lo so che tale articolo è un poì vecchiotto ma è utile in quanto molti suoi contatti ( a volte , SIC , persone intelligenti e con buona cultura riportano tali news ) . Ma il fenomeno della caduta nele bufale \ panzane,
capita a volte anche il sottoscritto anche se si tiene alla larga da tali siti . Ecco cvhe gli è capitato di recente (
vedere qui la sua ultima gaffe ) per poi accorgesene subito , come nel caso prima citato , o dopo un paio ore ( a volte Sic anche di giorni ) come
quest'altro caso , portando alcuni suoi contatti a cancellarlo \ rimuoverlo senza pietà .
Ma ora basta parlare di me e delle mie gaffe e veniamo all'articolo vero e proprio
di Matteo Luca Andriola
La controinformazione è la diffusione di informazioni ritenute taciute o
riportate parzialmente dagli organi di informazione ufficiali.
Poi però c'è la disinformazione: le notizie riportate sono false,
fuorvianti, distorte, alterate e il fine è manipolare l’opinione
pubblica su temi scottanti da affrontare con razionalità.
BUFALE SUI MIGRANTI. Quest’arma viene usata da
personalità vicine alla destra populista, che diffondendo sui social
network ‘bufale’ prese da siti incentrati sull’immigrazione, facilitando
l’insofferenza verso queste categorie, siti che cercano notizie valide
riscrivendole con un taglio populista, accompagnate da titoli
‘etnicizzati’ e immagini forti (spesso false).
XENOFOBI E DI DESTRA. Ci sono per esempio i noti Informare per Resistere, arrivato ad oltre 100 mila 'mi piace' su Facebook dopo una mutazione in senso complottista, xenofobo e omofobo e Catena Umana
di Vincenzo Todaro, ex imprenditore edile di Parma non iscritto
all’ordine dei giornalisti, il quale, dopo aver visto fallire la propria
impresa per la crisi, ha iniziato ad attaccare rom, immigrati e
omosessuali, definendosi però apartitico ma pubblicando nella pagina dei
contatti un video del segretario del Msi Giorgio Almirante.
CRONACA TRUCULENTA. E anche Tutti i crimini degli immigrati,
‘padre’ di questi siti, che però non si definisce razzista: un
minestrone di truculenti fatti di cronaca che rilancia notizie da altri
giornali con protagonisti stranieri, immigrati, rom e sinti (ergo, anche
cittadini italiani), aggiungendo titoli diversi da quelli originali.
Abbondano poi i 'qualunquisteggianti' (contro ‘la Casta’) e razzisti come Vox News, Imola Oggi e Il Primato nazionale,
espressione di CasaPound, un mix di razzismo, omofobia e complottismo -
che riesuma la sintassi dei Protocolli dei Savi di Sion -, riportando
titoli e stralci da articoli riferiti a casi di cronaca ed emergenze.
Vox News, il blog spazzatura anti-accoglienza
-
Screenshot della homepage di Vox News.
Vox News (www.voxnews.info), segnalato come “sito-spazzatura”,
è un caso interessante ed emblematico: il blog, anonimo, gestisce una
pagina Facebook arrivata a 40 mila like, il cui taglio populista,
xenofobo e anti-islamico è palese da subito, riportando notizie dai vari
quotidiani, rilanciandole con titoli altisonanti.
PROFUGHI NEL MIRINO. A Firenze il Movimento di lotta
per la casa occupa con delle famiglie miste uno stabile della Asl in via
del Ponte di Mezzo? Lo sgombero avviene subito? Vox News il 26 giugno rilancia: «Firenze, Pd acquista palazzina da 4 milioni per ospitare 20 profughi».
L’occupazione è guidata «dai centri sociali camuffati da ‘movimento per
i senzacasa (stranieri)’», ma lo sgombero avviene con solerzia perché
«l’Asl e il Comune hanno deciso di dare ospitalità in questa lussuosa
palazzina costata 4 milioni di euro a una ventina di clandestini appena
sbarcati sulle coste della Sicilia».
«QUESTA È CASA NOSTRA». Su Ventimiglia il sito
registra titoli pieni di disprezzo verso gli immigrati: 'Ventimiglia,
come i sedicenti profughi hanno ridotto la stazione': «Questa è casa
nostra. E stiamo permettendo a un’orda di clandestini di ridurla in una
latrina, con la collaborazione di una setta di fanatici
dell’accoglienza».
I “fanatici dell’accoglienza” avrebbero «allestito un internet point
con computer: perché il computer è un diritto umano per chi fugge da
guerre e persecuzioni» (Internet Point per i profughi di Ventimiglia, 19
giugno 2015).
