere della scoperta. Verrai? |
Sharon, | No, scusa, ma Domenica In vado con Enrico all'Isola dei Famosi. Questa vacanza insieme sarà la Prova del cuoco. |
Samantha | Che bella, questa Storia siamo noi... Ma come l'hai conosciuto? |
Sharon | Pensa, abitiamo Porta a Porta! |
Samantha | Carramba, che fortuna! Che lavoro fa? |
Sharon | Il medico in famiglia, come sognavo. |
Samantha | Eh, I sogni sono desideri... |
Sharon | Certo che ci va bene: io sabato ballando con le stelle e tu una Buona Domenica... |
Shamantha | Abbiamo trovato Un posto al sole! |
(Giusi Vanella)
11.5.09
no aalla laurea dela facoltà di scienze politiuche di sassatri a Gheddafi
ricevo da Isidoro aiello i.aiello@uniss.it questa lettera aperta ai colleghi universitari di Sassari e di Cagliari indignazione per la laurea ad honorem Al dittatore gheddafi che sar' concessa dall-universita di scienze politiche di Sassari
Lettera aperta
Ai candidati per la carica di Rettore
A tutti i colleghi dell’Ateneo
( omissis )
Desidererei avere sull’argomento un parere motivato dai colleghi che hanno proposto la loro candidatura a Rettore.
Questa notizia comunque mi ha indotto a fare alcune riflessioni ed a pormi alcune domande.
Quali sono le motivazioni per conferire questa onorificenza al Sig. Gheddafi?
Forse perché è stato uno dei leader del terrorismo internazionale? Forse perché è un campione del rispetto dei diritti umani come si evince anche di recente dalle testimonianze dei migranti che il nostro Governo respinge ed il sig . Gheddafi interna in campi lager dove almeno le donne hanno un futuro assicurato, lo stupro! O forse perché il nostro governo gli ha concesso 4 miliardi di euro come risarcimento per i danni arrecati dal colonialismo perpetrato dagli antenati cui si ispira il nostro attuale governo? O forse per farci perdonare il tentativo di abbattere l’aereo su cui viaggiava il sig. Ghaddafi e che è costato la vita a 80 innocenti? O forse perchè ha deciso di conferire a questa Università 100 milioni di Euro per risistemare il nostro bilancio e terminare le grandi incompiute? (questa, purchè nella chiarezza, mi sembra una ragione accetabile). O forse perchè sono state fatte pressioni politiche a livello nazionale con promesse di benefit a personaggi del nostro Ateneo?
Aspetto naturalmente che vengano date risposte chiare e trasparenti che spazzino via ogni dubbio, e che consentano al Sig. Gheddafi di discutere una tesi sugli argomenti di cui egli è un grande esperto: “ TERRORISMO E DIRITTI UMANI”:
Parole
Quanti di voi scrivono parole d'amore, quanti depositano l'emozine dell'anima, un amore finito, il canto del vento, i colori della natura, su un foglio bianco? Non smarrite i vostri scritti, le vostre sensazioni, partecipate ai concorsi, resterà nel tempo una traccia, una radice, del vostro scritto. Con questa mia poesia ho partecipato al concorso "Tagghjate 2009" questo è l'indirizzo:
http://sirenadipietra.splinder.com/post/20512606/E%27+STATA+UNA+MAGNIFICA+SERATA
La mia anima
Nel fitto bosco la mia anima
s'è persa.
Ti cerca sotto ogni ramo
si china per trovarti
disperata!
Ferita dal ramo pungente
stanca non s'arrende.
Il primo freddo l'accarezza
cominciano a cadere le foglie
non si ferma...ti chiama
ti cerca invano non ha pace
il suo lamento è troppo fioco
perchè tu la possa sentire
ti ama ...ti cerca
sul freddo terreno si posa
e le ultime foglie
teneramente la coprono
solo le sue lacrime
per bagnare il terreno
e quando i tiepidi raggi di sole
la riscaldano.
Un prato di profumate viole
resta a fargli compagnia.
Ti chiama...ti chiama
invano ti ama.
Cerca anche tu nel fitto bosco
la mia anima.
franca bassi
Diversa preghiera
Daniela Tuscano
Risiera di San Sabba (Trieste): la lapide che ricorda le vittime omosessuali del nazifascismo.