«PER DIFENDERCI SERVONO MURI». E si parte coi luoghi
comuni: gli immigrati portano epidemie ('Ventimiglia: epidemia sulla
scogliera, africani pieni di macchie rosse', 17 giugno 2015) e ci
‘invadono’, e per difendersi bisogna riesumare i muri: la «civiltà
cinese è sopravvissuta grazie alla muraglia. Israele ha azzerato gli
attacchi suicidi palestinesi con il muro in Cisgiordania. I muri sono
l’unica difesa della civiltà dalla barbarie». ('Boldrini insiste:
«Nessuna invasione, solo 60 mila sbarchi in 5 mesi», 20 giugno 2015).
TRAGEDIE STRUMENTALIZZATE. Il sito strumentalizza ogni tragedia: il giovane capotreno di TreNord viene aggredito da delinquenti armati di machete?
Il personale ferroviario indice scioperi per protestare contro le
condizioni non agevoli del lavoro e alcuni di loro, esasperati,
sostengono di non voler più chiedere i biglietti?
Vox News parla di 'Effetto Machete: immigrati viaggiano gratis
su treni' (14 giugno 2015): «Siamo arrivati a questo. I criminali
stranieri hanno vinto. Questa è l’Italia di Renzi: gli italiani pagano,
gli immigrati hanno tutto gratis».
Imola Oggi, il non-giornale che identifica l'Islam con l'Isis
-
La homepage del quotidiano ImolaOggi.
Imola Oggi si presenta come un quotidiano di centrodestra.
È così? La testata non risulta registrata, e l’ordine dei giornalisti
dell’Emilia-Romagna conferma che il direttore responsabile, Armando
Manocchia, non è né giornalista professionista né pubblicista (come
previsto dalla legge), pur presentandosi come «il primo quotidiano
telematico imolese dal 1997» (con sezioni di politica interna, estera,
europea, cronaca nazionale, regionale, cittadina, economia, cultura,
media e rubriche).
«SIAMO DISUBBIDIENTI». Anche nel sito è scritto: «Le pubblicazioni su Imolaoggi.it non hanno alcun carattere di periodicità».
Compare un link arancione con la dicitura «Siamo disubbidienti. Siamo
all’opposizione. Diffondiamo ciò che altri non vogliono si sappia.
SOSTIENICI!», per permettere ai lettori di fare donazioni con carta di
credito direttamente al direttore (da effettuare con Visa, MasterCard,
Carta prepagata PayPal, Discover, American Express e Carta Aura),
nonostante i link pubblicitari.
UN PASSATO A DESTRA. Manocchia ha un passato a destra:
candidato con “Io amo l'italia - Magdi Cristiano Allam”, è stato
capogruppo leghista a Borgo Tossignano (Bo) e si è dimesso nel 2010 dopo
una diffida dall’utilizzo del “simbolo della Lega Nord ed altresì, dal
parlare e/o agire per conto del Movimento”.
Il taglio è di tipo razzista (alcuni titoli: 'Viminale, perse le tracce
di oltre 50 mila immigrati', 14 giugno 2014; 'Alfano: non si possono
affondare i barconi perché si inquina il mare', 18 maggio 2015; 'Grazie
all’accordo Ue ci becchiamo 60 mila clandestini in più', 14 maggio 2015)
e islamofobo, vicino a Oriana Fallaci - o meglio, ad Anders Breivik, lo
stragista di Oslo -, identifica l’islam con l’Isis.
MUSULMANI=JIHADISTI. Ogni musulmano è uno jihadista:
«Li chiamano fanatici, fondamentalisti, estremisti, integralisti,
radicali, talebani, terroristi. Ma nessuno li chiama con il loro nome.
Islamici. Musulmani. Islamici, ispirati da una False flag che chiamano
‘religione’ e per di più dicono: di ‘pace, amore e tolleranza’. In nome
di questa sedicente ‘religione’, violentano, stuprano, sgozzano,
tagliano teste. Uccidono in nome di un ‘dio’. Sgozzano in nome del
corano. Tagliano le teste in nome di Maometto». ('Alfano va cacciato
insieme a Renzi. Basta immigrazionismo!', 5 maggio 2015).
Festeggiata la svolta filo fascista del Carroccio
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I relatori del convegno 'Verso una Lega Nazionale'.
L’allineamento alla svolta filo fascista del Carroccio è salutata
positivamente: il 20 aprile 2015 viene pubblicizzato un convegno a Roma
(il 21 Aprile 2015, il MMDCCLXVIII Natale di Roma) al Salone Margherita
in via dei due Macelli, 75 dal tema Verso una “Lega Nazionale”, animato
da Ugo Gaudenzi - ex leader dei ‘nazimaoisti’ di Lotta di Popolo e
direttore di Rinascita, con Mario Borghezio (Lega Nord), Vittorio Feltri
(Il Giornale), Giuseppe Valditara (giurista) e Mario Consoli (direttore della rivista nazista L’Uomo libero),
con la conclusione di Matteo Salvini, Aymeric Chauprade, l’ospite
d’onore, europarlamentare del Front national vicino al Cremlino
(Convegno: Verso una “Lega Nazionale” - Roma, 21 Aprile 2015, 20 aprile
2015).
INTERVISTA AL FILO PUTIN. Inoltre si posta
un’intervista al teorico neoeurasiatista Aleksandr Dugin - Intervista al
Prof. Alexandr Dugin in esclusiva per Imola Oggi, 25 giugno - vicino a Putin e apostolo dell’Eurasia, un impero da Dublino a Vladivostok, rilasciata ad Alberto Micalizzi.
Chi è costui? Micalizzi, ex ricercatore di finanza aziendale
all'università Bocconi (il “Madoff della Bocconi”) ed esperto di
sovranità monetaria (autosospesosi nel 2011 e poi sospeso
dall’università nel 2013), rinviato a giudizio il maggio del 2015.
L'ACCUSA DI TRUFFA. Il Sole 24 Ore scrive che
è stato accusato di associazione per delinquere e truffa per aver
promosso «due sodalizi criminosi dediti alla consumazione di un numero
indeterminato di delitti di truffa in danno di investitori nazionali ed
esteri, sottoscrittori di quote di fondi di investimento, e in danno di
istituti di credito e di società finanziarie, attraverso la
presentazione di falsa documentazione bancaria (fideiussioni bancarie
e/o estratti conti)», truffando per diversi milioni di euro investitori
come Ubi Banca e Simgest col primo sodalizio e col secondo, truffando
per 100 milioni, anche la Banca Nomura, continua Il Sole, per un totale di quasi 700 milioni di euro.
Il Primato nazionale: retorica fascio-leghista contro l'invasione
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Un articolo pubblicato sul sito web Il Primato nazionale.
La testata Il Primato nazionale (www.ilprimatonazionale.it) -
che riprende quella di una rivista culturale pubblicata nel 1940-1943 e
diretta dal ministro fascista Giuseppe Bottai, - pur presentandosi come
«quotidiano online indipendente» è vicino a CasaPound.
CADENZA QUOTIDIANA. Dichiara di non essere una testata
giornalistica «in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non
può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge
n. 62 del 2001», anche se il sito è aggiornato quotidianamente,
supportando Sovranità, nata per aggregare i vari gruppi neo fascisti filo leghisti.
Diretto da Adriano Scianca, giornalista e responsabile culturale di Cpi, collaboratore a giornali come Il Secolo d'Italia, Libero, il Foglio, Cartha Minuta, Letteratura-Tradizione, Orion, Eurasia, Italicum, Occidentale e IntelligoNews.it, Il Primato nazionale - che come Imola Oggi
chiede sostegno ai lettori attraverso delle donazioni tramite carta di
credito – affronta l’immigrazione con la stessa retorica populista: essa
non è un «esodo», ma una «invasione».
('“Invasione” o “esodo”? Sugli immigrati le parole non sono mai neutre', 15 giugno 2015).
«NEMICI DELLA STIRPE». Ergo, chi cerca di capire gli immigrati è nemico della “stirpe”!
Il Primato nazionale ha intervistato Franco Freda, editore neo
nazista condannato per degli attentati sui treni nel 1969 nell'ambito
della ‘strategia della tensione’ e per aver animato negli Anni 90 un
sodalizio-movimento razzista, il Fronte nazionale e imputato per la
strage di Piazza Fontana, che sostiene di provare «orrore nel vedere
questa terra […], invasa e deturpata da sciami di estranei» ('Silenzio,
parla Freda. E dice la sua su immigrazione, Europa e gender', 28 giugno
2015).
«COLONIALISMO RIVALUTATO». Molti immigrati vengono
dall’Africa: perché non rivalutare il colonialismo che li avrebbe
civilizzati («prima in Africa si stava divinamente»)?
Quindi, basta battersi il petto per lo schiavismo («la tratta degli
schiavi cominciava sempre con la vendita ai mercanti arabi dei
giovanotti in eccesso della tribù») pensando che “i negri” «siano tutti
‘profughi’, […] se sei un uomo in salute […] che scappa da un teatro di
guerra non sei un profugo: sei un disertore, e come tale uno scarto di
umanità»; se invece «provieni da zone relativamente pacifiche, sei
semplicemente un clandestino, o come si dice adesso un ‘migrante
economico’ e devi essere schedato e poi espulso».
('Basta sensi di colpa: l’Africa l’abbiamo aiutata fin troppo', 27 giugno 2015).