10.5.09
Festa della mamma - 1
1) clicca sulla pagina LOTTA ALLA TRASMISSIONE VERTICALE DELL’HIV/AIDS e leggi i dettagli sul progetto per sapere cosa possiamo realizzare con la tua donazione
2) clicca sulla pagina CONTRIBUISCI
3) scegli il modo di effettuare la donazione (bonifico bancario, versamento postale, donazione online)
4) effettua la tua libera donazione
5) mandaci una mail all’indirizzo amka@assoamka.org scrivendo il tuo nome e cognome e il nome e cognome della mamma alla quale stai regalando il sostegno al progetto. Nella mail indicaci anche la sua mail (o se vorrai il suo indirizzo postale).
Pensa che bello per la tua mamma ricevere in regalo un sostegno alle mamme congolesi
Il 10 maggio non è solo una festa: è un’occasione per porci delle domande sulla disparità di genere.
fonte www.assoamka.org/
Senza uomini
Sulla vicenda il nostro Giorgio Schultze ha redatto un'acuta e tagliente opinione, sottolineando come, dietro quell'abbraccio, nulla sia da cancellare, ma tutto da ricordare. Oggi però, l'abbiamo detto, è un'altra giornata delle donne. Di donne. Aung San Suu Kyi sta male. Ravvolta in una contraddittoria casa-prigione, sembra che il suo corpo stia sfaldandosi pian piano, come se persino la sua presenza esile e muta incarnasse uno sgarbo, uno spregio, forse, peggio, un'impertinenza, perché l'impertinenza è tipica dei bambini ed è quindi più insidiosa e molesta per chi detiene ordine e potere. L'impertinenza è la nota stonata, il sobbalzo impreveduto, l'innocenza impietosa che grida: "Il re è nudo!". Aung lo grida col suo semplice esistere da molti anni. Ma quanti inferni dovrà scontare, chi soffocherà quel grido.
Viveva a Muscoline, provincia bresciana, e non era famosa. Voleva soltanto, di nuovo, sentirsi madre. Come se spendersi non le bastasse mai, e così, con assoluta naturalezza, aveva voluto ripetere il miracolo, sentire ancora accanto a sé quel vapore di nido irrorato da una gota di bimba. Aveva lasciato il lavoro per fare la baby-sitter. Accompagnava la figlia di un'amica, per strada. Ha fatto giusto in tempo a salvarla, prima che un trattore, sorto chissà da chissà quale epoca feroce, le travolgesse entrambe con rombo cupo e affaticato. Se n'è andata anch'essa con un gesto, la donazione estrema e disperata. Ha spinto la carrozzina lontano, salvando la bambina. Non ha pensato a sé stessa, e forse, a quel punto, non lo desiderava nemmeno più.
E' stata una riappropriazione, forse una pacificazione con timidezze e ansie perdute, tralasciate su quei muri ottocenteschi, dove la mia vita si è srotolata, frastagliata e a sbalzi, strappata e involuta e mai come la si aspettava. Le amiche erano lì. Con loro tratteggiavo sogni, progetti, speranze, in un allegro mormorare domestico, in un gineceo sospeso e spaziante, così, sole nell'azzurro, e libere nell'aria gemmata.
Daniela Tuscano
FESTA DELLA MAMMA
A U G U R I ! Foto tratta dal Web.
A tutte le mamma che passeranno in questo blog.
Storico abbraccio tra le vedove Calabresi e Pinelli
riconciliazione non possa passare dalla dimenticanza dei fatti, come se con il tempo avvenimenti tragici e gravi potessero non essere più tali solo per la distanza con cui non si riesce più a scorgerli nitidamente. Al contrario: bisogna ricordare bene tutto, soprattutto le offese ricevute e fatte, proprio per riuscire a comprendere la dinamica degli avvenimenti, farsi carico di eventuali proprie responsabilità, e provare almeno ad intuire quali possano essere le ragioni che hanno spinto gli altri a fare quello che hanno fatto. Quell'abbraccio è la dimostrazione che è possibile sempre trovare qualcosa che unisce e che ciò può permettere di iniziare un percorso di riconciliazione.
Portavoce europeo del Movimento Umanista
Candidato indipendente nelle Liste di IDV nella Circoscrizione Nord Occidentale
The Oldest Tattooing Family in the World \ 5 g L'antica tradizione di tatuaggio della famiglia Razzouk
Wasim Razzouk is a tattoo artist in Jerusalem’s Old City. Ink runs deep in his family. The Razzouks have been tattooing visitors to the Hol...
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https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
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dalla nuova sardegna del 17\10\2011 di Paolo Matteo Meglio le manette ai polsi, piuttosto che una pallottola in testa. C...
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