Il Piano Kalergi e i Protocolli 2.0: estrema destra cospirazionista
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Manifesto per la presentazione del libro La verità sul Piano Kalergi. Europa, inganno, immigrazione.
Ogni evento storico è addebitato «a menti diaboliche organizzate (sette
segrete massoniche, circoli finanziari, gruppi di rabbini in odore di
miracoli e specialisti della Quabbalà e di altri testi esoterici ecc.)
le quali agiscono nell’ombra», scrive Francesco Germinario in 'Estranei
alla democrazia' (2001).
CONTRO GLI EBREI. Se ieri usava i Protocolli dei Savi
di Sion contro gli ebrei, oggi il neo-cospirazionista usa il ‘piano
Kalergi’, a cui sono stati dedicati due saggi - uno del 2005 di Gerd
Honsik, condannato per razzismo e negazionismo in Austria nel 2010,
l’altro, 'La verità sul Piano Kalergi. Europa, inganno, immigrazione
(2015)', scritto dal giornalista Matteo Simonetti (che non collabora a
testate skin, ma ad Area, al Secolo d’Italia, L'Indipendente, Liberal, Percorsi di cultura politica, La Destra e Il Borghese) edito dalle Edizioni Radiospada, casa editrice catto-integralista.
«GENOCIDIO PROGRAMMATO». Il ‘piano’, ideato dal conte
Coudenhove-Kalergi, fondatore dell’Unione Paneuropea e dell’Unione
Parlamentare Europea, nata per unire economicamente e politicamente
l’Europa e autore di Paneuropa (1922), consiste nel ‘progetto’
attuato dalle élite mondialiste per «il genocidio programmato dei popoli
europei» tramite l’immigrazione programmata e il melting-pot («L’uomo
del futuro sarà di sangue misto. La razza futura eurasiatica-negroide,
estremamente simile agli antichi egiziani, sostituirà la molteplicità
dei popoli, con una molteplicità di personalità») per animare una classe
umana “inferiore”, facilmente governabile e senza carattere subordinata
alle nuove élite, dove dominano gli ebrei: «[…] il giudaismo è il seno
dal quale sorge una nuova aristocrazia intellettuale europea, il nucleo
attorno al quale si raggruppa l’aristocrazia dell’intelligenza […]».
SPOPOLA SUI SITI RAZZISTI. Tesi perfette per i siti citati: secondo Vox News
«il piano Kalergi è gia visibile nella composizione etnica della
capitale degli eurofanatici. La popolazione di religione islamica è al
30% del totale: più di 300 mila persone. […] L’integrazione è un
disastro!»; per Imola Oggi «L’immigrazionismo è un crimine
contro l’umanità […] una sostituzione etnica dei popoli europei, un
meticciamento con allogeni africani. L’immigrazionismo che Noi
combattiamo non è che una parte del diabolico Paneuropeismo di Kalergi
che sta portando alla Terzomondializzazione l’Ialia [sic] e l’Europa».
Frasi, con quelle di Freda a Il Primato nazionale, che
quadrano il cerchio sul razzismo che gira sui social network, dove le
bufale da bar si sommano al complottismo e al neonazismo ideologico.
Tensioni cavalcate: eppure i crimini degli stranieri diminuiscono
-
Il logo dell'Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali.
Queste “testate online” sono senz’altro legate all’aumento della tensione ai danni degli immigrati cavalcata dai populismi.
Nel 2013 l’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali)
segnalava 1.142 casi di discriminazione nel Paese, col 34,2% delle
segnalazioni proveniente dai mass media, rispetto al 19,6% del 2012.
PIÙ ITALIANI DENUNCIATI. Interessanti anche i dati
sull’ordine pubblico: le denunce contro italiani sono passate da 467.345
nel 2004 a 642.992 nel 2012 (+37,6%), mentre quelle contro gli
stranieri sono passate da 224.515 a 290.902 (+29,6%) nello stesso
periodo.
Questo, anche se nello stesso periodo (2004-2012) i residenti italiani
sono diminuiti, mentre gli stranieri, pur quasi raddoppiati (da
2.210.478 a 4.387.721), hanno visto diminuire la loro incidenza sul
totale delle denunce.
È quindi falso il fatto che i reati vengono commessi per la maggior parte da stranieri.
PSICOSI FOMENTATA. Ma non è quello che viene
presentato - oltre che dai siti aizzatori di odio ideologico - dai
titoli dei giornali, che invece fomentano la psicosi del pericolo e
alimentano risposte di chiusura.
E visto che molti usano il web per informarsi, i siti analizzati -
sprovvisti di alcuna deontologia - non facilitano né l’integrazione né
la tolleranza.